martedì 28 settembre 2010

Mia cugina... Maria Sella (metà piazzese e metà carrapipana) è campionessa italiana di Triathlon Ironman per la quarta volta (3.8 km di nuoto 180km di bici e 42 km di corsa)

RIMINI
27 settembre 2010
E’ forse la più famosa e dura prova nel panorama delle multidiscipline: domenica 26 settembre a Marina di Campo sull’Isola D’Elba è andato in scena il 7° Elbaman (l’Ironman dell’Elba), valevole come Campionato Italiano che si disputa sui 3,8 km di nuoto, 180 di bici e 42,2 km di corsa - si legge in una nota del TD Rimini.
All’appuntamento non potevano mancare gli alfieri del Triathlon Duathlon SGR Rimini che ha conquistato il tricolore grazie alla imprendibile siciliana Maria Alfonsa Sella, per la quarta volta campionessa italiana di ironman.
La giovane atleta del Td non ha solo portato a casa il titolo nazionale, ma ha sbaragliato tutte le avversarie, anche quelle straniere, vincendo la gara assoluta. Uscita dall’acqua con 6 minuti di ritardo dalla coppia formata dall’olandese Eva Janssen e dalla tedesca Michaela Schneck, la Sella è riuscita a recuperare grazie a una strepitosa maratona finale (chiusa il 3h20’43’’), lasciandosi alle spalle prima l’olandese e poi la tedesca.
Ma i successi per il TD non sono ancora finiti: infatti per quel che riguarda il podio tricolore va segnalata la tripletta tutta riminese formata dalla Sella, medaglia d’oro, e dalle compagne di squadra Elisabetta Stampi (argento) e Silvia Serafini (bronzo). Il terzetto ha consegnato in questo modo al TD Rimini anche la medaglia d’oro riservata ai team.
“Questa gara rappresenta sempre una grande fatica – ha affermato la Sella – ma sono felicissima di aver centrato il poker tricolore. Direi che tutte le frazioni sono andate bene, anche se alla fine della bici mi chiedevo come avrei potuto affrontare la maratona. Poi invece ce l’ho fatta alla grande e ne sono molto contenta, soprattutto perché le avversarie erano di altissimo livello”.

Il nuovo film di Dario Argento con due protagonisti piazzesi.

Lettera aperta di Salvatore Lana al sindaco

Il presidente della CNA di Piazza Armerina Silvio Piazza e il segretario Salvatore Lana inviano la seguente

LETTERA APERTA AL SINDACO DI PIAZZA ARMERINA ING. NIGRELLI

Egregio sig. Sindaco, non comprendiamo come mai da quando si è insediato con i voti dei cittadini e quindi anche dei titolari di piccole e medie imprese, non ha sentito la necessità di convocarci per discutere le problematiche della categoria a Lei tanto note? In particolare, ma non unico, l’annoso problema della zona artigianale. Le imprese stanno emigrando in Aidone dove vengono accolte a braccia aperte nella già realizzata zona per insediamenti produttivi. Vogliamo continuare così? Nel marzo 2003 Lei, da assessore e con l’impegno del nostro presidente sig Ferrara allora consigliere comunale, avete fatto approvare il piano particolareggiato della zona artigianale della zona Bellia. Tutte le altre problematiche della categoria?

Sig. Sindaco, cortesemente ci invita ad un incontro?

Sul Congresso Prossimo Venturo del PD.

