domenica 14 settembre 2008

Il vescovo Pennisi segretario della CEI al posto di Betori?


Piazza Armerina. Il vescovo della diocesi piazzese,Michele Pennisi, è tra i favoriti per succedere a Monsignor Giuseppe Betori alla segreteria generale della CEI, lo Conferenza Episcopale Italiana. La notizie che trapela da alcune indiscrezione che vorrebbero il vescovo piazzese fianco a fianco con il presidente della CEI il cardinale Bagnasco. La nomina del segretario della CEI spetta direttamente al Papa, ma un ruolo fondamentale per la scelta lo avrà proprio Bagnasco, che a quanto pare ha intenzione di seguire le indicazioni di molti vescovi italiani che vogliono in quel posto un meridionale. Peraltro, l’ipotesi di Pennisi alla segreteria della CEI, è trapelata anche i alcune testate nazionali vicine al Vaticano. La possibilità a questo punto di Pennisi a Roma non è per niente peregrina. Il nodo dovrebbe essere sciolto tra il 20 ed il 25 settembre. Una altro papabile insieme a Pennisi è il vescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero. Ma il vescovo piazzese sembra piuttosto tranquillo. “Sono solo ipotesi giornalistiche – dice Pennisi – anche se mi sembra un fatto molto importante che molti vescovi abbiamo individuato per quel ruolo un vescovo del sud. E’ un segno di riconoscimento per le nostre diocesi”. Mai, prima di adesso infatti, quel ruolo è stato ricoperto da un vescovo meridionale. I fedeli diocesani sono piuttosto preoccupati dalla possibilità che Pennisi lasci il suo incarico nella diocesi. In molti attendono la decisione del Papa. Se infatti il vescovo piazzese verrà nominato segretario generale della CEI, lascerà con ogni probabilità Piazza Armerina per trasferirsi a Roma. La Conferenza Episcopale Italiana è l'unione permanente dei Vescovi delle Chiese che sono in Italia, i quali per promuovere la vita della Chiesa, sostenere la sua missione evangelizzatrice e sviluppare il suo servizio per il bene del Paese esercitano congiuntamente funzioni pastorali e, a norma del diritto, assumono deliberazioni legislative. Nasce nel secondo dopoguerra, e si struttura gradualmente dopo il Concilio Vaticano II (1959-1965) fino ad assumere la forma attuale. Conta circa duecentocinquanta membri, suddivisi in duecentoventisei diocesi. La CEI ha un vertice ristretto: un Presidente, tre Vicepresidenti eletti a rotazione, un Segretario generale. Li affianca un Consiglio Permanente di trentuno membri, che si riunisce quattro volte all’anno; due volte all’anno invece c’è l’assemblea generale.

Agostino Sella

Incidenza tumorale a Enna e Provincia, quali cause?

