PIAZZA ARMERINA. Inseguito da un branco di dieci cani randagi mentre faceva jogging a pochi metri dalla Villa Romana del Casale. E’ la sorte toccata a don Rosario Gisana, rettore del seminario di Noto, che in questi giorni è protagonista della predica degli esercizi spirituali ai sacerdoti della diocesi piazzese che sono riuniti presso il seminario estivo di montagna Gebbia. Il sacerdote, un 50enne amante dell’atletica, di buon mattino, è uscito dalla residenza del seminario
estivo presso cui soggiorna in queste settimane per fare la sua abitudinaria corsetta mattutina tra i boschi della contrada. Dal seminario estivo ha raggiunto a piedi contrada Casale, che si trova a un paio di chilometri dalla usa dimora. Lungo la provinciale che porta a Barrafranca è stato attaccato da una decina di cani randagi, riuniti in branco, che hanno fatto passare al prete qualche minuto di paura. Dopo una breve fuga, don Rosaio Gisana, è fortunatamente riuscito a dileguarsi, facendo perdere le proprie tracce. Intanto il comune di Piazza Armerina, in collaborazione con l’Asl, ha avviato dai primi di giugno l’iscrizione all’anagrafe canina di tutti i cani posseduti dai cittadini piazzesi. L’amministrazione comunale e l’assessore alla sanità Innocenzo Di Carlo stanno cercando adesso di intervenire sui cani randagi che si aggirano per la città e le sue campagne. Dopo l’aggiudicazione della gara a una ditta per il canile comunale, tutto si è bloccato. Intanto, il comune piazzese, spende dai 30 ai 40 mila euro l’anno per l’affido di alcuni cani randagi a canili di altre città.
AGOSTINO SELLA
estivo presso cui soggiorna in queste settimane per fare la sua abitudinaria corsetta mattutina tra i boschi della contrada. Dal seminario estivo ha raggiunto a piedi contrada Casale, che si trova a un paio di chilometri dalla usa dimora. Lungo la provinciale che porta a Barrafranca è stato attaccato da una decina di cani randagi, riuniti in branco, che hanno fatto passare al prete qualche minuto di paura. Dopo una breve fuga, don Rosaio Gisana, è fortunatamente riuscito a dileguarsi, facendo perdere le proprie tracce. Intanto il comune di Piazza Armerina, in collaborazione con l’Asl, ha avviato dai primi di giugno l’iscrizione all’anagrafe canina di tutti i cani posseduti dai cittadini piazzesi. L’amministrazione comunale e l’assessore alla sanità Innocenzo Di Carlo stanno cercando adesso di intervenire sui cani randagi che si aggirano per la città e le sue campagne. Dopo l’aggiudicazione della gara a una ditta per il canile comunale, tutto si è bloccato. Intanto, il comune piazzese, spende dai 30 ai 40 mila euro l’anno per l’affido di alcuni cani randagi a canili di altre città.
AGOSTINO SELLA