4 novembre 1918, 4 novembre 2009. L’Italia ricorda la fine della 1à guerra mondiale, la grande guerra che costò all’Italia 650 mila morti. Anche Piazza Armerina ricorda la fine del primo conflitto mondiale con una celebrazione che prevede la deposizione di corone ai piedi dei monumenti dei caduti. La festa del IV novembre, voluta dal fascismo, per trasformare le vittime di una guerra spietata in eroi coraggiosi che si immolavano per la Patria. Il IV novembre è anche la giornata delle forze armate e la festa dell’unità nazionale per ricordare i caduti per gli ideali risorgimentali, di indipendenza, di libertà e di democrazia che hanno determinato l’unità d’Italia. Una giornata di riflessione che coinvolge il nostro paese in celebrazioni che hanno come leit motiv la lotta contro ogni forma di guerra. Anche la piccola Piazza Armerina vivrà la sua giornata commemorativa alla presenza dei vertici delle forze armate. Dal capitano dei Carabinieri, Michele Cannizzaro, al vicequestore della Polizia di Stato, Giacarlo Consoli, ai vertici della Guardia di Finanza, della Guardia Forestale e della Polizia Penitenziaria. Al suono della banda locale diretta dal maestro Ferrigno il corteo si porterà in piazza Generale Cascino dove sarà posta una corona ai piedi del generale piazzese Antonio Cascino eroe della prima guerra mondiale caduto a Gorizia nel novembre del 1917 e famoso per la celebre frase scritta sul monumento eretto in suo onore “Siate la valanga che sale”.
Foto in alto: La lapide posta sul prospetto della casa dove nacque il generale Antonio Cascino