Piazza Armerina 22 Marzo 2012
“ Purtroppo dopo la mozione di sfiducia lo scontro tra il sindaco e la maggioranza del consiglio comunale ha raggiunto il livello di guardia. In democrazia lo scontro tra organi e poteri è legittimo ma così continuando saranno i cittadini piazzesi a versare lacrime amare per il tempo che verrà.”
Il segretario del PD Ranieri Ferrara, esponente dell’area Crocetta/Lumia, rilancia l’allarme sul conflitto politico ed istituzionale che monta giorno dopo giorno nella città dei mosaici.
“ Avevo chiesto circa un mese fa di porre fine alle invettive, alle denigrazioni ed alle violenze verbali da parte delle personalità politiche che hanno ruoli di direzione e comando in città. Ed invece ancora bordate polemiche, ancora accuse gravi ed irresponsabili tra la maggioranza del Consiglio comunale ed il sindaco. Mi pare davvero troppo alto il prezzo che i nostri cittadini rischiano di pagare per la politica urlata degli ultimi tempi. Il sonno della ragione e del buon senso ha generato il mostro politico del caos e del disprezzo dei ruoli e delle regole. Ormai si opera con la logica del con me o contro di me, senza mezze misure. Non ci sono avversari ma solo nemici da abbattere, anche purtroppo dentro il PD.
Conclude Ranieri Ferrara, segretario del PD:
“Ripeto non è ipotizzabile lavorare un altro anno in queste condizioni. I consiglieri comunali di maggioranza lancino un forte segnale di amore per la città, redigano un piano di fine legislatura, provando a sottoporlo al sindaco, per concordare insieme le cose da fare nell’interesse generale della collettività. La città è affamata, bisogna offrire risposte vere e soluzioni concrete ai bisogni della gente. Non è ipotizzabile chiedere sacrifici ai cittadini, per esempio con l’aumento allo 0,6 per cento della tassazione Irpef, vestirsi ipocritamente a festa per la visita del presidente Napolitano e poi offrire pessimi esempi di litigiosità permanente su tutto. Questo corpo a corpo tra il sindaco ed il consiglio comunale metterà al tappeto la nostra città. O si trova un accordo sulle cose urgenti da fare a breve oppure al diavolo gli egoismi, gli interessi personali ed i bisogni dei singoli, sindaco e consiglio comunale, fallito ogni tentativo estremo di civile e democratico confronto, si dimettano e restituiscano la parola agli elettori, entro il prossimo autunno.”