martedì 28 settembre 2010

Psicologi piazzesi a Rovereto per prepararsi ad eventuali catastrofi.

Piazza Armerina. “Ci prepariamo per essere pronti ad ogni evenienza”. Lo dicono in una nota congiunta degli psicologi piazzesi che ieri sono tornati da Marco di Rovereto dove hanno partecipato ad una esercitazione della protezione civile organizzato dall’associazione “Psicologi per i popoli”. A partecipare alla manifestazone che ha visto la partecipazione di professionisti di tutta Italia sono stati gli psicologi Giuseppe Capizzi, Giovanni Nicoletti, Maria Arena, Cinzia Vella (gelese), Nadia Monasteri e Fabiola Pellizzone. Dice Giuseppe Capizzi “E’ stata una esperienza altamente formativa che ha visto per due giorni confrontarsi psicologi dell’associazione Psicologi per i Popoli, dirigenti del dipartimento nazionale della Protezione Civile sul tema “La gestione di una tendopoli dopo una catastrofe:profili psicosociali. L’esperienza nell’emergenza sisma Abruzzo 2009”. L’associazione Psicologi per i popoli-Regione Sicilia è un associazione di volontariato che ha tra gli altri come scopo il sostegno e l’intervento psicologico in un evento emergenziale. A Marco di Rovereto c’erano psicologi delle regioni Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Sardegna, Campania e Abruzzo che sono attivi nelle aree dell'emergenza, della cooperazione internazionale e della tutela dei diritti umani. Continua Capizzi. “Ci prepariamo per ogni evenienza – continua Capizzi – lo facciamo Attraverso risorse di tipo prevalentemente professionale con le Associazioni di Psicologi per i Popoli si propongono di testimoniare in Italia o all'estero, con azioni e strumenti della psicologia, la solidarietà nei confronti di singoli, gruppi o popolazioni in grave stato di bisogno per calamità, guerre, sottosviluppo, migrazione, negazione dei diritti umani, indipendentemente dalla lingua, dalla religione, dall'etnia, dalla cultura e dal sesso”.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI