giovedì 7 ottobre 2010

Il segretario ci ha dato ragione. Si potevano svolgere le sedute anche senza vice presidente. E adesso 8000 mila euro buttati al vento chi li paga?

Arai.......... A quanto pare il Vicesegretario comunale, nella vicenda del Consiglio Comunale che non ha deliberato in attesa di perfezionare l'elezione del Vicepresidente del Consiglio, ha finalmente, ieri sera, sciolto il nodo e dichiarato a chiare lettere che il civico consesso avrebbe potuto discutere ed eventualmente approvare i punti posti all'ordine del giorno.
Non staremo qui a disquisire sull'opportunità o meno,  politica,  di deliberare in mancanza della figura del Vicepresidente, ma è indubbio che, al di là degli 8 mila euro sprecati per le sedute andate a vuoto, deliberare su temi di interesse collettivo sarebbe stato doveroso da parte dei nostri rappresentanti.
Peraltro il chiarimento da parte della burocrazia del comune, nel più classico spirito burocratese, è arrivato piuttosto tardivamente e si ha come l'impressione, per restare nel tema del teatrino, che fosse l'ennesima replica dello stesso spettacolo.
Sembrava un copione scritto e recitato con il Vicesegretario che affermava di avere posto la questione al Segretario (fuori sede) e che il secondo pare avesse scaraventato prima di partire, finalmente, il suo "parere" chiaro, limpido ma, ahimè, fuori tempo massimo.
Inutile a questo punto stabilire se il Consiglio Comunale avesse potuto o meno lavorare senza il vicepresidente, ormai il vicepresidente c'è.
Volendo trasferire il teatrino nelle langhe ormai sperdute della democrazia fantasma, se fossimo in campagna (non elettorale) si potrebbe dire che cascano tutti dal pero: io l'ho sentito, l'ha detto il Segretario comunale che non potevamo andare avanti con i lavori, io pure, ma com'è questo fatto?
E qual'è la soluzione che si prospetta? Chi ha sbagliato paghi, al massimo trattenga i cocci, che ormai sono suoi, nel più puro stile campagnolo, se per questo intendiamo la proverbiale saggezza contadina.
Ebbene si, i consiglieri hanno chiesto ciò che in molti hanno sentito: che il costo delle sedute venga detratto dallo stipendio del segretario ( uno solo è forse sufficiente).
A questo punto non resta che rastrellare i verbali dei consigli comunali alla ricerca di una frase detta, un chiarimento chiesto, un parere dato, ammesso che ci siano, a verbale, perchè, signori miei, resta l'impressione che nella rappresentazione della politica ognuno faccia la sua parte, e la faccia anche bene.
Arai.

Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI