venerdì 24 settembre 2010

Consiglio comunale paralizzato. Anche la terza seduta per l'elezione del vice presidente va in fumo.

Piazza Armerina – Neanche la terza seduta del consiglio comunale è stata sufficiente per eleggere il vicepresidente. Dopo più due ore e quattro votazioni il presidente del consiglio Calogero Centonze abbandona l’aula sciogliendo la seduta. Dopo la quarta votazione, andata a vuoto, il capogruppo del Pd, insieme ai cinque lealisti, abbandonano l’aula. Il presidente del consiglio Centonze, esponente dei dissidenti del Pd, risponde sciogliendo l’assemblea: “Il consiglio comunale è convocato per il 30 settembre” ha sancito la seconda più alta carica della città prima di lasciare i lavori consiliari. A nulla sono serviti gli appelli al buon senso lanciati per tutta la serata da alcuni consiglieri comunali. L’impasse politico sembra insuperabile a fronte della spaccatura sia all’interno del centro destra che nel partito di maggioranza, tra lealisti e dissidenti del partito democratico. I lavori sembravano essersi aperti sotto la buona stella quando il consigliere Giuseppe Falcone proponeva come candidato alla vicepresidenza il capogruppo dell’MpA Michelangelo Trebastoni. “Noi non ci stiamo” ha subito precisato l’esponente dell’Udc Calogero Cursale” a cui ha replicato il capogruppo dei lealisti del Pd, Pino Venezia, “Visto le difficoltà del centro destra il Pd voterà un proprio candidato.” L’ostacolo si faceva più arduo con la presa di posizione dei dissidenti del Pd “I cinque consiglieri che rappresento non sono a conoscenza di nessun accordo e voteranno secondo coscienza.” A quel punto è stato un susseguirsi di votazioni risultate vane. “Ciò che è successo dimostra il totale fallimento politiche delle segreterie dei partiti di centro destra dimostrando quanto poco credibili siano i segretari dell’Mpa, dell’Udc e di colui che si è autoproclamato coordinatore del Pdl” sentenzia il consigliere del PdL Rosario Paternicò. La replica del capogruppo dell’Udc Enzo Filetti non tarda a venire “La linea dell’Udc è quella che noi consiglieri portiamo in aula. Il problema è deve ricercarsi fuori dall’aula ma tra noi consiglieri comunali perché non abbiamo nessuna linea politica comune e non esiste nessuna opposizione seria.” Il capogruppo del Pdl Carmelo Gagliano sottolinea che il centro sinistra, sulla carta forza politica maggioritaria, non ha i numeri per votarsi un vicepresidente e che tutte le responsabilità, quindi, non possono riversarsi sulle forze politiche di opposizione. Puntuali i moniti del consigliere Giuseppe Falcone che ricorda all’ufficio di presidenza che il consiglio è chiamato a discutere entro il 30 settembre di riequilibri di bilancio e di regolamenti importanti per in alcuni settori della pubblica amministrazione quindi esortava l’aula, rimasta sorda agli appelli, a votarsi un vicepresidente. Alle 21.15 l’assemblea veniva sciolta e i cinque dissidenti si recavano alla Sala delle Luci per un vertice con il primo cittadino.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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