venerdì 13 giugno 2008
Ranieri Ferrara ed il suo programma per la provincia
“ Piazza Armerina merita di essere protagonista dello sviluppo futuro della provincia di Enna”.
A parlare è Ranieri Ferrara, dirigente d’azienda e giornalista pubblicista , candidato al consiglio provinciale tra le fila del Partito Democratico.« La nostra città deve essere una calamita, un volano di sviluppo che attragga risorse da tutte le aree limitrofe, dentro e fuori provincia. Un incubatore di imprese nel settore turistico, nell’agricoltura, nell’artigianato artistico e manifatturiero, deve divenire una sorta di bed e breakfast globale, capace di accogliere tutti i flussi turistici della Sicilia centrale, posta al centro delle maggiori località turistiche siciliane, da Agrigento a Siracusa, da Taormina a Noto e così via. Deve poter accogliere almeno due facoltà universitarie di Enna per ospitare centinaia di studenti fuori sede stabilmente.”
Deve essere chiaro però – prosegue Ranieri Ferrara– che l’iniziativa del privato deve essere alimentata da una efficiente e dinamica pubblica amministrazione, provinciale e comunale. Chi vuole investire deve trovare le porte della Provincia e del Comune spalancate, tempi di attesa ridotti per le autorizzazioni, tasse ridotte e sgravi per gli investimenti. La provincia ed il comune di Piazza devono lavorare gomito a gomito, a prescindere dai colori politici e dalle simpatie ed antipatie personali. Serve un nuovo management politico, una nuova classe dirigente per avviare il cambiamento reale delle condizioni sociali, culturali ed economiche della nostra terra.”
A parlare è Ranieri Ferrara, dirigente d’azienda e giornalista pubblicista , candidato al consiglio provinciale tra le fila del Partito Democratico.« La nostra città deve essere una calamita, un volano di sviluppo che attragga risorse da tutte le aree limitrofe, dentro e fuori provincia. Un incubatore di imprese nel settore turistico, nell’agricoltura, nell’artigianato artistico e manifatturiero, deve divenire una sorta di bed e breakfast globale, capace di accogliere tutti i flussi turistici della Sicilia centrale, posta al centro delle maggiori località turistiche siciliane, da Agrigento a Siracusa, da Taormina a Noto e così via. Deve poter accogliere almeno due facoltà universitarie di Enna per ospitare centinaia di studenti fuori sede stabilmente.”
Deve essere chiaro però – prosegue Ranieri Ferrara– che l’iniziativa del privato deve essere alimentata da una efficiente e dinamica pubblica amministrazione, provinciale e comunale. Chi vuole investire deve trovare le porte della Provincia e del Comune spalancate, tempi di attesa ridotti per le autorizzazioni, tasse ridotte e sgravi per gli investimenti. La provincia ed il comune di Piazza devono lavorare gomito a gomito, a prescindere dai colori politici e dalle simpatie ed antipatie personali. Serve un nuovo management politico, una nuova classe dirigente per avviare il cambiamento reale delle condizioni sociali, culturali ed economiche della nostra terra.”
Ma come può Piazza essere protagonista della nostra provincia, con esempi concreti:
“ Dicendo ai comuni vicini, Aidone, Valguarnera, Barrafranca, Pietraperzia ed Enna capoluogo: io metto a disposizione di tutti il mio centro storico, la mia Villa Romana, i miei boschi, il Palio dei Normanni, per creare un progetto unitario di sviluppo del territorio, voi sosteneteci per creare un polo ricettivo che catturi i turisti e li faccia restare per una settimana nella nostra provincia. Ed il comune deve collaborare per far decollare il centro storico, imitando quelle che è stato fatto a Modica e Siracusa, sfruttando il nuovo PRG ed i fondi europei per riqualificare i centri urbani.
Chi ti conosce, dice che sei una sorta di tranquillo rivoluzionario, un innovatore ad ogni costo. Cosa vuol dire?“ Dicendo ai comuni vicini, Aidone, Valguarnera, Barrafranca, Pietraperzia ed Enna capoluogo: io metto a disposizione di tutti il mio centro storico, la mia Villa Romana, i miei boschi, il Palio dei Normanni, per creare un progetto unitario di sviluppo del territorio, voi sosteneteci per creare un polo ricettivo che catturi i turisti e li faccia restare per una settimana nella nostra provincia. Ed il comune deve collaborare per far decollare il centro storico, imitando quelle che è stato fatto a Modica e Siracusa, sfruttando il nuovo PRG ed i fondi europei per riqualificare i centri urbani.
“ Vuol dire che sono convinto che bisogna cambiare, modernizzare. Che bisogna immaginare una provincia moderna, più bella, più effervescente. Non abbiamo il mare ma abbiamo altro. Ed alla bisogna qualche tratto di costa tra Gela e Licata potremmo pure comprarcelo, per i nostri cittadini e per creare pacchetti turistici ad hoc. Migliorare i collegamenti con l’autostrada PA/CT, con Barrafranca e Pietraperzia. L’Università ha cambiato il volto di Enna. Soltanto gli invidiosi ed i mediocri cercano di negarne il valore. La stessa cosa vorrei per la zona sud della provincia e Piazza Armerina. Riqualificare le maggiori piazze cittadine, la passeggiata turistica pedonale per la Villa, le aree di sosta per gli autobus in centro, magari al posto dell’ex Ariston, una città pronta ad intercettare tutti i turisti che dovranno transitare dalle sue strade per andare dalla Villa a Morgantina, quando tra poco meno di due anni, la Venere del Paul Getty museum tornerà ad Aidone. Pensate a circa un milione di persone che potrebbero passare dalle nostre disastrate vie……”
Sono nati gli altri pulcini. Maurizio, Giuseppe I, Giuseppe II e Luigi.
E' stata una notte di covate. Sono nati uno dietro l'altro Maurizio, Guseppe I, Giuseppe II e Luigi. Di questi in più arzillo è Maurizio, che pizzica in continuazione fratellini e vuole komandare nel piccolo pollaio. Saltella senza sosta e becca tutti. Giuseppe I (l'autonomista) è nato piuttosto robusto. In silenzio mangia. Parla poco ma "ci n'vila tutti na fussetta". Si difende da Maurizio che si accanisce contro di lui gli pizzica le ali e la testa. Se lo vuole mangiare vivo. Giuseppe II (u carusu) e Luigi , invece, sono troppo deboli. Potranno morire da un momento all'altro. Praticamente sono rimasti "cuvatizzi". La gallina, cioè, non è riuscita a covare le loro uova per 21 giorni. Forse moriranno in giornata. Sono troppo "malatizzi" e non riescono neanche a mangiare. Poi, quel monello di Maurizio ne approfitta e li becca in continuazione. Intanto Carmelo cresce. E' "r'vddito", forte e robusto. E' un gallo.
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Chi sono
Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com
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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"
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