Ho letto delle dichiarazioni del sindaco Nigrelli sul prossimo congresso. La cosa non mi ha sorpreso più di tanto perché il sindaco mi aveva anticipato la sua assenza. Vorrei soltanto cercare di comprendere la verità dei fatti che l'articolo giornalistico esalta e, forse, camuffa. Il titolo afferma una cosa, il contenuto un'altra. In attesa di conoscere quale sia il reale pensiero del primo cittadino, una cosa è dire " non vado perché ho da fare cose assai importanti" e dare un segnale di snobismo politico-istituzionale del quale, credo, nessuno sente il bisogno, altra è affermare " non posso andare per precedenti impegni istituzionali ma credo fortemente nel dialogo politico congressuale " e dunque auspico che " tutti insieme ci si possa confrontare su temi, idee, posizioni, programmi e corbellerie del genere, incontrandoci, scontrandoci, picchiandoci e così via". Magari suggerendo il rinvio di una settimana l'appuntamento. Sono due affermazioni diverse e contrapposte. Ma questo mio pensiero, qualora interpretasse in tutto o parte il voler dire di Nigrelli,  il sindaco medesimo avrebbe dovuto esternarlo, non sulla stampa, ma chiedendo ufficialmente alla commissione paritetica, a prescindere dal fatto che lui ne riconosca o meno la legittimazione politica, la convocazione a nuova data della kermesse, un incontro preliminare con la commissione paritetica, una chance di dialogo costruttivo che affronti e tenti di sciogliere alcuni dei grandi nodi posti dalla posizione autonomistica dei cinque consiglieri del PD, in rotta di collisione con la linea amministrativa di Palazzo di città. E perchè anche un confronto pre congressuale con la base del partito. Domandare credo sia lecito eppure attendere fiduciosi le decisioni della commissione politica. Non vorrei che al tramonto del berlusconismo ed al sorgere del neo governo regionale detto Lombardo Quater, che non è un vino rosso della Firriato, ci apprestassimo, per insipienza ed incapacità politica e assenza di una chiara visione delle cose della moderna arte partitocratica, a dare l'estrema unzione all'esperienza del governo Nigrelli, partorito sotto l'albero del PD ma veleggiante verso altri ed insicuri approdi. In una sorta di neo nichilismo politico di massa. Io spero che tutti insieme se la cavino, non a parole e tenzoni ma faccia a faccia, anche a muso duro. Credo davvero che non sia più consentito a nessuno continuare a rimandare e demandare la soluzione dei problemi politici ed amministrativi che stanno ridicolizzando il partito, il consiglio, la giunta e la città. Poi ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Perché sia chiaro a tutti che su un partito-ambulanza io non ci salgo.
Per colmare un vuoto, devi inserire ciò che l'ha causato.
Se lo riempi con altro, ancora di più spalancherà le fauci.
Non si chiude un abisso con l'aria!
Emily Dickinson

Psicologi piazzesi a Rovereto per prepararsi ad eventuali catastrofi.

Piazza Armerina. “Ci prepariamo per essere pronti ad ogni evenienza”. Lo dicono in una nota congiunta degli psicologi piazzesi che ieri sono tornati da Marco di Rovereto dove hanno partecipato ad una esercitazione della protezione civile organizzato dall’associazione “Psicologi per i popoli”. A partecipare alla manifestazone che ha visto la partecipazione di professionisti di tutta Italia sono stati gli psicologi Giuseppe Capizzi, Giovanni Nicoletti, Maria Arena, Cinzia Vella (gelese), Nadia Monasteri e Fabiola Pellizzone. Dice Giuseppe Capizzi “E’ stata una esperienza altamente formativa che ha visto per due giorni confrontarsi psicologi dell’associazione Psicologi per i Popoli, dirigenti del dipartimento nazionale della Protezione Civile sul tema “La gestione di una tendopoli dopo una catastrofe:profili psicosociali. L’esperienza nell’emergenza sisma Abruzzo 2009”. L’associazione Psicologi per i popoli-Regione Sicilia è un associazione di volontariato che ha tra gli altri come scopo il sostegno e l’intervento psicologico in un evento emergenziale. A Marco di Rovereto c’erano psicologi delle regioni Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Sardegna, Campania e Abruzzo che sono attivi nelle aree dell'emergenza, della cooperazione internazionale e della tutela dei diritti umani. Continua Capizzi. “Ci prepariamo per ogni evenienza – continua Capizzi – lo facciamo Attraverso risorse di tipo prevalentemente professionale con le Associazioni di Psicologi per i Popoli si propongono di testimoniare in Italia o all'estero, con azioni e strumenti della psicologia, la solidarietà nei confronti di singoli, gruppi o popolazioni in grave stato di bisogno per calamità, guerre, sottosviluppo, migrazione, negazione dei diritti umani, indipendentemente dalla lingua, dalla religione, dall'etnia, dalla cultura e dal sesso”.
Agostino Sella

La diocesi rivendica ancora l'insegnamento della religione cattolica e riscrive a Monaco

