Non si chiamerà più Palio dei Normanni, ma Palio dei tamburi.
Quest'anno sono stati, infatti, ben 8 i plotoni di tamburi di più dei plotoni delle truppe.
Una cosa che ha poco a che vedere con i Normanni. Però siccome piace a tutti sarà così.
Addittura per giustificare i plotoni di tamburi presenti del palio e, quindi, il cambio del nome, pare sia in corso un ricerca che ha lo scopo di dimostrare che i Normanni conquistavano le città non con il sangue dei soldati delle truppe di alabardieri ma con i plotoni di tamburisti. Secondo questa tesi "revisionista-tamburista", i Normanni entravano nelle città e suonavano i tamburi ininterrottamente per due giorni di seguito fino a quando il nemico, stordito dal rumore dei tamburi e dal suono delle trombe, si stonava ed abbandonava la città.
A sostenerlo sono i "leader" dei quartieri del palio. Addirittura i quartieri hanno stanziato la somma di 10.212 euro per affidare all'università di Pechino la redazione di uno studio per dimostrare la tesi revisionista. Gli studi cominceranno dopo la fine degli olimpiadi.
Però, pare che giunta e consiglio comunale non siano d'accordo.
Loro sono sempre a favore delle truppe.
"W le truppe", dicono.
Infatti per sostenere la tesi "alabardista" dal prossimo anno i componenti della giunta ed i consiglieri comunali formeranno il plotone degli alabardieri.
Nigrelli e Centonze guideranno gli "alabardi".
Saranno a capo di un mega-plotone di 27 persone.
"Basta assumere ruoli di primo piano - dicono assessori e consiglieri al bar - faremo il prossimo anno un plotone di alabardieri. Dobbiamo fare tornare ai piazzesi la gioia di sfilare nel palio a prescindere dai ruoli che si impersonano. Non è possibile - continuano gli assessori e consiglieri - che tutti vogliono fare dame ed i cavalieri e nessuno vuole essere protagonista nelle truppe dove, invece, siamo costretti ad arruolare bambini. Adesso basta, w le truppe e gli alabardieri".
Per evitare qualche problema con alcune figure ormai storiche del palio, sarà introdotta la figura di "figurante storico".
Alcuni, che fanno le dame o i cavalieri già dapprima della prima edizione del palio, continueranno ad impersonare il ruolo ad oltranza, fino al raggiungimento dei 65 anni, limite minino dell'età pensionabile. "Non si faranno più le selezioni - dicono i politici - sono una stronzata e poi siamo costretti a raccomandare tutti. La raccomandazione non ci appartiene".
Quest'anno sono stati, infatti, ben 8 i plotoni di tamburi di più dei plotoni delle truppe.
Una cosa che ha poco a che vedere con i Normanni. Però siccome piace a tutti sarà così.
Addittura per giustificare i plotoni di tamburi presenti del palio e, quindi, il cambio del nome, pare sia in corso un ricerca che ha lo scopo di dimostrare che i Normanni conquistavano le città non con il sangue dei soldati delle truppe di alabardieri ma con i plotoni di tamburisti. Secondo questa tesi "revisionista-tamburista", i Normanni entravano nelle città e suonavano i tamburi ininterrottamente per due giorni di seguito fino a quando il nemico, stordito dal rumore dei tamburi e dal suono delle trombe, si stonava ed abbandonava la città.
A sostenerlo sono i "leader" dei quartieri del palio. Addirittura i quartieri hanno stanziato la somma di 10.212 euro per affidare all'università di Pechino la redazione di uno studio per dimostrare la tesi revisionista. Gli studi cominceranno dopo la fine degli olimpiadi.
Però, pare che giunta e consiglio comunale non siano d'accordo.
Loro sono sempre a favore delle truppe.
"W le truppe", dicono.
Infatti per sostenere la tesi "alabardista" dal prossimo anno i componenti della giunta ed i consiglieri comunali formeranno il plotone degli alabardieri.
Nigrelli e Centonze guideranno gli "alabardi".
Saranno a capo di un mega-plotone di 27 persone.
"Basta assumere ruoli di primo piano - dicono assessori e consiglieri al bar - faremo il prossimo anno un plotone di alabardieri. Dobbiamo fare tornare ai piazzesi la gioia di sfilare nel palio a prescindere dai ruoli che si impersonano. Non è possibile - continuano gli assessori e consiglieri - che tutti vogliono fare dame ed i cavalieri e nessuno vuole essere protagonista nelle truppe dove, invece, siamo costretti ad arruolare bambini. Adesso basta, w le truppe e gli alabardieri".
Per evitare qualche problema con alcune figure ormai storiche del palio, sarà introdotta la figura di "figurante storico".
Alcuni, che fanno le dame o i cavalieri già dapprima della prima edizione del palio, continueranno ad impersonare il ruolo ad oltranza, fino al raggiungimento dei 65 anni, limite minino dell'età pensionabile. "Non si faranno più le selezioni - dicono i politici - sono una stronzata e poi siamo costretti a raccomandare tutti. La raccomandazione non ci appartiene".