In allegato comunicato sciopero sanità per la pubblicazione.
Saluti Aldo Murella
Segretario Regionale Sicilia USB Pensionati
Comunicato stampa SCIOPERO GENERALE 3 GIUGNO 2011
Il piano di rientro sulla sanità pubblica siciliana ha trasformato l’ospedale Chiello di Piazza Armerina in PTA (Presidio Territoriale Assistenza) così come indicato dalla cartellonistica. Una sorta di ambulatorio diurno aperto esclusivamente nei giorni feriali (il cosiddetto “Week Surgery”). L’Ospedale comprendeva 14 reparti di attività complesse, oggi ne sono rimasti solo quattro. Da tempo denunciamo lo smantellamento del Chiello in quanto scelta sbagliata. Le nostre motivazioni sono state le seguenti: L’Ospedale Chiello è una struttura moderna inaugurata pochi anni fa, immersa nello scenario salubre del verde del bosco Bellia.. Completato dal moderno eliporto per l’elisoccorso, dalle zone riservate al pronto soccorso e alle ambulanze, oltre che da ampie zone di parcheggio per le auto private. Il tutto su una zona totalmente riservata al servizio della struttura.
L’ospedale è munito di tecnologia avanzata: TAC digitale acquistata da un Comitato - previa una raccolta di fondi tra i cittadini. Lo stesso Comitato si stava adoperando per raggiungere l’obiettivo di acquistare anche la Risonanza Magnetica, segno tangibile della sensibilità dei residenti che sentono propria la moderna struttura. La struttura serve un ampio bacino di utenza locale e, cosa non da sottovalutare, anche mondiale. L’utenza locale si estende dalla zona sud della provincia di Enna, che comprende i comuni di Piazza Armerina, Aidone, Valguarnera, Barrafranca, Pietraperzia, alla provincia di Caltanissetta, di cui serve paesi come Mazzarino, e quella di Catania, di cui serve S. Cono, Mirabella, San Michele di Ganzeria e Raddusa.. Mentre l’utenza mondiale è costituita da quasi un milione di turisti che, nel corso dell’anno, visitano la “Villa Romana del Casale”, dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Presenze destinate a raddoppiare, anche a seguito dei consistenti fondi che la Regione sta investendo nella ristrutturazione di tutta l’area archeologica. A tutto ciò deve sommarsi il bacino di utenza rappresentato dal sito archeologico di Morgantina, presso Aidone, ad appena 7 km da Piazza Armerina che col felice ritorno della Statua di Venere, si prevede un massiccio e prolungato flusso di turisti da tutto il mondo. Inoltre, l’interesse per i Palazzi del Centro Storico di Piazza Armerina mostrato da parte di grandi multinazionali straniere (palazzi che nelle intenzioni degli investitori dovrebbe essere sede di musei, gallerie d’arte, strutture ricettive, etc.) porterà un ulteriore incremento di presenze nella città, tale da rendere inconcepibile la scelta scellerata del ridimensionamento dell’ospedale a poco più di un ambulatorio diurno per qualche giorno alla settimana. In base a tali dati, l’Ospedale di Piazza Armerina va oggettivamente considerato come il capofila nella provincia di Enna e non solo.
In assenza di strutture private alternative in tutta la Provincia, è francamente miope - oltre che palesemente dannosa - la scelta di indebolire il nosocomio piazzese: al contrario, esso dovrebbe essere potenziato con investimenti inseriti nel quadro di espansione generale di tutta l’area interessata.
Nella nostra Costituzione Repubblicana, di cui il due giugno si festeggia la ricorrenza, l’art. 1 afferma che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e che la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Con ciò il legislatore ha voluto dare la possibilità a tutti i cittadini di partecipare direttamente o indirettamente alle decisioni del governo I cittadini di Piazza Armerina hanno firmato una petizione di diecimila firme per chiedere il mantenimento e il potenziamento del loro ospedale. Petizione di firme documentate che è stata consegnata al Sindaco della città, al Presidente della Conferenza Provinciale dei Sindaci, al manager della sanità e altre istituzioni. Firme di cittadini elettori in rappresentanza della quasi totalità del corpo elettorale della città, ignorarla significa demolire il pilastro portante posto a fondamento della Costituzione Italiana. I cittadini oltre alla petizione hanno manifestato la loro volontà attraverso manifestazioni e cortei imponenti, affidandosi anche a Sua Eccellenza il Vescovo. Tutte espressioni pacifiche e democratiche che non sono servite a farsi ascoltare dai propri rappresentanti nelle Istituzioni. Per ribadire ulteriormente tale volontà il Sindacato, facendo appello a tutta la società civile, in assenza di risposte concrete ha dichiarato per giorno 3 giugno uno sciopero generale a cui hanno già dato la propria adesione oltre a USB–COBAS–CONFCOMMERCIO–CNA- ANVA Confesercenti – COMITATO QUARTIERI. In aggiunta alla giornata di sciopero il sindacato organizza due manifestazioni, una davanti alla Villa Romana del Casale il 2 giungo e una davanti alla direzione dell’ASP di Enna. In quanto manifestazione di popolo, il sindacato richiede al Sindaco la presenza del Gonfalone della città. In data odierna il nostro rappresentate sindacale ha partecipato a una riunione insieme al Comitato pro-ospedale e al Coordinatore Sanitario registrando qualche cauta apertura sulla vertenza anche se del tutto insufficiente. Sulla questione del Reparto di Ostetricia il problema sarà meglio trattato in una ulteriore riunione convocata per il 30 maggio.
Piazza Armerina 27 maggio 2011