giovedì 10 gennaio 2013

Siciliantica sull’abolizione della normativa che ha istituito 26 parchi territoriali”.

Riceviamo e pubblichiamo
Scalpore e sbigottimento ha destato l’articolo, sotto forma di richiesta all’Assessore Regionale dei Beni Culturale, apparso sulla stampa, con il quale l’Associazione “Siciliantica” con estrrema leggerezza propone “l’abolizione della normativa che ha istituito 26 parchi territoriali” (evidentemente, sbagliando, intendono riferirsi ai parchi archeologici) “che ha provocato una scriteriata e inutile frammentazione, restituendo così alle Soprintendenze sia potere decisionale sia le competenze territoriali perdute”.



E’ quanto commentano gli esponenti aidonesi del nuovo gruppo consiliare “Famiglia, lavoro e solidarietà” .
Come spiegare  la scelta degli aggettivi “scriteriata” e “inutile”, detta da chi propone di inserire l’intera Sicilia nella lista Unesco? Sorge spontanea una domanda e non è l’unica: Solo la Sicilia possiede i requisiti per essere iscritta interamente nella lista? quale altro paese al mondo non potrebbe avanzare identica proposta? Come la mettiamo con la Grecia o con l’Egitto?  E come si farebbe con le aree di costruzioni abusive a ridosso delle più importanti aree archeologiche siciliane, anche queste andrebbero iscritte nella lista?
Particolarmente significativa, anche dal punto di vista dell’approfondimento della questione, è poi la proposta della creazione in tutti i centri che ne siano sprovvisti di un Museo comunale. La creazione di un museo dipende innanzi tutto dalla presenza di materiali tanto significativi da essere degni di ottenere un’esposizione che, anche quando esistenti, non possono certamente essere decisivi così, con un colpo di bacchetta magica!. Se in tutti gli altri comuni dell’ennese o del catanese non ci sono musei archeologici ci sarà pure una ragione. Come possiamo immaginare di inflazionare la Sicilia con un museo archeologico per ciascun comune?
Non può sfuggire a nessuno il fatto che da quando esiste il Parco archeologico di Morgantina si sono visti dei risultati eccellenti, dovuti anche all’esistenza ad Aidone di una struttura amministrativa che è sempre presente e rappresenta un punto di riferimento per la comunità locale come non era mai successo prima. E non ci riferiamo solo agli aspetti culturali (mostre, giornate di studio, eventi, concerti, etc..) ma anche, e soprattutto, al coinvolgimento ormai assodato e come mai in precedenza, delle imprese locali nei lavori del Parco e delle ditte aidonesi  nelle forniture dei beni di consumo. Oggi il Parco è una realtà che in parte contribuisce alla crescita economica della comunità aidonese.
Mai, come adesso, il sito di Morgantina è stato così attenzionato e curato senza parlare del Museo che non era certo il museo che conosciamo oggi: più ampio e luminoso esso costituisce ormai un richiamo di grande interesse, il secondo museo archeologico di Sicilia e, come si può vedere dai commenti entusiastici e unanimi che vengono riportati dai visitatori nel registro delle visite, ciò non è dipeso solo dalla restituzione dei beni trafugati: se la Dea fosse stata esposta male il Museo sarebbe continuamente su tutti i giornali con commenti negativi e nessuno ce l’avrebbe perdonato!
C’è infine un ultimo elemento da non sottovalutare: una volta insediato il Consiglio di Amministrazione del Parco di cui è membro il Sindaco, gli introiti del Parco saranno divisi così: il 30% alle casse del Comune di Aidone per investimenti relativi al Parco; il 70 %  a disposizione del  Parco, con sede in Aidone,  che potrà destinarli ad opere di restauro, piccoli lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria nel Museo e nel sito di Morgantina. Così facendo queste spese non potranno che contribuire ulteriormente a rivitalizzare l’asfittica realtà economica che investe la città di Aidone e, calandoci nella realtà, solo nell’anno 2012 la vendita dei biglietti ha fruttato un introito di circa 120.000,00 Euro con circa 80.000 visitatori.
Gli aidonesi si possono permettere di perdere questa possibilità di sviluppo, di rinunciare ad introiti che prevede la legge di istituzione dei parchi? Se il Museo cresce, e ci sono buoni presupposti, nonostante il “sapiente” parere contrario di SiciliAntica, non può che beneficiarne la città di Aidone che al momento vede solo nei Beni Culturali una possibilità concreta di crescita anche economica.
Pertanto, alla luce di quanto sopra, il Movimento “Famiglia, lavoro e solidarietà”, chiederà subito la convocazione di un consiglio comunale straordinario e d’urgenza ed  invita la comunità aidonese (Associazioni e singoli) a mobilitarsi per il mantenimento  del nostro Parco Archeologico di Morgantina.  

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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