Piazza Armerina. Continua la querelle tra la diocesi piazzese ed il Liceo Linguistico “Abramo Lincoln”di Enna sulla questione degli insegnamenti di religione. Padre Ettore Bartolotta, torna sulla questione e riscrive al presidente della provincia. che rivendicano per la continuità didattica degli insegnamenti curriculari, specialistici e dell’insegnamento della Religione Cattolica e la presenza di insegnati di sostegno. Dice Baltolotta: “Questo ufficio, attraverso il Vescovo Diocesano, delegato per l’Educazione, la Scuola e l’Università alla Conferenza Episcopale Siciliana e membro dell’omonima Commissione CEI, ha già segnalato e interessato della grave situazione del Liceo Paritario “Lincoln” di Enna, il Ministero della Pubblica Istruzione, la Conferenza Episcopale Italiana , la Nunziatura Apostolica in Italia , la Direzione Scolastica Regionale della Sicilia, la Direzione Scolastica Provinciale di Enna perchè sia ripristinato urgentemente il regolare andamento scolastico di una delle scuole più significative della nostra Diocesi. Nel “fare fronte comune” all’emergenza si deve salvaguardare il diritto allo studio degli alunni con tutte le discipline curriculari e tra queste l’insegnamento della Religione Cattolica, come richiesto espressamente dalle famiglie e dagli alunni ( vedi rilevazione anno sc. 2009-10 ove, con una percentuale del 98% circa , su 390 alunni n 382 si avvalgono dell’I.R.C.) e le discipline dello specifico indirizzo linguistico della scuola, pena la perdita del diritto dell’esercizio della parità scolastica e dell’identità propria del “Liceo Linguistico” . Conclude Ettore Bartolota: “Con la presente si ribadisce che in base alla normativa concordataria che l’insegnamento di religione cattolica deve essere svolto “anche nelle istituzioni scolastiche pubbliche non statali” quali le scuole paritarie e che ’insegnante di religione Cattolica con incarico annuale è sostanzialmente equiparato dal punto vista giuridico ed economico agli insegnanti assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato. (cfr. D.L. 297 del 16/04/94, sentenza Consiglio di Stato sez. II n. 1031 del 16/10/96, Sentenza Corte Cost. N. 390. 13-22 ottobre 1999)”.

Agostino Sella

Genitori si improvvisano imbianchini al presso San Giorgio.

Piazza Armerina. Si armano di buona volontà e sistemano la classe dei propri figli tinteggiandola ed arredandola. Succede nel plesso San Giorgio della città dei mosaici dove alcuni genitori, si sono trasformati in imbianchini ed hanno colorato con temi molto vivi la classe che dovrebbe ospitare i propri figli durante i genitori. A realizzare l’iniziativa i genitori Giuseppe Gennina, Rosario Parisi e Gino Collura che ha coordinato i lavori. Gli altri genitori che non hanno collaborato materialmente si sono resi disponibile per fare altre cose. Insomma, c’è chi farà le tendine chi farà i cartelloni o chic contribuirà economicamente. Soddisfatto il direttore del circolo didattico Pippo Cascino. “E’ una ottima iniziativa – ha detto Cascino – dove la scuola e la sua burocrazia non arriva fortunatamente arrivano i genitori. E’ un bell’esempio di collaborazione che fa bene ai bambini ed alla comunità”. Un esempio quello della collaborazione tra scuola e genitori fondamentale per il miglioramento dell’azione didattica ed educativa. L’intervento dei genitori è consistito nel colorare le pareti, sistemare le persiane e colorare gli infissi. Un intervento realizzato in pochi giorni dai genitori che si sono autotassati e realizzato i lavori. Se il restauro doveva realizzarlo la scuola, nonostante si trattava di un intervento di poche centinaia di euro, le procedure burocratiche avrebbero reso lunghissime le procedure ed alla fine l’intervento, difficilmente si sarebbe realizzato.


Agostino Sella

Lacrime di gioia

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Appello del leader dell'Anva Confesercenti Bonanno al Consiglio Comunale: "Perchè tutti questi soldi per fiere e convegni dal fondo di riserva"?

