Mattia batte la famiglia Lantieri
La vittoria dell'uomo pacifico.
Così, si può definire la vittoria di Filippo Miroddi.
Un uomo, con meno esperienza amministrativa di Maurizio Prestifilippo, ma con una spiccata capacità di mediazione ed una grande capacità di unire.
L'amico di tutti ha avuto la meglio.
Speriamo, che il suo avvento a Sala delle Luci, possa ammorbidire i conflitti delle ultime legislature e far crescere il dialogo tra i cittadini piazzesi di destra e di sinistra.
La città ha bisogno di meno conflittualità e di lavorare insieme per un obiettivo comune.
La città conta su Filippo Miroddi. Gli oltre 6300 voti lo dimostrano.
I numeri sono significativi.
Piazza conta sul fatto che il nuovo sindaco sarà in grado di guidare il processo di rinnovamento, senza partiti.
Un processo che deve buttare fuori i notabilati che sono radicati il comune.
Speriamo - insomma - che ai vecchi non subentrino i vecchi e che non l'abbia vinta il detto "cambiare tutto per non cambiare nulla".
Alcune brevi considerazioni sul voto:
- La famiglia Miroddi, Filippo, Totuccio e Franca, ha dimostrato una grande capacità di penetrazione nell'elettorato piazzese rispetto a Maurizio Prestifilippo ed ai suoi uomini. Frutto di una buona reputazione familiare e di credibilità nei confronti dell'elettorato.
- Mattia batte la famiglia Lantieri. La macchina organizzativa e la capacità di consenso di Giuseppe Mattia si è dimostrata molto più forte ed efficace di quella di Sebastiano e Luisa Lantieri. I candidati supportati da Mattia hanno avuto tutti un largo consenso.
- Luigi Bascetta si è dimostrato un uomo che riesce a smuovere fette importanti di elettorato popolare. Adesso però sono cavoli suoi. Deve far diventare realtà le cose che affermava dal palco. Impresa ardua e difficile.
- Sconfitta per i due maggiori partiti. Il PD al primo turno e il PDL al ballottaggio. Maurizio nonostante le cinque liste e l'apparentamento con il Magafono non ha superato la soglia dei 4000 voti.
- Magafono caput. L'apparentamento di un movimento di sinistra con il PDL, è stato la "morte della politica". Crocetta si è dimostrato un pirla nei confronti di Nigrelli e del PD. L'apparentamento con il PDL ha - peraltro - giovato a Miroddi. Tutti quelli del PD, pur di non vedere il Megafono nelle stanze del comune insieme a Prestifilippo, hanno votato in massa per Filippo Miroddi. Adesso che ne sarà del Megafono?
- Il Movimento 5 Stelle, ha perso come in tutta la Sicilia, a parte la felicissima parentesi di Ragusa. In una competizione amministrativa è quasi impossibile vincere se si lotta con una sola lista, con la quasi impossibilità di allearsi con altri. Se si fosse votato 4 mesi fa, con l'ondata positiva di Grillo, forse avremmo avuto qualche chance. Adesso, dopo il mancato governo con Bersani, e il calo fisiologico del movimento, è stato quasi impossibile competere coi giganti delle truppe cammellate. Ma M5S non è finito. Anzi. Un gruppo straordinario di giovani sta crescendo per puntare a nuovi scenari di futuro.