sabato 6 settembre 2008

Centonze sulla fiera di settembre. Polemiche tra amministrazione e sindacati

Piazza Armerina. Polemiche sulla prossima fiera di settembre. I sindacati dei commercianti vogliono che si svolga in città, mentre l’amministrazione pare abbia già deciso per realizzarla nell’ex Area Siace. Per cercare di mitigare le posizioni il presidente del consiglio comunale Calogero Centonze nei giorni scorsi ha indetto una conferenza dei capigruppo con tutti i rappresentanti dei gruppi consiliari ed i sindacati. "Essendo un problematica piuttosto importante - dice il giovane presidente del consiglio comunale piazzese - ho invitato a discutere anche la Confesercenti che era rappresentata dall'ex consigliere Salvatore Manuella ed i Cobas commercio. Con l'appoggio di tutti i capi gruppo presenti – continua Calogero Centonze - abbiamo convenuto di chiedere una relazione dettagliata al responsabile dell'ufficio commercio e dell'ufficio tecnico da dove si evincono gli atti di consiglio che hanno individuato l'area e le spese da effettuarsi per mantenere il sito”. Poi Centonze dice ancora “Riteniamo che la competenza all'individuazione del sito è di competenze del consiglio comunale e quindi una volta avuta la relazione da parte degli uffici discuteremo la problematica in consiglio”. Intanto la fiera dovrebbe subito cominciare giorno 8 settembre, per cui i tempi sono strettissimi. Nella seduta della conferenza dei capigruppo i sindacati hanno manifestato con forza la loro posizione che è quella di evitare la fiera nell’ex area Siace, “un’area troppo lontana dal centro abitato che farebbe lievitare – secondo i commercianti – non poco le loro entrate”. Alla riunione, però, ha anche partecipato l’assessore Ribilotta che ha difeso la scelta dell’ubicazione della fiera di settembre nell’area della Siace. Quindi pare che la scelta dell’amministrazione sia già definita. Il comune, infatti, ha già avviato i lavori per un importo di circa 75 mila euro nell’area Siace che prevedono la sistemazione delle aree esterne con il ripristino dell’asfalto, la disinfestazione dei parassiti ed il livellamento dell’area dei parcheggi. Insomma, sembra già tutto stabilito e solo con una vero colpo di scena la fiera sarà fatta nel centro abitato. Dopo le polemiche registrate con la passata amministrazione guidata da Maurizio Prestifilippo tornano quindi le questioni sulle aree del mercato. Anche allora la fiera era stata trasferita nell’area dell’ex Siace per poi tornare nel centro cittadino.

Agostino Sella

Cammarata sulla chiusura dell'Università a Piazza

"Purtroppo si è verificato quello che  avevamo denunciato  qualche mese fa in consiglio comunale.-dichiara Nino Cammarata esponente de La Destra-AS- Il rischio reale e concreto non è solo rappresentato dalla chiusura da quest’anno delle iscrizioni al corso di laurea della nostra città,ma dalla certezza che la conseguenza più naturale sarà la chiusura nell’arco dei prossimi due anni dell’intero corso in operatori turistici,ramo di Scienze della formazione dell’Università di Catania. Corso di studi  -spiega l’esponente de la Destra-As- che comunque nulla c’entra con la tanto auspicata,e tale resterà ,apertura della facoltà di Scienze del Turismo,ramo della facoltà di economia di Enna ,in quanto  ormai prima del prossimo anno, non potremo sapere  se il ministero autorizzerà l’apertura  della medesima nella nostra città.

 Ci chiediamo come questo sia stato possibile , nonostante il comune abbia sempre puntualmente versato le quote dovute al consorzio ennese, per il mantenimento del corso di laurea in operatori turistici a Piazza Armerina .

Per queste ragioni invitiamo il consiglio comunale e l’amministrazione  ad intervenire nei confronti degli organi preposti, sollecitando forme di garanzia e tutela  al fine di scongiurare la definitiva chiusura dell’università di Piazza Armerina. -La destra-alleanza siciliana –continua Nino Cammarata - porterà la questione in sede provinciale, al fine di  sensibilizzare l’intera classe politica ad affrontare con responsabilità,  una  questione sulla quale silenzi e  colpevoli disattenzioni rischiano ancora una volta di penalizzare l’intero territorio.”

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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