“Il sindaco Nigrelli nell’ultimo mese ha prelevato 12 mila euro dal suo fondo di riserva destinandoli a convegni e fiere a fronte di una situazione disastrosa che vive la città.” Il grido d’allarme viene lanciato dal responsabile dell’Anva Confesercenti Salvatore Bonanno che fa appello alle forze politiche rappresentate in consiglio comunale a mettere in atto una forte iniziativa politica che sia finalizzata ad un cambiamento di rotta. Cominciando da un’interrogazione consiliare per capire le ragioni che hanno spinto il primo cittadino all’utilizzo delle somme prelevate dal fondo di riserva per essere destinate al Responsabile del Settore Promozione Turistica, Servizi per il Turista, Feste e Tradizioni .“ Con determina sindacale numero 25 e 26 il sindaco ha prelevato 11 mila euro per poter partecipare alla fiera di Rimini e 1200 euro per partecipare ad un convegno scientifico sulla Villa Romana del Casale. Niente in contrario a simili iniziative finalizzate a promuovere la nostra città ma – afferma il responsabile provinciale dell’Anva –queste iniziative andrebbero sposate in una città ricettiva con servizi efficienti. Mi sembra che questa amministrazione sia impegnata più a viaggiare che stare a contatto con i propri cittadini e iniziare a conoscere i problemi reali che vive la città dei mosaici. Si è perso completamente il senso della realtà, il contatto con la città: il mercato settimanale, i ritardi dei lavori alla Villa Romana del Casale, la problematica delle ragazze madri che sono state licenziate per mancanza di risorse economiche nell’apposito capitolo di bilancio votato dall’aula, i precari. Sembra – continua Bonanno - di vivere in una città spaccata in due: da una parte la classe politica e di governo dall’altra i cittadini ormai lontani dalle istituzioni e vittime dei numerosi problemi della vita quotidiana.” Il responsabile dell’Anva Confesercenti Salvatore Bonanno rivolge un appello alle forze politiche rappresentate in aula “E’ giunto il tempo di fare sul serio e l’unica speranza che le organizzazioni di settore, i cittadini, la società civile hanno risiede nel consiglio comunale. Mi rivolgo sia alle forze politiche di maggioranza che a quelle di opposizione: tra non molto si esamineranno gli equilibri di bilancio solo in quella sede si potranno misurare i contenuti e la consapevolezza del ruolo istituzionale cui un consigliere comunale è chiamato. Siamo ad un bivio o stravolgere la politica sociale e di investimento di questa amministrazione nella direzione della difesa della categorie più deboli o marciare verso una direzione che allontanerebbe la città, definitivamente, dalla politica per precipitare nell’anarchia: oggi la città che vive una situazioni di criticità economica fuori dall’ordinario rispetto alla quale i venti rappresentanti del popolo debbono avere piana consapevolezza.”

Rosario Paternicò (Pdl): Nessuna data concordata ancora per convocare il consiglio comunale, l'attività politica paralizzata


Nessuna data ufficiale è stata stabilita per la convocazione del consiglio comunale che deve eleggersi il vicepresidente del consiglio. La data di giovedì 30 settembre sembra essere saltata e la conferenza dei capigruppo dovrebbe riunirsi nei prossimi giorni per individuare il giorno di convocazione dell’aula. “Tutta l’attività amministrativa è paralizzata se non si elegge il vicepresidente” dichiara il consigliere del Pdl Rosario Paternicò “la situazione non è delle più facili e non credo che il centro destra sia ancora in grado di fare un nome sul quale possano convergere i voti sufficienti per eleggere il vice di Calogero Centonze.” Intanto il consigliere del Pdl Rosario Paternicò continua nella sua personale battaglia politica con il responsabile del suo partito Fabrizio Tudisco “Mi spiace che colui che si fa chiamare coordinatore del Pdl non abbia ancora chiamato il gruppo consiliare per discutere con i rappresentanti del Pdl di politica e di programmi del partito che lui pretende di rappresentare.” Sembra non essersi arrestata la polemica all’interno del partito del Cavaliere “Il signor Fabrizio Tudisco ha detto sulla stampa che io parlo per conto di una terza persona. E’ un accusa gratuita perché se si riferisce alla persona che mi sembra di avere capito è quella persona che ha sempre difeso Fabrizio Tudisco quando ricopriva la carica di vicesindaco. Quindi ritengo inopportuna la sua dichiarazione rilasciata alla stampa oltre che offensiva verso il gruppo consiliare del partito che lui sostiene di rappresentare.” Intanto l’impasse politico sembra dominare la scena. Il centro sinistra sembra ormai spaccato in due tronconi e se il sindaco Nigrelli non dovesse partecipare al congresso del suo partito si presume che la spaccatura tra lealisti e dissidenti del Pd si accentuerebbero fino ad una probabile e definitiva scissione con ulteriori problemi in aula perché verrebbe meno la maggioranza che sostiene il primo cittadino che fino ad oggi ha vacillato in diverse occasioni. I cinque dissidenti hanno più volte ripetuto che non sono interessati a nessuna carica istituzionale e nel centro destra sembra ancora che le tensioni tra Udc e Pdl non sembrano ancora superate. Intanto si tinge di giallo la convocazione dell’aula perche secondo alcuni consiglieri del centro destra, a cominciare dall’indipendente Fioriglio Basilio, sostengono che il segretario comunale avrebbe dovuto convocare la seduta mercoledì 21 settembre dopo che il presidente, il giorno prima, aveva abbandonato l’aula e il segretario ha rinviato di un’ora la seduta che poi non si è celebrata per mancanza del numero legale.

