lunedì 17 febbraio 2014

Bravo Renzi con te Berlusconi governerebbe fino a 100 anni

URNE SNOBBATE Partito democratico, alle primarie regionali crolla l'affluenza Mentre il Pd era alle prese con Renzi si votava per i segretari regionali. Tra seggi deserti e accuse di brogli. Il sindaco di Torino, Fassino, vota al seggio del Pd. (© Ansa) Il sindaco di Torino, Fassino, vota al seggio del Pd. Malcontento, disaffezione, testa rivolta alle trame di Palazzo e un partito in subbuglio. Il Partito democratico è uscito con le ossa rotte dalle primarie per le elezioni dei segretari regionali. L'elettorato ha disertato le urne che erano aperte per tutta la giornata del 16 febbraio. Il voto era in programma in 14 Regioni (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Molise, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia), più la Provincia di Bolzano. CALO ALLE URNE DEL 20-25%. Le urne hanno chiuso alle 20, ma già i primi dati sull'affluenza erano stati negativi, sicuramente al di sotto di quanto registrato l'8 dicembre 2013, quando alle primarie nazionali si impose il (probabile) futuro premier, Matteo Renzi. Secondo le rilevazioni degli statistici dell’area Cuperlo, durante la mattinata avevano votato tra il 20/25% in meno rispetto all'8 dicembre. IN LOMBARDIA VINCE IL RENZIANO ALFIERI. Alessandro Alfieri ha vinto le primarie della Lombardia con il 57,2% delle preferenze. Renziano, appoggiato anche dall'ala bersaniana, il coordinatore uscente e superfavorito ha battuto Diana De Marchi, consigliera provinciale di area Civati, che ha ottenuto però a sorpresa il 42,8% dei voti, più di quello che aveva incassato lo stesso Civati a livello nazionale. Il vincitore di queste primarie era annunciato, meno scontato invece il dato sull'affluenza: oltre 24 mila votanti (contro 300 mila per Renzi segretario). Lazio, deserti alcuni circoli Un elettore del Pd ai seggi. Un elettore del Pd ai seggi. Numeri in linea anche nel Lazio. Alcuni circoli, secondo quanto si è appreso, sarebbero addirittura «deserti». Alle ore 13, nei 500 seggi aperti, l’affluenza era di circa 18 mila votanti, di cui 3.486 nella città di Roma. FORTE CALO D'AFFLUENZA. A contendersi la segreteria regionale sono il civatiano Marco Guglielmo e i due renziani Lorenza Bonaccorsi e Fabio Melilli. Nel 2012, quando fu eletto l’uscente Enrico Gasbarra, l’affluenza dopo la chiusura delle urne toccò quota 120 mila. Non demorde, però, il sindaco di Roma Ignazio Marino: «Vorrei un Pd molto sinergico con il partito nazionale dove Matteo Renzi ha avuto un’affermazione straordinaria, proprio per l’idea di rinnovamento che ha voluto portare nel Paese», ha dichiarato. Civati: «Al seggio quasi nessuno. Peccato. Troppo impegnati a mandar via Letta» Il deputato democrat, Giuseppe Civati. (© Imagoeconomica) Il deputato democrat, Giuseppe Civati. Anche Giuseppe Civati è andato al suo seggio di Monza. Si tratta di una consultazione che ha un'affluenza decisamente più bassa rispetto a quella dello scorso dicembre, «massimo il 10% di chi è andato a dicembre, secondo i dati che ho», ha spiegato il parlamentare del Pd. CIVATI: «NESSUNO AI SEGGI». Pochi simpatizzanti ai seggi, dunque. «Più che simpatizzanti, antipatizzanti, da quello che dicevano», ha aggiunto Civati, «non so se ci rendiamo conto di cosa facciamo». Dopo aver votato, Civati dal suo blog ha fatto un appello ad andare alle urne. «Al seggio quasi nessuno. Peccato: avevamo chiesto che qualcuno a Roma si spendesse per questo appuntamento, ma dovevamo mandare via Letta ed evidentemente non c'è stato tempo nemmeno per una dichiarazione», ha scritto in polemica con il partito.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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