Il dibattito sui “migranti economici” - di cui si sente parlare ogni volta che accendiamo una tv o una radio – non è valido. Si basa su una serie di considerazioni che non tengono conto del fatto che il mondo è complesso e variegato e i diritti dovrebbero essere uguali per tutti. Chi lascia la propria terra lo fa per migliorare la propria vita e darsi nuove possibilità che - nel luogo dove è nato - non ha. Samuele, uno dei miei figli, migrerà per studiare. Migrerà verso nord. Nessuno gli romperà le scatole. Si stabilità in un luogo dove potrà meglio realizzare il suo sogno. Potrebbe migrare in Italia o all’estero. Ma Samuele non fa notizia: è bianco ed italiano.
Nel 2016 secondo l’Idos (il Dossier Statistico sull’Immigrazione), ben 157.065 cittadini italiani si sono trasferiti all’estero cancellandosi dall’anagrafe del bel paese. I dati registrati parlano di 114.512 cittadini italiani e 42.553 stranieri residenti italiani. In entrambi i casi si tratta di una sottostima dei movimenti reali. Il dossier Idos stima che, complessivamente, nel 2016 siano espatriati almeno 285.000 italiani.
Nel 2016 i migranti sbarcati nelle nostre coste sono stati 181.436. Quindi sono stati più quelli che sono andati via che quelli che sono arrivati. Altro che invasione, siamo di fronte ad un esodo!!!