di Carmelo Parrinelli
A Valguarnera c'è un copione che si ripete tristemente ormai da qualche anno. Un'altra morte per cause tumorali ha interrotto l'apparente distacco che questo paese sembrava aver assunto nei confronti di una povertà quasi romanzesca. Su una popolazione di 8372 abitanti (dati istat 2007), i tanti decessi per tumori e leucemie hanno di certo scosso l'intera comunità, ma purtroppo ancora non si muove foglia. Oggi è la salute a tenere banco, ma non solo a Valguarnera; tanto che gran parte dei paesi della Provincia ennese e qualche confinante nisseno, sembrano coinvolti in un turbine di morti leucemiche difficilmente riconducibili a eventi del tutto casuali. Si cercano le cause, si fanno le teorie, e poi si commentano in piazza come dal barbiere o in chiesa come al bar sotto casa. Qualcuno parla di "chemtrails", quelle scie chimiche rilasciate nel cielo azzurro dagli aerei in volo, ben diverse da quelle che si diradano in una manciata di minuti, confondendosi con le nuvole. Ma questa teoria sembra la meno plausibile. Ci sarebbero invece delle prove prodotte da Leonardo Messina, un pentito di magia che, al Procuratore Vigna, raccontò di aver assistito al debosito di barili di scorie radioattive nelle viscere di Pasquasia. Da qui è nato in me un dubbio atroce, essendo il territorio centro-siciliano, zeppo di miniere ormai in disuso. L'asse della morte: Enna, Piazza Armerina, Valguarnera, Aidone, così assumerebbe un suo perchè, essendo queste cittadine nelle immediate vicinanze di pozzi e cave estrattive di varia natura (zolfo, principalmente). Ma se nel 1997 un tentativo di filmare e divulgare le immagini dei pozzi di Pasquasia, da parte dell'On. Grimaldi, allora Assessore al Territorio e Ambiente presso la Regione Sicilia, fu respinto con decisione, chissà cosa accadrebbe oggi se la medesima richiesta di controlli avvenisse in prossimità delle bocche di Floristella e Grottacalda?
Diciamo un generale silenzio, seguito dai tanti insabbiamenti che purtroppo in Sicilia tendono a coprire le malefatte di mafia ed ecomafia. Ad Enna, così come in tutta la Provincia, non esiste un registro tumori, sebbene qualche anno addietro, da uno studio di un noto oncologo quale il Dr. Cammarata, emersero risultati allarmanti. In particolare, fece notare come in una cittadina strutturata com'è Enna (capoluogo più povero d'Italia), non ci fossero industrie capaci di alterare in tal modo i valori biologici dei cittadini fino a causarne la morte. Eppure bisogna ricordare ancora una volta quali sono i dati prodotti dall'Istat riguardo i decessi ad Enna: muoiono di tumore o malattie all'apparato respiratorio ben 16 persone su 10.000 l'anno, mentre in posti decisamente più industrializzati come Milano, ne periscono "solo" 12 ogni 10.000...A Torino e Genova 11 ogni 10.000.
Ma ci sono altre cause che potrebbero essere all'origine del problema, come la presenza sul territorio di cisterne e tetti di Eternit. Questo particolare materiale composto da cemento e amianto, fu prodotto e brevettato nel 1901 dall'austriaco Ludwig Hatschek, e ben presto di diffuse in tutto il globo. Oggi in Italia l'uso di Eternit è fuorilegge perchè un'esposizione alle fibre aerodisperse dell'asbesto (amianto), provocano una grave forma di neoplasia nella pleura, nel peritoneo, nel pericardio, nella cavità vaginale e nei testicoli. Spesso la latenza varia dai 15 ai 45 anni e il decorso è abbastanza breve (1-2 anni al massimo). Ma in paesi come Valguarnera, l'Eternit è presente su larga scala. I costi dello smaltimento di questo tipo di materiale variano a seconda dell'azienda che se ne fa carico; ma ovviamente sono spese che la gente non è disposta ad affrontare, preferendo magari lasciare le proprie cisterne in Eternit sul tetto e affiancare loro con altre di plastica. La pratica più diffusa è quella di "schermare" il tutto con una particolare vernice, anche se questo può non impedire il contatto di particelle con le vie aeree. Il 90% dei tetti valguarneresi è praticamente un cumulo di spore nocive che si librano nell'aria ad ogni soffio di vento. La misura sembra ormai colma; poichè all'aumentare dei casi tumorali, un desiderio di verità riempie sempre più le coscienze dei cittadini.


di Carmelo Parrinelli


Dedicato a:

Arena Luigi
Salvatore Profeta
Ciro Lo Iacono
Filippo Cozzo
Gaetano Furnari
Pina Mancuso Barbarino
Alla Fam. Lagona
Alla Fam. Ferraro
Alla Fam. Giarrizzo

E a tutti quelli che lottano o hanno lottato affinchè si trovasse una cura.

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Saluti da Carmelo Parrinelli

http://www.carmeloparrinelli.it/
http://carmeloparrinelli.forumfree.net/

Il vescovo scrive agli studenti.

Carissimo amico/a,

 ti scrivo mentre stai per iniziare il cammino del nuovo anno scolastico, che segnerà in modo significativo la tua vita.

E’ usuale tra amici scambiarsi consigli prima di intraprendere un’impresa! Lo faccio anch’io, perché il tuo cammino sia autentico e costituisca un mattone importante nella costruzione del tuo futuro.

Un grande scrittore dello scorso secolo, F. Dostoevskij, affermava che  «Il segreto dell'esistenza umana non sta soltanto nel vivere, ma anche nel sapere per che cosa si vive.»

L’educazione  , che è una relazione tra persone caratterizzata da amore gratuito e rispetto reciproco,  ti aiuta a trovare il senso e il valore della  tua vita!

La scuola  è un luogo privilegiato di crescita nella verità, nella responsabilità,  nelle competenze.  Essa  è chiamata ad essere un autentico ambiente educativo  che formi persone libere e   capaci di collaborare al bene comune .

 In essa tu ti tuffi nella “memoria” storico-culturale del nostro Paese,  per apprezzare quanto  attorno a te c’è di bello e di buono , per comprendere meglio la tua identità . E’, infatti, solo nel confronto con il patrimonio storico-letterario, artistico, scientifico e religioso di chi ha preceduto che è possibile progettare realisticamente il tuo domani.

Ama la scuola amando i volti  che incontri ogni giorno : compagni, docenti, dirigenti, persone addette ai vari servizi.  Essi costituiscono lo specchio dove riflettere il  tuo volto per costruire insieme un mosaico in cui ognuno venga accolto e valorizzato nella sua irripetibile originalità.

Non lasciarti raggelare  dalla prepotenza di chi si crede forte e non lasciarti ingannare dalle adulazioni di chi ti prospetta comode scorciatoie! Abbandona ogni forma di illegalità che passa anche attraverso il “gioco sporco” delle raccomandazioni che non rendono giustizia a chi lavora alacremente durante l’anno. Non  cedere alle molteplici forme di falsa felicità regalata a buon mercato.

Sorridi alla vita e affronta le situazioni più difficili combattendo con coraggio, senza scendere a compromessi! Lotta con passione per la verità, ama tutte le persone, soprattutto le più deboli! Semina la speranza…!

Non rinchiuderti in orizzonti limitati, ma impara a comprendere che l’inquietudine del tuo cuore alla ricerca della felicità è una domanda di assoluto che chiede di essere colmata.  Accetta la sfida che Gesù Cristo  ti lancia  quando dice:” chi crede in me ha la vita eterna”(Gv. 6,47).

Il mio augurio è che in quest’anno Tu possa raccogliere le sfide culturali di cui sarai parte attiva e responsabile, nella consapevolezza di avere davanti a te una meta, Qualcuno a cui rispondere che stimoli la Tua ricerca e appaghi il profondo senso di vuoto di cui molto spesso fai esperienza.

 

Ti auguro di incontrare nei tuoi docenti autentiche guide culturali che oltre ad essere maestri siano testimoni di vita.

Ecco da  amico, pastore e padre i miei semplici consigli per il tuo nuovo viaggio scolastico.

Spero di poterne parlare presto con te, quando mi darai la gioia di invitarmi nella tua scuola, come è avvenuto durante la mia visita pastorale.

Con affetto benedico Te, la tua famiglia e i tuoi insegnanti.

 

tuo

Michele Pennisi

Vescovo di Piazza Armerina

 

 

 

Mattia sferra un pesante attacco a Nigrelli.

“E’ un Sindaco più di equilibrio, formale e non di sostanza: ciò che paventavamo in campagna elettorale si sta realizzando”. Giuseppe Mattia parte all’attacco sul problema acqua. Lo fa attaccando l’amministrazione comunale, a cominciare dal Sindaco, accusato dal leader dell’Mpa di avere assunto un atteggiamento troppo tenero nei confronti dell’Ato idrico. “Il problema acqua ha assunto toni drammatici. L’intera città – afferma Giuseppe Mattia – è a secco addirittura in alcune zone l’acqua non arrivava da 20 giorni è una vergogna. Chiediamo – continua Mattia – un serio intervento della politica, un’azione forte e concreta che faccia sentire la propria voce all’interno delle stanze dell’acqua enna poiché è una situazione che non può più tollerarsi. Il disagio che l’intera città sta vivendo è al limite della tollerabilità. Per quanto ci riguarda, come partito, faremo tutto ciò che è di nostra competenza ma chiaramente il compito di farsi sentire appartiene all’amministrazione e al sindaco Nigrelli che fino ad oggi, a nostro parere, ha assunto un atteggiamento troppo morbido. Sembra di essere di fronte ad una figura di Sindaco formale e fin troppo tenero. Eppure in campagna elettorale aveva promesso alla città un servizio continuo ed efficiente forse siamo costretti a prendere atto che si è trattato della solita promessa elettorale. Il Primo cittadino – conclude Giuseppe Mattia - da l’impressione di non avere la forza e la voglia di puntare i piedi nelle stanze dei vertici dell’ato idrico per la soluzione definitiva del problema.” La nota stampa dell’ex candidato sindaco Giuseppe Mattia continua: “Purtroppo per la città, il rischio di trovarsi di fronte ad un Sindaco prestato al servizio della politica per garantirne gli equilibri fragili sembra prendere forma giorno dopo giorno. Oggi la città ha bisogno di una figura determinata al servizio della gente che affronti di petto tutte le emergenze che la città sta vivendo.”  

Guglielmo Bongiovanni 

Bascetta... convertito?

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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