sabato 8 settembre 2007

Piazza. Libertino elogia gli operatori ecologici

Piazza Armerina. “Gli operatori ecologici hanno lavorato come i matti durante i momenti di ferragosto per mantenere la città pulita giorno e notte. Eppure molti si ricordano di loro solo quanto ci sono problemi. Invece vanno elogiati per il loro costante attaccamento alla città e per il loro puntuale servizio”. Peppino Libertino, coordinatore dei servizi di Sicilia Ambiente e della raccolta dei rifiuti urbani ci tiene ad elogiare per il lavoro estivo gli operatori ecologici piazzesi. “Questi ragazzi – continua Libertino – non hanno tenuto conto degli orari di lavoro lavorando più di quanto loro dovuto per mantenere pulita la città durante i giorni di massimo afflusso. Vorrei ricordare a tutti che ad Agosto la popolazione armerina raddoppia grazie agli emigrati che ritornano in città ed ai turisti che affollano il centro storico con il conseguente aumento della produzione di rifiuti”. In effetti, molto spesso si ci lamenta del servizio di raccolta rifiuti ma non si guardano mai i lati positivi del settore. “Per il concerto di Lucio Dalla – dice ancora il cinquantenne dirigente – i ragazzi hanno fatto quasi un miracolo. Alla fine dell’esibizione del cantautore la piazza Falcone e Borsellino era in condizioni pessime per la grande folla che aveva assistito al concerto. I ragazzi hanno cominciato a lavorare alle due di notte per pulire tutto e la mattina del 3 sembrava che non ci fosse stata nessuna folla di persone. Ma per questo non abbiamo sentito elogi. Inoltre durante le feste – continua Libertino – nonostante i ragazzi fossero indietro di qualche spettanza economica per senso di responsabilità non hanno fatto mancare la pulizia delle vie che per una città turistica è uno dei primi requisiti. E poi – continua Libertino – occorre considerare che il personale era in numero ridotto a causa delle ferie che alcuni prendono proprio nel periodo di piena”. Infine il dirigente conclude con qualche considerazione di carattere sociale. “Chi lavora in questo settore è spesso considerato come l’ultima ruota del carro. Invece, questa è gente che lavora quando tutti dormono per un servizio sociale e di utilità collettiva e meritano il riconoscimento ed il rispetto da parte di tutti. Sarebbe un grosso passo in avanti in una società dove ancora sono troppe le differenze di trattamento tra le varie classi sociali”
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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