mercoledì 16 dicembre 2009
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Una grande mostra a Piazza Armerina ripercorre il culto della Madonna delle Vittorie, antica icona bizantina.
COMUNICATO STAMPA
La Madonna delle Vittorie di Piazza Armerina.
Dal Gran Conte Ruggero al Settecento
dal 21 dicembre 2009 al 27 febbraio 2010
La mostra “La Madonna delle Vittorie di Piazza Armerina. Dal Gran Conte Ruggero al Settecento” è il risultato di una ricerca a tutto campo sull’icona della Madonna delle Vittorie custodita nella Cattedrale di Piazza Armerina.
L’esposizione, che si inaugura il 21 dicembre, organizzata dalla Soprintendenza BBCCAA di Enna in collaborazione con la Diocesi di Piazza Armerina e con il contributo dell’Associazione Domus Artis, è allestita in due sedi importanti, il Museo Diocesano e della Cattedrale, luoghi che tra l’altro sono legati a doppio filo all’antica icona bizantina e al suo culto.
Dell’icona si pongono in evidenza una serie di elementi centrali, partendo dalla tradizione legata al Gran Conte Ruggero d'Altavilla che al termine delle lunghe lotte per la liberazione della Sicilia dai Saraceni aveva donato alla città di Piazza il vessillo con l'icona donatogli dal Pontefice. Alri elementi presi in esame sono l'iconografia dell'immagine collegata con la famosa icona donata da Alessio I Comneno al monastero di Kykko a Cipro; la cultura artistica in un ambito mediterraneo tra Cipro, la Terra Santa, il Sinai e che tocca anche la Puglia e la Sicilia centro orientale.
La mostra prevede l’esposizione di oltre 40 opere fra dipinti su tavola, affreschi staccati, dipinti su tela, argenti, parati e arredi sacri, libri a stampa, molti dei quali in mostra per la prima volta, che permetteranno di ricostruire vari aspetti e la successione dei periodi storici.
Il percorso espositivo
Aprirà il percorso l’icona della Cattedrale, di solito difficilmente visibile perchè posta ad una altezza considerevole nella stuttura che ne vede la collocazione sull’altare maggiore. L’opera comparirà fra le altre preziose Madonne medievali con la stessa iconografia cipriota della Kikkotissa: le Madonne laziali del Museo Diocesano di Velletri e del Museo Civico di Viterbo, anch’esse del XIII secolo, la Madonna delle Vergini della Pinacoteca di Bari e la Madonna dell’Alemanna della chiesa madre di Gela – di solito non visibile eccetto che nel giorno della processione – che viene qui presentata per la prima volta.
A chiarimento della cultura in cui la Madonna delle Vittorie è stata prodotta, saranno esposti alcuni affreschi staccati dello stesso periodo provenienti dalla chiesa di Sant’Andrea nella stessa città, ed altri mediante macrofotografie.
In questo ambito medievale riferito alla Sicilia centrale, saranno presentati anche alcuni documenti inediti di pittura ad affresco – quali i piccoli affreschi della chiesa di Santa Maria di Piazza Vecchia – e su tavola come la Madonna col Bambino in trono della chiesa di Maria SS. Assunta a Troina, entrambi espressione di un indirizzo più progredito verso la cultura gotica.
Un capitolo importante della mostra sarà poi costituito dalla diffusione del culto dell’icona alimentato dalle Riforme del Quattrocento – di cui sarà esemplificativo l’affresco staccato con la Madonna col Bambino della chiesa di S. Pietro a Piazza – e soprattutto dagli orientamenti della Controriforma Cattolica, nell'ambito della quale viene posto l'accento sulle fonti gesuitiche e francescane con la presenza di alcune secentine, sul coinvolgimento di alcuni nobili mecenati come Marco Trigona, e sui riflessi sulle opere d'arte del Seicento e del Settecento, quali dipinti su tela, parati e arredi sacri e opere di argenteria; un settore della mostra sarà infine dedicato alla storia della costruzione – attraverso l’esposizione del plastico e del disegno della cupola – della vicina Cattedrale, che sarà parte integrante del percorso espositivo sia come architettura che come sede di alcune opere strettamente legate ai temi della mostra.
