venerdì 18 ottobre 2013

PIAZZA ARMERINA: i Carabinieri arrestano due fratelli per stalking.



Legione Carabinieri Sicilia
Compagnia di Piazza Armerina
COMUNICATO STAMPA
PIAZZA ARMERINA: i Carabinieri arrestano due fratelli.
I Carabinieri della Stazione di Piazza Armerina, comandata dal Maresciallo Aiutante BLANDINO Sivio e dipendenti dalla Compagnia cittadina, nella tarda

I due germani LO BARTOLO, sono gravemente indiziati dei reati di concorso in lesioni personali, ingiurie ed atti persecutori nei confronti di una giovane donna, anch’ella originaria della città dei mosaici.


Secondo quando emerso dalle indagini i due fratelli avrebbero più volte molestato la ex compagna del LO BARTOLO Samuele, minacciandola anche di morte, pedinandola per strada, inseguendola con l’automobile, appostandosi sotto casa e nei posti frequentati dalla donna. In un caso i LO BARTOLO avrebbero tentato pure di soffocarla, durante un’aggressione, causandole diverse lesioni al tronco e agli arti, fatto per il quale i due fratelli sono altresì indagati.

Atteggiamenti persecutori che avevano costretto la vittima a dover cambiare le proprie abitudini quotidiane, rinunciando ad una normale vita di relazione, a volte dovendo evitare di uscire di casa per non essere inseguita dai due. La vita della donna era “divenuta un vero e proprio inferno”, come testimoniato da amici e parenti della signora, costretta a doversi nascondere ed a cambiare percorsi pedonali ed automobilistici per non incappare nei due uomini.



Sono almeno quattro gli episodi denunciati ai Carabinieri dalla donna, tutti accaduti tra il Marzo e il Settembre dell’anno corrente. In uno di questi la donna sarebbe stata aggredita mentre si trovava in moto, finendo a terra, battendo la testa, per fortuna con il casco indossato, per poi essere aggredita a calci e pugni.

Quando doveva raggiungere un luogo la donna preferiva costantemente fare una serie di giri continui, prima di fermarsi e scendere dal proprio veicolo, proprio per sincerarsi di non essere pedinata. La donna ha raccontato di aver dovuto iscrivere le figlie in un altro istituto scolastico per paura di incontrare i due fratelli.

All’origine dell’atteggiamento persecutorio dei LO BARTOLO la fine della relazione anche a causa degli atteggiamenti dei familiari di Samuele.

I comportamenti dei due stalker avevano ormai provocato un perenne stato di ansia e paura per la vittima, continuamente preoccupata per la propria incolumità ed impossibilitata a poter intrattenere una normale vita sociale con parenti e amici. Anche chi frequentava la donna finiva per subire delle pressioni moleste. “Se ti becco con lei va a finire male”, così uno dei due LO BARTOLO si rivolge ad un amico della donna.

Numerose le testimonianze raccolte dagli uomini della Stazione e del Comando Compagnia, diretti dal Capitano Rosario Scotto di Carlo, con l’indicazione minuziosa e riscontrata dei fatti raccontati dalla vittima.

Ultimati tutti gli accertamenti, vista la gravità del caso, sia il PM, Dr. RIO che il GIP., Dr.ssa BRUNO, hanno lavorato alacremente alla redazione della richiesta dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, eseguita ieri dai Carabinieri dell’Arma piazzese.

LO BARTOLO Samuele e LO BARTOLO Samuele, espletate le formalità di rito, sono stati accompagnati presso le rispettive abitazioni al regime degli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante del provvedimento.

Si vuole ricordare come in data 05.09.2011, a Barrafranca, in occasione dell’inaugurazione del centro antiviolenza femminile, il Dr. RIO aveva rassicurato la collettività circa l’estremo impegno della Procura in materia di reati in danno delle fasce deboli. Nell’occasione aveva anche espresso la sua massima attenzione ai reati contro le donne. L’esecuzione di queste due ordinanze, unitamente ad un’altra eseguita dai Carabinieri di Barrafranca, sono l’applicazione concreta a quelle che furono proprio le parole del Magistrato.

serata di ieri, in ottemperanza dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare in regime degli arresti domiciliari nr. 2171/13 R.G.N.R. e nr. 1666/13 R.G.G.I.P., emessa dal Tribunale di Enna – Ufficio G.I.P. – a seguito della richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica, a firma del Dr. RIO Francesco Augusto, hanno tratto in arresto LO BARTOLO Samuele, 26enne nato e residente a Piazza Armerina, celibe, disoccupato, con precedenti di polizia e suo fratello LO BARTOLO Davide, 29enne nato e residente a Piazza Armerina, celibe, disoccupato, con precedenti di polizia.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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