sabato 19 aprile 2014

AGLI ARRESTI DOMICILIARI L’AUTORE DI DUE TENTATE RAPINE A PIAZZA ARMERINA.

POLIZIA DI STATO
Nel tardo pomeriggio di ieri, agenti del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, diretti dal Commissario Capo dott. Fabio Aurilio, hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di G.E., piazzese di 19 anni, ritenuto l’autore di due rapine una consumata e l’altra tentata, nelle mattine del 17 e del 21 settembre, nel centro storico di Piazza Armerina, ai danni di due donne.

Entrambe erano state aggredite alle spalle da una persona travisata, che le aveva spintonate e strattonate nel tentativo di appropriarsi delle collane indossate dalle due donne. Solo nel primo caso, il 17 settembre, la rapina era stata portata a compimento, nonostante l’intervento dei presenti, che, però, non riuscivano a bloccare l’autore.

Nel secondo caso, la reazione della vittima e l’intervento di alcuni passanti inducevano il rapinatore a fuggire, impedendogli di impossessarsi della collana. La vittima, spintonata a terra, riportava traumi agli arti ed al collo, giudicati guaribili i n cinque giorni.

Il Commissariato di Piazza Armerina, nell’immediatezza dei fatti, aveva avviato la propria attività investigativa, raccogliendo già nei primi giorni elementi indiziari sulla responsabilità del giovane piazzese, già noto alle forze dell’ordine, giungendo, al termine di complesse ed articolate indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica, dott. Augusto Rio, alla compiuta identificazione dello stesso quale autore dei reati in parola.

Visto il grave, concordante e circostanziato quadro probatorio raccolto al termine delle indagini condotte, su richiesta del P.M., il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Enna, dott.ssa Mazza, ha ritenuto sussistenti le esigenze cautelari e ha applicato la misura degli arresti domiciliari.



Il giovane dovrà ora rispondere di rapina e di tentata rapina, entrambe aggravate (dal fatto di avere agito travisato e, nel primo caso, nei confronti di vittima ultrasessantacinquenne). Per il secondo fatto, dovrà rispondere anche delle lesioni cagionate alla vittima.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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