Prorogato il contratto di lavoro per 23 lavoratori part time del omune

Con delibera di giunta l’amministrazione Nigrelli ha autorizzato il responsabile del settore Organizzazione e gestione risorse umane alla proroga, per cinque anni, dei contratti di diritto privato, in scadenza il prossimo 30 settembre. Fino al 2015 i 23 lavoratori, già stabilizzati con contratti quinquennali di diritto privato part time, possono dormire sonni tranquilli. La somma complessiva che l’amministrazione ha stanziato, quale quota a carico del bilancio regionale, è di 310 mila euro circa così suddivisa: 34.500 euro per l’anno 2010; 138 mila euro per l’anno 2011 e 2012. Ogni lavoratore non potrà percepire una somma inferiore 671,39 euro. La somma complessiva stanziata, quale quota carico ente, invece, si aggira intorno 500 mila euro comprensiva di oneri ed Irap per il periodo che va dal 1 ottobre 2010 al 31 dicembre 2012. Nel provvedimento votato è prevista la previsione, per il periodo 2013-2015, quale quota a carico del bilancio regionale di una somma pari a 379 mila euro circa e per la quota a carico ente, dal 1 gennaio 2013 al 30 settembra 2015, la somma pari a 573 mila euro. Il rapporto di lavori dovrebbe risolversi, per eccesiva onerosità, nel caso in cui la Regione non dovesse trasferire all’ente la somma prevista dalla legge regionale del 26 novembre del 2000. Che si aggira intorno ai 30 mila euro. ripartito in cinque annualità in quote di pari importo, per ogni lavoratore destinatario del regime transitorio dei Lavori socialmente utili ed impegnato nelle predette attività con finanziamento a carico del bilancio
regionale a cui viene assicurata l’occupazione attraverso le misure di fuoriuscita dal bacino dei
lavori socialmente utili previste dalla legislazione vigente. Questa misura è stata attuata grazie al rispetto del patto di stabilità interna del comune di Piazza Armerina come risulta da una nota del responsabile degli uffici finanziari e che il rapporto spesa personale e spesa corrente è pari al 42,23%. I lavoratori interessati dal ravvedimento sono 23.

Monumento alla responsabilita'

E' una semplice idea-proposta, che viene avanzata da tanti, che hanno in animo una società più giusta, una qualità della vita migliore ed un alto senso della civiltà.
La responsabilità, o la mancanza di essa, è spessissimo causa di tanti malesseri della società.
Pensate alle stragi del sabato sera, se ci fosse responsabilità, in ogni senso, tantissimi nostri giovani non morirebbero;
Pensate alla disoccupazione giovanile che vede i nostri giovani senza speranza,
se ci fosse responsabilità, in ogni senso, tantissimi nostri giovani lavorerebbero onestamente, costruendo una famiglia, una casa, una società migliore;
Pensate al degrado ambientale e la distruzione della natura,se ci fosse responsabilità, in ogni senso, vivremo in un mondo meraviglioso;
Pensate ai poveri e ad i sottosviluppati del terzo e quarto mondo,se ci fosse responsabilità, in ogni senso, vivremo in una economia diversa, dove il profitto non è prioritario, bensì la pace e l'armonia nel benessere globale.
Si possono fare tantissimi altri esempi, ma faccio appello alla vostra fertile intelligenza, perchè la idea proposta, si pone l'obbiettivo di esternare continuamente tutto questo e rendere sensibili i popoli attorno a questi temi fondamentali della vita. Allora....basta un monumento...forse sì.... perchè è così che si inizia a coinvolgere gli intellettuali e i costruttori della società.
Non si è forse sempre detto che i simboli sono importanti??? allora faccia mo di questa idea- proposta, un simbolo da innalzare in questa sicetà, dove purtroppo, ancora, fa molto più rumore un albero che cade che una foresta che cresce.
Angelo Baglio

