Arriva l'ennesimo downgrade per la nostra amata terra, un declassamento da A- ad
BBB+ ad opera di Fitch, un'agenzia usata dalla BCE (Banca Centrale Europe) per valutare il rischio dei paesi comunitari.
Come spiega Fitch, sono attesi altri declassamenti, nel caso le previsioni di crescita economica per
l’anno in corso fossero riviste al ribasso.
La
soluzione dunque per l'italia a detta di economisti illustri, è quella di non gravare più sulle imprese, bensì di dare loro più soldi, più finanziamenti, l'economia è un ciclo, soldi che portano soldi, non tagli che prevedono tagli.
Tale strategia, attendibilissima, sta per essere adoperata dai paesi Nordici, come Svezia, Danimarca e Finlanda, e già adottata dall'Irlanda, che così facendo ha attirato a sè, moltissime aziende internazionali come: Google, Yahoo, Twitter, Intel ... le quali hanno stabilito lì i loro quartieri generali.
Per renderci conto dello sgravio Fiscale Irlandese, basta notare la differenza dell'aliquota IRES (Imposta sul Reddito di Impresa) in Italia del 27,5% in Irlanda è solamente al 12,5% meno della metà.
Da evidenziare che l'Irlana, nel 2009 allo scoppio della crisi Atlantica si trovò ancor più impreparata di noi, e fu costretta quasi alla banca rotta ma con politiche più per le imprese e meno per le tasse, riuscì a risollevare le finanze statali tassando poco, ma grandi quantità di denaro che le aziende manovravano. E adesso è addirittura tra le prime potenze nel vecchio Continente.
Ecco perchè la nostra rete di Imprese-Aziende è destinata a fallire!
di Stefano Di Maria