Riceviamo e pubblichiamo
MPA A TUTTO CAMPO CONTRO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Il Movimento per le Autonomie di Piazza Armerina desidera porre l’accento su alcune questioni riguardanti la città.
Annosa e inaccettabile è ormai la vicenda del verde pubblico, oltre che evidente, a cominciare dall’area attigua alla palestra dell’ex ITIS, area che si affaccia su due importanti e frequentate piazze, Generale Cascino ed Europa, vero biglietto da visita per turisti e visitatori. Se ci si sposta nella zona di Piano Duilio, poi, ci si rende conto di come il problema sia stato risolto letteralmente alla radice: le belle palme che ornavano la piazza sono state infatti prelevate e trapiantate in una zona dove le erbacce sono diventate parte dell’arredo urbano. Via Libero Grassi sembra aperta campagna per buona parte dell’anno e le piante infestanti vi dimorano indisturbate, con un corredo di ospiti quantomeno sgraditi. Ospiti più leggiadri e accetti sono diventate anche le povere palme sradicate dal loro contesto e collocate, colpevolmente, in una zona inadatta per esposizione e contesto. Elemento ancor più imbarazzante, perché dimostrativo della scarsa conoscenza in materia di verde da parte dei soggetti interessati, la superficialità e trasandatezza della messa a dimora, priva persino del normale invaso per l’irrigazione. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: le palme, che un tempo erano rigogliose e sane, non intaccate dal flagello che ha investito tutta la Sicilia, quel punteruolo rosso contro il quale si impiegano energie e fondi ovunque, stanno morendo.
Muore anche l’economia cittadina, che in anni passati registrava almeno la presenza delle grandi manifestazioni fieristiche, ora trasferite all’esterno del contesto urbano, che si svuota tristemente durante il loro svolgimento, sottraendo linfa alle attività che vi ruotavano attorno. Piazza Europa è ora pulita, ma vi regna la pace dei camposanti! La Fiera di Maggio è stata l’eloquente esempio di tale realtà: la città vuota, il sito fieristico assaltato dalle automobili (solo così si può raggiungere il luogo deputato), servizi carenti, visite rapide agli stand, con un occhio alla merce e uno alle insidie del terreno, non proprio ideale per le persone anziane. I camion con bibite e panino, poche bancarelle, sempre meno da qualche tempo, poi tutti a casa, dopo un rito che è diventato un dovere più che un piacere.
Ci chiediamo e chiediamo ai diretti interessati, Sindaco e suoi collaboratori, se si percepisca il disagio crescente di una città messa in ginocchio dall’incuria, dall’approssimazione, dai proclami vuoti, dall’utilizzo di risorse che sarebbero preziose se destinate a finalità più concrete e vitali, da provvedimenti inspiegabili e dannosi, da chi dovrebbe vigilare sull’operato di addetti evidentemente incompetenti, da chi accusa le amministrazioni precedenti, in un indecente scaricabarile, che dimostra l’assoluta mancanza di rispetto per chiunque viva e operi in questo territorio. Cosa fanno, cosa dicono su tutto questo il primo cittadino e quanti hanno ancora un simulacro di coscienza ambientalista?
Chiediamo un’assunzione di responsabilità da parte di ogni soggetto preposto alla gestione della “cosa” pubblica, e ci assumiamo noi stessi, componenti dell’MPA cittadino, la responsabilità di essere presenti e vigili per far prevalere gli interessi dei cittadini, esigenza che dovrebbe sempre prescindere da appartenenze e ideologie di qualsiasi genere.