giovedì 23 febbraio 2012

IL BEL PAESE ( PER I SOLITI)

In serata vertice Bersani-Monti sul lavoro: è stato lo stesso leader Pd ad annunciare oggi l'incontro con il premier: "Oggi vedrò Monti e gli parlerò di lavoro, non di Rai", ha detto, "perché qui si vede quali sono le preoccupazioni principali delle forze politiche".
(TRADUZIONE FACCIO FINTA DI DIRE NO MA POI DICO SI perché SE VADO AVOTARE ORA VENDOLA MI STRACCIA?



Idv in piazza contro il governo, il Pd no. A differenza di quanto sostiene il segretario del Pd, che ha dichiarato che "Il Pd non sostiene iniziative non sue, è presente se c'è una piattaforma compatibile. Ovviamente non partecipiamo a manifestazioni contro il governo Monti", il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, promette battaglia: "L'Idv contesta duramente" la riforma del mercato del lavoro del governo Monti "e lo farà dentro e fuori" dal Parlamento "anche partecipando alle manifestazioni di piazza". "Si vuole far credere che la ragione per cui chiudono le aziende e la gente muore di fame sia l'articolo 18- sottolinea il leader Idv- ma la causa è la corruzione dilagante, la burocrazia esasperante e le istituzioni poco credibili".
(ALMENO LUI LE CANTA CHIARE )

Bonanni: "Governo spieghi gioco su art.18". Anche il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, è convinto che l'articolo 18 "è un falso problema, il governo sfida la politica e i sindacati e non capisco che gioco sia questo". "Qualsiasi sperimentazione abbiamo fatto non ha prodotto risultati - aggiunge - è solo un pretesto per far passare l'idea che le aziende possono fare ciò che vogliono. Il governo ha deciso di fare man forte a questo, e a Marcegaglia 'va l'acqua all'orto'. Per Bonanni "il governo deve essere più responsabile e usare toni pacati, se forza i termini la questione può avere effetto contrario. Non si può istigare la gente alla ribellione - conclude - e mi pare che stiano facendo questo".
(AZZ è PIù A SINISTRA DI WELTRONI E LETTA )


Monti: "Italia più flessibile per essere competitiva". È convinto che al nostro Paese serva maggiore flessibilità per poter essere competitivo il premier Mario Monti che, in un'intervista a El Mundo ha detto: "Se l'Italia vuole essere competitiva non può mantenere leggi che sono ostacolo alla flessibilità" e ha definito la riforma del mercato del lavoro in cantiere in Italia "fondamentale per la crescita". Monti, poi, ha elogiato la riforma del mercato del lavoro messa in atto dalla Spagna, definendola un esempio da imitare nelle dichiarazioni congiunte al termine dell'incontro con il primo ministro di Spagna Mariano Rajoy. "Sono molto positivamente impressionato dalla sua riforma del sistema bancario e del mercato lavoro: sono provvedimenti cruciali - ha affermato Monti - che vanno nella giusta direzione". Per questo "ho suggerito di attivare un contatto diretto tra i ministri tecnici per uno scambio di idee sul mercato del lavoro. Abbiamo molto da imparare l'uno dall'altro benché le sfide sul mercato del lavoro non siano esattamente le stesse".
( TRADUZIONE SE IL LAVORO NON C’è PER TUTTI LE AZIENDE ALMENO POTRANNO SECGLIERE CHI PAGARE MENO)

Lavoro e liberalizzazioni. Su liberalizzazioni e riforme del mercato del lavoro "potremo accogliere modifiche e non per questo" si tratterà "di un arretramento, anzi" potrebbe esserci "un miglioramento". Ma "altre non potremo accoglierle e non le accoglieremo", ha detto poi il premier italiano che ha sottolineato che su questi due temi il governo è disposto al dialogo, ma a patto che il risultato sia 'alto' e che vada nella direzione dell'interesse generale: "Se prendiamo insieme due cantieri aperti, il lavoro e le liberalizzazioni - ha proseguito - abbiamo chiesto sacrifici di modernizzazione sia da un parte sia dall'altra. Abbiamo due obiettivi che guidano la nostra azione e che ci sia un bilanciamento nei sacrifici delle diverse parti sociali ed economiche e che il livello dell'avanzamento dell'Italia sia alto. Il bilanciamento si potrebbe ottenere anche con piccoli avanzamenti, ma è nostra responsabilità far valere l'interesse generale e far valere un bilanciamento a livello alto".
(TRADUZIONE PRIMA MASSACRO POI VI Dò QUALCHE CONTENTINO)

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI