martedì 25 settembre 2007

Al via il piano di gestione della Villa Romana del Casale

Piazza Armerina. Al via il piano di gestione per la Villa Romana del Casale. Il piano è uno strumento di pianificazione richiesto dall’Unesco per tutti i beni che sono inscritti al World Heritage List, ossia la lista dei beni patrimonio dell’umanità. Chi non produce il piano di gestione, corre il rischio di essere cancellato dalla lista. In quest’ottica la direzione del museo della Villa ha invitato il comune di Piazza Armerina, a provincia di Enna e la Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali alla sottoscrizione di un protocollo di intesa che prevede la costituzione di un comitato di pilotaggio che avrà, tra gli altri, il compito di definire le linee guida per la predisposizione del piano di gestione Unesco della Villa del Casale. L’obiettivo dell’Unesco è quello di garantire nel tempo il mantenimento per la trasmissione alle future generazioni dei valori di eccezionalità che determinano il riconoscimento tra i beni patrimonio dell’Umanità attraverso la formulazione di un “rapporto periodico” del sito e, ora, anche di un “piano di gestione”. Conservazione, promozione fruizione e gestione sostenibile della villa sono le finalità principali del piano che individua anche le criticità e le opportunità che le misure di tutela e valorizzazione per la crescita della comunità. “Attraverso il “piano di gestione che è uno strumento in grado di evolvere e recepire aggiornamenti e modifiche col mutare delle circostanze e con l’evoluzione dell’ambiente, – si legge in una nota sul sito internet del comune piazzese - si intende costituire, intorno al perno centrale della cultura, un insieme flessibile di regole operative, idee progettuali e di azioni da sottoporre a costante monitoraggio che coinvolgano una pluralità di soggetti sia interni all’amministrazione comunale sia esterni; Il piano di gestione è un sistema di governo del territorio, un complesso di strategie mirate alla tutela, conservazione e valorizzazione dei beni che richiede un nuovo approccio nella gestione del patrimonio capace di garantire le esigenze di salvaguardia e di fruizione dei beni compatibile con le esigenze di sviluppo socio economico dell’area di riferimento. I siti Unisco – continua la nota - possono rappresentare l’impulso per uno sviluppo sostenibile, culturale ed economico, dal momento che sapranno calarsi nella realtà locale ed essere un segno di identità per i residenti oltre che un simbolo per i visitatori esterni. Il piano di gestione – conclude la nota - rappresenta in primo luogo uno strumento ricognitivo in quanto richiede che siano individuate, censite e definite tutte le risorse finanziarie pubbliche e private che, nel territorio interessato, possono essere utilizzate e canalizzate verso sistemi di tutela, conservazione e valorizzazione e che tali conoscenze possono essere fornite dalle istituzioni titolari del governo del territorio, in primo luogo i comuni”.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI