lunedì 24 maggio 2010

Pino Venezia. Prima attacca i blog e poi denunzia un caso di malasanità. "Rimasto 40 minuti sull'asfalto ad aspettare l'ambulanza":

Premetto che non è mia abitudine fare passerella nei blog, anche perché purtroppo si dice molto di poco interessante, le problematiche quelle serie e rilevanti generalmente vengono taciute perché sono scomode o imbarazzanti, mentre è manifesto il risentimento che anima molte penne, per non parlare degli pseudonimi o degli anonimi, che la mal celata codardia rende persino ridicoli, ma al di la della premessa, quello che è successo ieri sera (domenica u.s.) non può essere taciuto per via della gravità dell’accaduto, che ha visto come protagonista sfortunato, un giovane ventenne, che a seguito di una caduta dal motorino è rimasto sull’asfalto per una quarantina di minuti, peraltro in pieno centro abitato.
Dal pronto soccorso hanno risposto che l’ambulanza era impegnata altrove,non entro nel merito di quanto si possa dire sull’importanza della tempestività dei soccorsi sanitari, ma è evidente come via via stia venendo meno il servizio sanitario nella nostra realtà al di la dei buoni propositi del nuovo direttore generale dell’A.S.P e al di la dei tanti proclami dei venditori di fumo.
Penso che vicende come questa in un paese civile non dovrebbero succedere, non si può risparmiare facendo morire la gente, cosa che sicuramente succederà con questa riforma sanitaria, per cui chi ci governa dovrebbe risparmiare in altro modo (e ce ne sono tanti) e non sulla nostra pelle .
Pino Venezia

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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