Scalpore e sbigottimento ha destato l’articolo, sotto forma di richiesta all’Assessore Regionale dei Beni Culturale, apparso sulla stampa, con il quale l’Associazione “Siciliantica” con estrrema leggerezza propone “l’abolizione della normativa che ha istituito 26 parchi territoriali” (evidentemente, sbagliando, intendono riferirsi ai parchi archeologici) “che ha provocato una scriteriata e inutile frammentazione, restituendo così alle Soprintendenze sia potere decisionale sia le competenze territoriali perdute”.
E’ quanto commentano gli esponenti aidonesi del nuovo gruppo consiliare
“Famiglia, lavoro e solidarietà” .
Come spiegare la scelta degli aggettivi “scriteriata” e
“inutile”, detta da chi propone di inserire l’intera Sicilia nella lista Unesco?
Sorge spontanea una domanda e non è l’unica: Solo la Sicilia possiede i
requisiti per essere iscritta interamente nella lista? quale altro paese al
mondo non potrebbe avanzare identica proposta? Come la mettiamo con la Grecia o
con l’Egitto? E come si farebbe con le
aree di costruzioni abusive a ridosso delle più importanti aree archeologiche
siciliane, anche queste andrebbero iscritte nella lista?
Particolarmente significativa, anche
dal punto di vista dell’approfondimento della questione, è poi la proposta
della creazione in tutti i centri che ne siano sprovvisti di un Museo comunale.
La creazione di un museo dipende innanzi tutto dalla presenza di materiali
tanto significativi da essere degni di ottenere un’esposizione che, anche
quando esistenti, non possono certamente essere decisivi così, con un colpo di
bacchetta magica!. Se in tutti gli altri
comuni dell’ennese o del catanese non ci sono musei archeologici ci sarà pure
una ragione. Come possiamo immaginare di inflazionare la Sicilia con un museo
archeologico per ciascun comune?
Non può sfuggire a nessuno il fatto
che da quando esiste il Parco archeologico di Morgantina si sono visti dei
risultati eccellenti, dovuti anche all’esistenza ad Aidone di una struttura
amministrativa che è sempre presente e rappresenta un punto di riferimento per
la comunità locale come non era mai successo prima. E non ci riferiamo solo
agli aspetti culturali (mostre, giornate di studio, eventi, concerti, etc..) ma
anche, e soprattutto, al coinvolgimento ormai assodato e come mai in
precedenza, delle imprese locali nei lavori del Parco e delle ditte
aidonesi nelle forniture dei beni di
consumo. Oggi il Parco è una realtà che in parte contribuisce alla crescita
economica della comunità aidonese.
Mai, come adesso, il sito di Morgantina
è stato così attenzionato e curato senza parlare del Museo che non era certo il
museo che conosciamo oggi: più ampio e luminoso esso costituisce ormai un
richiamo di grande interesse, il secondo museo archeologico di Sicilia e, come
si può vedere dai commenti entusiastici e unanimi che vengono riportati dai
visitatori nel registro delle visite, ciò non è dipeso solo dalla restituzione
dei beni trafugati: se la Dea fosse stata esposta male il Museo sarebbe
continuamente su tutti i giornali con commenti negativi e nessuno ce l’avrebbe
perdonato!
C’è infine un ultimo elemento da non
sottovalutare: una volta insediato il Consiglio di Amministrazione del Parco di
cui è membro il Sindaco, gli introiti del Parco saranno divisi così: il 30% alle
casse del Comune di Aidone per investimenti relativi al Parco; il 70 % a disposizione del Parco, con sede in Aidone, che potrà destinarli ad opere di restauro,
piccoli lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria nel Museo e nel sito
di Morgantina. Così facendo queste spese non potranno che contribuire
ulteriormente a rivitalizzare l’asfittica realtà economica che investe la città
di Aidone e, calandoci nella realtà, solo nell’anno 2012 la vendita dei
biglietti ha fruttato un introito di circa 120.000,00 Euro con circa 80.000
visitatori.
Gli aidonesi si possono permettere di
perdere questa possibilità di sviluppo, di rinunciare ad introiti che prevede
la legge di istituzione dei parchi? Se il Museo cresce, e ci sono buoni
presupposti, nonostante il “sapiente” parere contrario di SiciliAntica, non può
che beneficiarne la città di Aidone che al momento vede solo nei Beni Culturali
una possibilità concreta di crescita anche economica.
Pertanto, alla luce di quanto sopra,
il Movimento “Famiglia, lavoro e solidarietà”, chiederà subito la convocazione
di un consiglio comunale straordinario e d’urgenza ed invita la comunità aidonese (Associazioni e
singoli) a mobilitarsi per il mantenimento
del nostro Parco Archeologico di Morgantina.