giovedì 17 giugno 2010

Totò Bonanno sul mercato settimanale "Siamo stati lasciati soli da un'amministrazione incapace, sorda, cieca ed ottusa"

“Siamo stati lasciati soli, abbandonati e presi in giro da un’amministrazione sorda, cieca, ottusa ed incapace”. Sono le prime dichiarazioni del segretario dell’Anva Confesercenti Totò Bonanno che manifesta tutta la sua disapprovazione per la scelta dell’amministrazione di trasferire il mercato nell’area adiacente il campo sportivo. “Aggiungo – continua Bonanno - che non riesco a capire come all’incapacità dell’amministrazione si assista alla completa indifferenza del consiglio comunale che ha tutti gli strumenti per far pressione sulla giunta di governo essendo sua l’esclusiva competenza di individuare l’area dove svolgere il mercato.” Totò Bonanno, responsabile dell’Anva, se fin qui aveva sposato la scelta del silenzio, decide di sferrare un duro attacco al Sindaco e all’assessore alle attività produttive Teodoro Ribilotta “Non hanno capito che siamo al limite del collasso economico. Il disagio è devastante e il crollo delle vendite supera il 50%. I problemi economi che stiamo vivendo sono gravi e per tutta risposta questi signori che ci governano rispondono picche.” Il responsabile dell’associazione venditori ambulanti Bonanno non si risparmia neanche a denunciare il fenomeno dell’abusivismo “Ci avevano detto e promesso che lo spostamento del mercato avrebbe consentito di controllare meglio l’abusivismo. L’ennesima menzogna! Basta farsi un giro in piazza Europa, in via Caltanisetta e in piazza Generale Cascino per rendersi conto che gli abusivi la fanno da padrona, indisturbati occupano le aree in assenza di controlli degli organi deputati a far rispettare le regole. Viviamo nella completa e totale anarchia.” All’amarezza si aggiunge la determinazione e la volontà di continuare a lottare “Certamente – conclude il responsabile dell’Anva - non ci rassegniamo. Se qualcuno pensa che abbiamo mollato si sbaglia di grosso. Useremo tutti gli strumenti necessari e previsti per difendere il nostro lavoro, la nostra dignità e i nostri diritti. Abbiamo chiesto per i prossimi giorni un’incontro con la conferenza dei capigruppo a loro chiederemo di portare avanti nelle sedi istituzionali le nostre esigenze. Nessuno può permettersi il lusso di calpestare il diritto al lavoro.”

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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