Valentina Spata, tra le fondatrici del Partito democratico cittadino,
sceglie Piccitto: "Non sono l'unica, non avremmo dovuto allearci con il
centrodestra e con un uomo di Cuffaro". Il coordinatore: "Non si può
andare contro la propria lista"
RAGUSA - La dirigente dei giovani del Pd annuncia su
Facebook l'intenzione di votare al ballottaggio per il candidato del
Movimento 5 stelle e viene scomunicata. E' la storia di Valentina Spata,
tra le fondatrici del Partito democratico di Ragusa, che ha raccontato
tutto al Fatto quotidiano, spiegando che il coordinatore esecutivo le ha
comunicato la decadenza d'ufficio dagli iscritti del partito.
La Spata ha motivato la sua scelta di votare per Federico Piccitto pure in una lettera pubblicata sul blog di Pippo Civati: "Invece di dar vita, come da nostra richiesta, a una coalizione di centrosinistra con Sel ed alcuni movimenti civici già alleati nel 2011, il Pd ha preferito aderire alla coalizione della stessa giunta di centrodestra (con il Megafono, l'Udc e pezzi del Pdl) che da otto anni governa Ragusa. Dico di centrodestra perché Giovanni Cosentini è un ex punto di riferimento di Totò Cuffaro in Sicilia”.
La Spata ha motivato la sua scelta di votare per Federico Piccitto pure in una lettera pubblicata sul blog di Pippo Civati: "Invece di dar vita, come da nostra richiesta, a una coalizione di centrosinistra con Sel ed alcuni movimenti civici già alleati nel 2011, il Pd ha preferito aderire alla coalizione della stessa giunta di centrodestra (con il Megafono, l'Udc e pezzi del Pdl) che da otto anni governa Ragusa. Dico di centrodestra perché Giovanni Cosentini è un ex punto di riferimento di Totò Cuffaro in Sicilia”.
A quel punto la donna dice di aver litigato con uno dei dirigenti del
Pd, Enzo Napoli, "il quale sosteneva fosse inammissibile che io votassi
per il Movimento 5 stelle e di fronte alla mia risposta 'Va bene allora
espelleteci tutti perché non sono solo io a pensarla così a Ragusa', ha
affermato: 'Non c'è bisogno di espulsione perché sei decaduta d'ufficio
dal Pd'. Si tratta di un'espulsione elegante e diplomatica, come se non
facessi più parte del Partito democratico. Ma io rimango nel Pd finché
non mi arriva una notifica scritta, poi mi appellerò ai miei legali". Napoli ha smentito il concetto di espulsione: "E' un'idiozia, il caso
non esiste. Ho scritto un post sulla mia pagina Facebook dove affermavo
di non capire come si potessero definire dirigenti e iscritti al Pd
persone che sostengono al primo e al secondo turno candidati di Grillo.
Quello che ho scritto è una mia opinione che dicevo in forma privata e
la mia opinione è che non ci sia bisogno di espellere nessuno. A mio
avviso, però, è chiaro che quando uno pubblicamente non sostiene il
candidato della lista del partito democratico, come tra l'altro è
previsto dallo statuto, ci sia un fatto di decadenza d'ufficio. E'
successo in tanti altri casi, ma non sono io che decido chi è iscritto e
chi decade. Lo fanno gli organi di garanzia".
font:http://www.lasiciliaweb.it/articolo/100918/politica/ragusa-dirigente-del-pd-vota-per-il-m5s-arriva-la-scomunica-sei-decaduta