mercoledì 24 giugno 2009

ARRESTATO DUE VOLTE STAMANI IL PREGIUDICATO PIAZZESE ARMANDO GOLINO

Arrestato due volte nel giro di poche ore. Prima i Carabinieri gli notificano un provvedimento di arresti domiciliari poi in tarda mattinata la Polizia lo arresta nei pressi della sede dell'assessorato alle politiche sociali. Questa è la sorte toccata stamani ad Armando Golino, 43 anni, pregiudicato piazzese. L’accusa è di evasione degli arresti domiciliari, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e danneggiamento di beni pubblici. Tutto ha inizio nelle prime ore della mattinata quando gli uomini al comando del capitano dei Carabinieri di Piazza Armerina Michele Cannizzaro notificavano al pregiudicato piazzese Armando Golino il provvedimento di arresti domiciliari. La motivazione dell’arresto nasceva da alcuni elementi dettati dal comportamento del pregiudicato che era sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione giornaliera presso la sede del Comando dei Carabinieri e, nonostante le continue ammonizioni degli uomini dell’Arma, Golino continuava a interpretare il provvedimento a suo uso e costume "presentandosi spesso e in orari successivi a quelli disposti dal tribunale." Tale atteggiamento è stato segnalato dal Capitano dei Carabinieri Michele Cannizzaro all’Autorità giudiziaria e il dott. Giovanni Milano del Tribunale di Enna ha ritenuto di disporre gli arresti domiciliari che sono stati eseguiti stamani dagli uomini dell’Arma. Dopo qualche ora di permanenza in casa il Golino esce e si reca al Comune sito in via Generale Ciancio presso l’assessorato alle politiche sociali. Con ogni probabilità si era convinto che la struttura pubblica avrebbe potuto risolvere il suo caso. Pochi minuti e la follia cattura la mente di Golino che a quanto ci è stato riferito comincia ad inveire contro un dipendente comunale lanciandogli contro una bottiglia, rompe due porte e comincia a urlare minacce contro tutti e tutto. Avvertito il locale Commissariato di Piazza agli uomini della Polizia di Stato guidati dal vicequestore Giancarlo Consoli non è rimasto che bloccare l’uomo per trasferirlo al locale Commissariato di Polizia dove sono scattare le manette con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento di beni pubblici e interruzione di pubblico servizio oltre all’evasione del provvedimento di arresti domiciliari. Armando Golino è stato trasferito presso il carcere di Enna a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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