venerdì 25 aprile 2008

Colpo si scena. La villa riapre il lunedì.

Piazza Armerina. “Lunedì 28 aprile e 5 maggio la Villa Romana rimane aperta”. Dopo le polemiche dei giorni scorsi compare questa frase scritta a mano su un foglietto bianco sulla biglietteria della villa romana del Casale. Dietro front, quindi, dell’assessorato regionale rispetto all’improvvisa decisione di tenere chiusa la villa il lunedì. “E’ la cosa più ragione ragionevole – dice un operatore commerciale – in questo periodo la villa è piena di turisti. Chiedere il lunedì avrebbe significato mettere tutti in difficoltà”. Pare che adesso dovrebbe essere l’assessore regionale Lino Leanza a recarsi di persona alla Villa Romana per constatare lo stato dei lavori e verificare l’eventualità di una chiusura della villa il lunedì. Peraltro, l’afflusso di visitatori nel sito romano più visitato della Sicilia cala verticalmente nel mese di giugno. “Non possono toccarci il mese di maggio – dice ancora un operatore turistico – è il mese dove si lavora di più”. Nelle prossime settimane dovrebbe recarsi nella città dei mosaici anche l’Alto Commissario Vittorio Sgarbi, che ieri ha affermato la sua contrarietà a provvedimenti di chiusura repentini e privi di una programmazione. I continui cambi di decisione, certamente provocano notevoli danni agli operatori turistici che non sanno come comportarsi. “Non c’è una programmazione adeguata – dicono all’unisono – occorre maggiore chiarezza”. Addirittura, ieri qualche politico locale, ha ipotizzato una regia occulta palermitana che ha l’obiettivo di danneggiare le mete turistiche del centro Sicilia in favore di altre. Infatti, questo continuo cambio di date e di decisioni, non fa altro che trasmettere incertezza ai tour operator, che per evitare imprevisti, spostano i gruppi in altre mete dell’isola. Eventuali cambiamenti di rotta dei flussi turistici, provocherebbero notevoli danni all’economia locale che si regge sul turismo. I lavori alla villa stanno causando, comunque, un notevole calo dell’affluenza con notevoli difficoltà per tutte le strutture ricettive piazzesi che si reggono sulle presenze che ruotano attorno al sito romano patrimonio dell’umanità.

Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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