venerdì 26 giugno 2009

Salviamo la chiesa della Madonna della Neve di Guglielmo Bongiovanni

di Guglielmo Bongiovanni
Raccogliamo l’appello dell’attento Sebastiano Arena e lo giriamo a tutti i nostri lettori: Salviamo la Chiesa della Madonna della Neve. La chiesa fa parte del convento di S. Maria della Neve che accolse i Padri Agostiniani intorno al 1625 (Villari pag. 332) provenienti da un cenobio in contrada Polleri. Il convento ha ospitato finora le Suore della sacra Famiglia di Spoleto. La chiesa (ad una navata a pianta rettangolare,) di stile barocco con buone pitture, con stucchi e bassorilievi di pregevole fattura si trova in cattive condizioni a causa di spaccature e infiltrazioni di acqua. La chiesa è ubicata nel nobile quartiere Monte sopra la costa degli aranci. La veduta è meravigliosa: abbraccia le verdi campagne di Bosco Blandino, di Belvedere, di Monte Naone, di Fontanelle e di Costantino. La chiesa è nell’ennesimo simbolo della cultura che illuminava questa città e le sue intelligenze; oggi l’ennesimo simbolo dell’oscurantismo che domina la città di Piazza da decenni. I padri Agostiniani abitarono il convento e la chiesa fino al 1867. Oggi la chiesa soffre a causa di spaccature e infiltrazioni. Facciamo appello a tutti i nostri concittadini di buona volontà: Salviamo la chiesa della Madonna delle Neve e con essa il patrimonio architettonico, di pitture e di intelligenze che essa ha fornito per secoli alla nostra Piazza, un tempo città nobile. Se Piazza vuole davvero essere città d’arte o davvero si vuole dare concretezza alla slogan "Piazza si fa bella" diamo prova di amarla a cominciare dal conservare e custodire quello che questa città, nei diversi secoli di storia, ci ha lasciato.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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