MAGGIORANZA E MINORANZA

Tutti si candidano per governare in maggioranza, poi arriva il verdetto democratico del popolo, il quale decreta liberamente chi deve governare in maggioranza e chi deve controllare in minoranza.
A questo punto, ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e operare secondo il giudizio espresso dal popolo.
La maggioranza è chiamata a gestire la pubblica amministrazione, ogni giorno, secondo l'ordinaria amministrazione, e portando avanti il programma elettorale che è stato premiato dagli elettori. Di questo e solo di questo è chiamata a rendere conto al corpo elettorale, alla fine del mandato o della legislatura, ed anche, durante il mandato stesso, periodicamente attraverso le relazioni semestrali e il bilancio annuale dell'ente amministrato.
La maggioranza, deve parlare solamente attraverso gli atti amministrativi e i risultati ottenuti, relativi agli aimpegni assunti con il programma elettorale.
Il resto non dovrebbe verificarsi, perchè il dibattito politico quotidiano, le speculazioni, la demagogia, le trappole politiche, le iniziative politiche di ogni genere e provenienti da ogni parte, non devono coinvolgere la maggioranza che governa, ma solamente i partiti politici che la sostengono e che sono, appunto a supporto e a sostegno, della maggioranza medesima.
Alla fine del mandato, la maggioranza presenta il bilancio dell'attività svolta e del programma realizzato e si sottopone serenamente al giudizio dell'elettorato, che liberamente, può bocciare o riconfermare o modificare la maggioranza che vuole al governo.
La minoranza, viene chiamata a controllare, che l'attività amministrativa, gli atti amministrativi, le operazioni amministrative per la realizzazione del programma elettorale della maggioranza, si svolgono nel rispetto delle leggi, sulla bese delle quali tutti sono stati eletti .
La minoranza dispone di molti strumenti di controllo e di verifica, per cui può tranquillamente accertare che tutto si svolge nel rispetto delle leggi.
I partiti che sostengono la minoranza, possono continuamente fare iniziative di critiche e di denigrazione politica su tutto il programma elettorale svolto e sulle modalità di svolgimento di esso.
Per il resto, sia chiaro a tutti, non esiste e non deve esistere una battaglia continua di odio e di competizione al limite della legalità e dell'illegalità, su ogni argomento posto alla discussione pubblica.
La maggioranza non può e non deve impedire il controllo e la verifica alla minoranza, su ogni atto e su ogni iniziativa della maggioranza.
La minoranza non può e non deve impedire alla maggioranza di realizzare il programma elettorale, ne tanto meno di portare avanti tutte le iniziative che vuole per migliorare la qualità della vita della popolazione tutta.
La maggioranza è chiamata a fare sempre meglio e sempre di più per il bene della gente che l'ha eletta e per tutta la popolazione, perchè il programma elettorale non è il limite massimo, bensì il limite minino della maggioranza.
La Minoranza,è chiamata a stimolare a far sempre meglio e sempre di più, mettendo a disposizione le proprie risorse, le proprie referenze politiche e le proprie conoscenze affinche arrivino sempre più finanziamenti atti a migliorare il territorio amministrato.
Ovviamente ad ognuno va dato il merito delle realizzazioni e ognuno ha la possibilità di far conoscere le proprie realizzazioni ed il proprio ocntributo al bene comune.
Questo è lo spirito della legge, che sancisce la maggioranza e la minoranza nella gestione della cosa pubblica....basta semplicemente vivere in questo spirito positivo di servizio della cosa pubblica per vivere in pace anche in politica...perchè la politica..alla fine è una cosa nobilissima se si fa con lo spirito giusto.
Desidero specificare, ma credo si sia capito chiaramente, che questo articolo non fa riferimento a nessuna amministrazione specifica, sia essa nazionale, regionale, provinciale o comunale, è semplicemente un'opinione generale .

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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