giovedì 29 gennaio 2009

Incontro degli operatori della comunicazione diocesani.

Piazza Armerina. “Una casa comune dove i giornalisti possano confrontarsi tra di loro”. E’ stata questa la proposta venuta fuori dal convegno organizzato dall’Ufficio delle comunicazioni sociali della diocesi piazzese dopo il convegno dal titolo “La notizia come oggetto del desiderio”. Per l’occasione decine di operatori della comunicazioni sociale della diocesi hanno ascoltato la relazione di don Liborio Palmeri vicario generale della diocesi trapanese che ha parlato di tutti gli aspetti sociali che ci sono attorno alla notizia giornalistica. A coordinare ed organizzare l’incontro che la diocesi organizza ogni anno in prossimità della festività di San Francesco di Sales patrono dei giornalisti, il responsabile dell’ufficio di comunicazione diocesano don Pino Rabita. Dopo la relazione di Liborio Palmeri si è aperto un ampio dibattito che ha visto l’attiva partecipazione dei presenti. Tra gli interventi quello del dirigente regionale del consigliere regionale dell’Assostampa Associazione Siciliana della stampa Concetto Prestifilippo che ha proposto che “la diocesi in quanto luogo laico possa diventare la sede per un dibattito costante tra gli operatori della comunicazione provinciale”. Prestifilippo ha anche sottolineato come il luogo dei giornalisti non possa coincidere con un luogo delle istituzioni. La proposta di Prestifilippo è stata accolta da Pino Rabbita. Al dibattito è anche intervenuto il rappresentante provinciale dell’Assostampa Ivan Scinardo che ha affrontato il tema dell’ordine dei giornalisti. Presenti anche molti altri operatori della comunicazione in particolare i collaboratori del settimanale della diocesi piazzese.
si sono confrontati.

Nuovo commissariato di Polizia nell'area dell'ex mercato ortofrutticolo.

Piazza Armerina. Una nuova ubicazione per il commissariato di Polizia. A comunicarlo è stato il sindaco del comune piazzese Fausto Carmelo Nigrelli, che ha anche annunciato illustrato le strategie per la realizzazione del nuovo posto di polizia. L’area prevista per la nuova ubicazione è quella dell’ex mercato ortofrutticolo, una zona in disuso da una decina di anni, ma posizionata in un punto strategico della città dei mosaici. Quest’anno servirà per la preparazione del progetto della nuovo posto di Polizia. Carmelo Nigrelli formulerà un bando di progettazione articolato in due fasi al quale potranno partecipare i migliori architetti italiani. Nella prima fase verranno presentate delle migliori 5 idee che parteciperanno alla seconda fase. Poi chi vincerà realizza il progetto esecutivo che potrebbe essere pronto entro il 2009. Un progetto da realizzare in una parte dell’area che presumibilmente si aggirerà dai 2 ai 3 milioni di euro. Per la realizzazione del nuovo comando, il comune piazzese accenderà un nuovo mutuo con la cassa depositi e prestiti che in parte potrà essere coperto grazie all’affitto pagato dal ministero dell’Interno per l’occupazione dei nuovi locali. Se l’affitto non basterà a coprire la rata del mutuo allora interverranno le casse del comune della città dei mosaici. Vorrebbe subito cambiare ubicazione agli uffici del commissariato il vice questore aggiunto Giancarlo Consoli. “A noi sta bene che il comune si è reso disponibile a realizzare una nuova sede – ha detto il 39enne dirigente di polizia - Da quanto mi sono insediato ho subito notificato le difficoltà ad operare nei luoghi in cui ci troviamo adesso che sono inadatti ad accogliere un commissariato importante come il nostro che in questo momento conta ben 42 persone”. L’attuale commissariato di Polizia è adesso ubicato nei locali di una palazzina in via Manzoni, in una sorta di luogo condominiale. Si trova nei locali seminterrati, stanze poco adatte ad ospitare un corpo dello stato a garanzia dei cittadini. Per l’affitto di quei locali il ministero paga 39 mila euro all’anno, circa 3250 euro al mese. Con la nuova ubicazioni tanti problemi verranno risolti. L’area dell’ex mercato ortofrutticolo è ideale. Si trova nella parte sud della città, ed al lato opposto rispetto alla localizzazione della caserma dei Carabinieri.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI