Il Consiglio comunale del 18 novembre è stata l’occasione per approfondire l’attenzione di una politica rivolta all’infanzia, infatti oltre a votare un ordine del giorno, proposto dal consigliere Adamo, per l’adesione alla Campagna in favore dei minori maltrattati ed abusati in occasione della settimana mondiale per la prevenzione dell’Abuso e della Violenza sui bambini, è stata analizzata l’attività dell’amministrazione nei confronti di un atto di indirizzo votato dal consiglio comunale l’11 dicembre del 2009 che impegnava l’amministrazione nell’applicazione dell’art. 31 della Convenzione Internazionale dei diritti del Fanciullo che tutela il diritto al gioco ed alle attività ricreative e culturali.
“A distanza di un anno devo riconoscere che nulla è stato fatto in merito all’atto di indirizzo deliberato circa un anno fa, quasi ad ignorare l’operato del consiglio comunale ed il diritto dei bambini al gioco ed alle attività culturali” dichiara Riccardo Calamaio, presidente della Commissione Cultura. “Si chiedeva all’amministrazione di destinare il 25% delle somme previste per le attività culturali ad attività esclusive dedicate ai bambini, e di realizzazione almeno un evento al mese attraverso. Invece ad oggi le attività culturali e di intrattenimento continuano solo per gli adulti lasciando percentuali quasi impercettibili al mondo dei fanciulli. Pur riconoscendo – continua Calamaio - e condividendo che l’amministrazione è molto attenta al disagio sociale dei minori, intervenendo in ottemperanza alle leggi in materia di ricoveri e prevenzione, ed è altresì attenta in termini di pubblica istruzione, paradossalmente non si riscontra una politica sociale e culturale nei riguardi di chi, per fortuna, non vive condizioni precarie. Ritengo che il contenimento del disagio sociale per tutelare le fasce deboli, passi per uno sviluppo delle politiche dedicate all’infanzia ponendo al centro dell’attenzione la parità dei diritti dei minori con quelli degli adulti. Pertanto anche garantendo l’accesso al gioco, alla cultura ed all’intrattenimento si possono riscontrare gli elementi di sintesi che certificano una corretta politica dedicata ai più piccoli”. A tale proposito il dibattito accesosi in seno al consiglio comunale, pur registrando alcune posizione diverse, ha voluto ancora una volta ribadire la necessità di una politica culturale per l’infanzia votando nuovamente l’atto d’indirizzo all’amministrazione dell’11 dicembre 2009, ed un atto d’indirizzo, proposto dal consigliere Gagliano, affinchè venga realizzata la ludoteca nell’ex chiesa di Santa Chiara, così come previsto nel progetto il Gioco della Storia. “Non è sufficiente attenzionare l’edilizia scolastica, lo impone la legge, - conclude Calamaio - occorre preparare i fanciulli ad avere un ruolo nella società favorendone la partecipazione alla vita collettiva attraverso l’istituzione del Consiglio dei bambini e dei ragazzi con il compito di deliberare in via consultiva in materia di ambiente, sport, tempo libero, giochi, cultura, spettacolo e pubblica istruzione”.
“A distanza di un anno devo riconoscere che nulla è stato fatto in merito all’atto di indirizzo deliberato circa un anno fa, quasi ad ignorare l’operato del consiglio comunale ed il diritto dei bambini al gioco ed alle attività culturali” dichiara Riccardo Calamaio, presidente della Commissione Cultura. “Si chiedeva all’amministrazione di destinare il 25% delle somme previste per le attività culturali ad attività esclusive dedicate ai bambini, e di realizzazione almeno un evento al mese attraverso. Invece ad oggi le attività culturali e di intrattenimento continuano solo per gli adulti lasciando percentuali quasi impercettibili al mondo dei fanciulli. Pur riconoscendo – continua Calamaio - e condividendo che l’amministrazione è molto attenta al disagio sociale dei minori, intervenendo in ottemperanza alle leggi in materia di ricoveri e prevenzione, ed è altresì attenta in termini di pubblica istruzione, paradossalmente non si riscontra una politica sociale e culturale nei riguardi di chi, per fortuna, non vive condizioni precarie. Ritengo che il contenimento del disagio sociale per tutelare le fasce deboli, passi per uno sviluppo delle politiche dedicate all’infanzia ponendo al centro dell’attenzione la parità dei diritti dei minori con quelli degli adulti. Pertanto anche garantendo l’accesso al gioco, alla cultura ed all’intrattenimento si possono riscontrare gli elementi di sintesi che certificano una corretta politica dedicata ai più piccoli”. A tale proposito il dibattito accesosi in seno al consiglio comunale, pur registrando alcune posizione diverse, ha voluto ancora una volta ribadire la necessità di una politica culturale per l’infanzia votando nuovamente l’atto d’indirizzo all’amministrazione dell’11 dicembre 2009, ed un atto d’indirizzo, proposto dal consigliere Gagliano, affinchè venga realizzata la ludoteca nell’ex chiesa di Santa Chiara, così come previsto nel progetto il Gioco della Storia. “Non è sufficiente attenzionare l’edilizia scolastica, lo impone la legge, - conclude Calamaio - occorre preparare i fanciulli ad avere un ruolo nella società favorendone la partecipazione alla vita collettiva attraverso l’istituzione del Consiglio dei bambini e dei ragazzi con il compito di deliberare in via consultiva in materia di ambiente, sport, tempo libero, giochi, cultura, spettacolo e pubblica istruzione”.