Il catalogo, curato da Maria Katja Guida ed edito da Electa
Napoli, rispecchierà il percorso espositivo, grazie ad un ricco apparato con saggi e schede redatti da illustri studiosi italiani e stranieri riguardanti i vari aspetti della cultura gravitante intorno alla Madonna delle Vittorie. Saggi di Michele Bacci (Università di Siena), Gaetano Bongiovanni (Soprintendenza BBCCAA di Palermo), Annemarie Weil Carr (Southern Methodist University. Dallas, TX. USA), Charalampos G. Chotzakoglou (Open University of Athens), Maria Pia Di Dario (Università della Calabria), Maria Concetta Di Natale (Università di Palermo) (appendice documentaria di Giovanni Travagliato), Maria Katja Guida (Soprintendenza BBCCAA di Enna), Claudio Paterna (Assessorato BBCC Palermo), Domenica Sutera (Università di Palermo), Vittorio Ugo Vicari (Accademia di Belle Arti di Palermo).
Piazza Armerina, Museo Diocesano, CattedraleLa Madonna delle Vittorie di Piazza Armerina.
Dal Gran Conte Ruggero al Settecento
dal 21 dicembre 2009 al 27 febbraio 2010
La mostra “La Madonna delle Vittorie di Piazza Armerina. Dal Gran Conte Ruggero al Settecento” è il risultato di una ricerca a tutto campo sull’icona della Madonna delle Vittorie custodita nella Cattedrale di Piazza Armerina.
L’esposizione, che si inaugura il 21 dicembre, organizzata dalla Soprintendenza BBCCAA di Enna in collaborazione con la Diocesi di Piazza Armerina e con il contributo dell’Associazione Domus Artis, è allestita in due sedi importanti, il Museo Diocesano e della Cattedrale, luoghi che tra l’altro sono legati a doppio filo all’antica icona bizantina e al suo culto.
Dell’icona si pongono in evidenza una serie di elementi centrali, partendo dalla tradizione legata al Gran Conte Ruggero d'Altavilla che al termine delle lunghe lotte per la liberazione della Sicilia dai Saraceni aveva donato alla città di Piazza il vessillo con l'icona donatogli dal Pontefice. Alri elementi presi in esame sono l'iconografia dell'immagine collegata con la famosa icona donata da Alessio I Comneno al monastero di Kykko a Cipro; la cultura artistica in un ambito mediterraneo tra Cipro, la Terra Santa, il Sinai e che tocca anche la Puglia e la Sicilia centro orientale.
La mostra prevede l’esposizione di oltre 40 opere fra dipinti su tavola, affreschi staccati, dipinti su tela, argenti, parati e arredi sacri, libri a stampa, molti dei quali in mostra per la prima volta, che permetteranno di ricostruire vari aspetti e la successione dei periodi storici.
Il percorso espositivo
Aprirà il percorso l’icona della Cattedrale, di solito difficilmente visibile perchè posta ad una altezza considerevole nella stuttura che ne vede la collocazione sull’altare maggiore. L’opera comparirà fra le altre preziose Madonne medievali con la stessa iconografia cipriota della Kikkotissa: le Madonne laziali del Museo Diocesano di Velletri e del Museo Civico di Viterbo, anch’esse del XIII secolo, la Madonna delle Vergini della Pinacoteca di Bari e la Madonna dell’Alemanna della chiesa madre di Gela – di solito non visibile eccetto che nel giorno della processione – che viene qui presentata per la prima volta.
A chiarimento della cultura in cui la Madonna delle Vittorie è stata prodotta, saranno esposti alcuni affreschi staccati dello stesso periodo provenienti dalla chiesa di Sant’Andrea nella stessa città, ed altri mediante macrofotografie.
In questo ambito medievale riferito alla Sicilia centrale, saranno presentati anche alcuni documenti inediti di pittura ad affresco – quali i piccoli affreschi della chiesa di Santa Maria di Piazza Vecchia – e su tavola come la Madonna col Bambino in trono della chiesa di Maria SS. Assunta a Troina, entrambi espressione di un indirizzo più progredito verso la cultura gotica.
Un capitolo importante della mostra sarà poi costituito dalla diffusione del culto dell’icona alimentato dalle Riforme del Quattrocento – di cui sarà esemplificativo l’affresco staccato con la Madonna col Bambino della chiesa di S. Pietro a Piazza – e soprattutto dagli orientamenti della Controriforma Cattolica, nell'ambito della quale viene posto l'accento sulle fonti gesuitiche e francescane con la presenza di alcune secentine, sul coinvolgimento di alcuni nobili mecenati come Marco Trigona, e sui riflessi sulle opere d'arte del Seicento e del Settecento, quali dipinti su tela, parati e arredi sacri e opere di argenteria; un settore della mostra sarà infine dedicato alla storia della costruzione – attraverso l’esposizione del plastico e del disegno della cupola – della vicina Cattedrale, che sarà parte integrante del percorso espositivo sia come architettura che come sede di alcune opere strettamente legate ai temi della mostra.
Il catalogo, curato da Maria Katja Guida ed edito da Electa
Napoli, rispecchierà il percorso espositivo, grazie ad un ricco apparato con saggi e schede redatti da illustri studiosi italiani e stranieri riguardanti i vari aspetti della cultura gravitante intorno alla Madonna delle Vittorie. Saggi di Michele Bacci (Università di Siena), Gaetano Bongiovanni (Soprintendenza BBCCAA di Palermo), Annemarie Weil Carr (Southern Methodist University. Dallas, TX. USA), Charalampos G. Chotzakoglou (Open University of Athens), Maria Pia Di Dario (Università della Calabria), Maria Concetta Di Natale (Università di Palermo) (appendice documentaria di Giovanni Travagliato), Maria Katja Guida (Soprintendenza BBCCAA di Enna), Claudio Paterna (Assessorato BBCC Palermo), Domenica Sutera (Università di Palermo), Vittorio Ugo Vicari (Accademia di Belle Arti di Palermo).
Dal 21 dicembre 2009 fino al 27 febbraio 2010
Orari: 10.00-13.00; 15.30-18.30
Giorno di chiusura: lunedì
Ingresso gratuitoo Recapiti: Museo Diocesano 0935.85622 email: domus.artis@virgilio.it
Ufficio Stampa Paola Nicita paolanicita@virgilio.it 339 5859655
La II commissione bilancio non riesca ad eleggersi un vicepresidente dal luglio scorso. Perchè?
Torna a riunirsi oggi pomeriggio la II commissione consiliare Bilancio e Finanze. Una commissione paralizzata che da diversi mesi non riesce a eleggersi un vicepresidente dopo le dimmissioni dello scorso luglio del consigliere Giuseppe Falcone. L’art. 6 del regolamento delle commissioni stabilisce che presidente e vicepresidente non debbano far parte dello stesso gruppo consiliare. La scelta dovrebbe ricadere sul consigliere Fioriglio Basilio, che insieme al dimissionario Falcone compongono il gruppo di minoranza della commissione. Un dilemma che non riesca a bloccarsi dallo scorso mese di luglio visto la non disponibilità del consigliere Fioriglio Basilio a ricoprire la carica di vicepresidente. In palese violazione dell’art. 6 del regolamento la commissione continua a lavorare e puntualmente, in ogni seduta, viene rinviata l’elezione del vicepresidente della II commissione bilancio e finanze. Una soluzione all’impasse regolamentare, a questo punto, potrebbe essere la decisone del Pd di lasciare alla minoranza la presidenza della commissione. Lo vedremo nei prossimi giorni, ma certo e che una simile situazione non può perdurare ancora per tanto. Intanto all’esame dei lavori dell’ultima seduta tre debiti fuori bilancio che sono stati rinviati in attesa che venga espresso il parere del collegio dei revisori dei conti. Il servizio sul randagismo pari a 27.172,46 che aspetta ancora il parere dei revisori. Idem per il debito fuori bilancio destinato al personale contrattista della Polizia Municipale, pari a 35.732,58 anch’esso rinviato in attesa che al collegio dei revisori arrivi il supplemento di chiarimenti chiesti agli uffici della Polizia Municipale della città. Infine, altro debito fuori bilancio è quello della ditta Giacomo Conti anch’esso rinviato. All’esame dei lavori della commissione anche gli articoli del nuovo regolamento Ici. Modificati e approvati gli articoli 1, 5 e 6. Approvato senza modifiche l’art. 10. La seduta tornerà a riunirsi oggi pomeriggio con al primo punto dell’ordine del giorno per l'ennesima volta: Elezione del vicepresidente della commissione.
Foto in alto: Fabio Monasteri presidente della II commissione bilancio e finanze
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Chi sono
Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com
___________
"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"
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