domenica 30 agosto 2015
Adesione al consorzio di Catania e fuoriuscita da Enna. E' tutto nelle mani di Gianfilippo La Mattina
Il pensiero di Enzo Conti. La rivoluzione siciliana........
> Forza Crocetta pensaci un po', fai questa grande rivoluzione in questa disgraziata e sventurata terra di Sicilia
>
> enzo conti
A Enna la facoltà di medicina romena: insorgono gli universitari dell'Udu
In palio ci saranno 60 posti per medicina e 60 per professioni sanitarie, tra cui anche il corso in infermieristica. Ma come si svolgeranno questi test, che non avranno nulla a che fare con quelli del ministero? E il titolo sarà riconosciuto in Italia? "Il titolo sarà riconosciuto perché la Romania ha la sua agenzia di valutazione accreditata con l'Ue - assicura Crisafulli - per accedere gli studenti dovranno seguire un nostro corso intensivo di dieci settimane e di lingua romena. Dopo potranno accedere ai test di ammissione seguendo i criteri delle università statali della Romania. I corsi di rumeno sono previsti per fine settembre, i test per novembre, in tempo per partire con l'anno accademico 2015-16". Secondo l'Unione degli universitari si tratta di una "provocazione". In una nota congiunta i rappresentanti dell'Udu di Palermo, Messina e Catania si chiedono "come sia possibile che, a distanza di così pochi chilometri, nello stesso territorio possa avvenire una simile discriminazione: chi potrà pagare un'università privata avrà accesso agli studi in Medicina mentre tutti gli altri - scrivono - resteranno vincolati dalla legge che regolamenta l'accesso a tale facoltà. Il diritto agli studi non può in alcun modo essere vincolato dal potere finanziario degli aspiranti studenti". "Ci preme mettere in guardia gli studenti da quelle che saranno le possibilità reali di questo corso di studi - continua la nota - negli anni è sempre risultato molto difficile fare il passaggio da un corso di studi estero (perché di questo si tratta) a uno italiano, convalidare le materie e principalmente fare in modo che il proprio titolo di studi sia poi spendibile in territorio italiano". Critiche anche al sottosegretario Davide Faraone e all'assessore regionale alla sanità Baldo Gucciardi "che dopo avere difeso il numero chiuso presenziano alla presentazione di questa facoltà".
Sul piede di guerra anche la Conferenza dei rettori italiani. Il rettore di Catania, Giacomo Pignataro, chiede "chiarezza" al governatore Rosario Crocetta e ieri era assente alla firma della convenzione: "Ma come, quest'anno la Regione ha detto al ministero che aveva un fabbisogno di medici pari al 50 per cento rispetto allo scorso anno, facendoci tagliare il numero di posti da mettere in palio nelle nostre Scuole di medicina, e adesso autorizza altri 120 posti ai rumeni? - dice Pignataro - e poi, a che titolo questi studenti faranno il tirocinio nelle strutture sanitarie della Regione? E, ancora, questo titolo avrà lo stesso valore del nostro? Hanno avuto i pareri dei ministeri? Quando si parla di facoltà medicina occorre stare molto attenti e lo voglio dire chiaramente alla famiglie siciliane". Il rettore uscente di Palermo, Roberto Lagalla, porterà la questione alla Crui nazionale. E anche la Kore si tira fuori da tutto: "In merito alle tante richieste che pervengono ai nostri uffici - scrive in note l'Ateneo - si precisa che il corso di laurea in Medicina e il corso di laurea in Infermieristica, recentemente istituiti a Enna, non sono dell'Università Kore ma di un ateneo dell'Unione Europea, e precisamente dell'Università statale di Galati (Romania). Il funzionamento di tali corsi di laurea è assistito a Enna dalla Fondazione Proserpina, alla quale vanno pertanto rivolte le richieste di informazioni al riguardo". Crisafulli però va dritto come un treno. E per attrarre studenti annuncia anche una possibilità che avranno soltanto a Enna: "Potranno fare attività sui cadaveri andando in Romania, dove è legale, mentre in Italia questo non avviene".
INVIATO DA REPUBBLICA.IT
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http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/08/29/news/alla_kore_la_facolta_di_medicina_rumena_insorgono_gli_universitari_dell_udu-121850291/
Inviato da iPhone di Agostino Sella
sabato 29 agosto 2015
Lancia i rifiuti dal finestrino dell'auto.
venerdì 28 agosto 2015
Appello del Comitato No MUOS No WAR Piazza Armerina Comune Denuclearizzato
"Il tempo stringe, la scelta del sito dove conservare scorie nucleari sembra essere stata fatta su un'ex miniera di salgemma dell'ennese. Anzi, pare proprio che i siti individuati possano essere molteplici, come la dichiarazione di Legambiente sembra sostenere nella ultimissima pubblica presa di posizione. Noi ci opponiamo con forza al tentativo di minare alla base qualsiasi ipotesi di sviluppo di questa terra, sempre più militarizzata e desertificata economicamente e socialmente. Dal MUOS di Niscemi, alle scorie nucleari e magari, perché no, al futuro inceneritore: sembra essere questo il destino deciso per noi da chi fa finta di governare la cosa pubblica. In realtà, le scelte sono decise altrove e la mancanza decennale di qualsiasi programmazione di vero sviluppo è confermata tragicamente dall'esodo della forza lavoro giovanile e da tutti gli indicatori socio-economici. In piedi rimane solo la propaganda di chi vorrebbe presentare la militarizzazione crescente del territorio e la conseguente aggressione all'ambiente e alla salute come occasioni di progresso. La Sogin, la società di Stato responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi, sta investendo cifre sconsiderate nel presentare all'opinione pubblica come appetibile lo stoccaggio delle scorie nucleari. Come sempre, ci appelliamo ai cittadini perché sia forte l'attenzione e sia sempre più compresa l'attività di propaganda mediatica attorno alle questioni come MUOS, inceneritori, trivellazioni e depositi scorie radioattive."
Il Comitato No MUOS NO WAR
di Piazza Armerina
Udc: siamo orientati a confermare il voto per l'adesione al libero consorzio di Catania.
Inviato da iPhone di Agostino Sella
Internazionale: Due navi naufragano al largo della Libia, centinaia di morti
http://www.internazionale.it/notizie/2015/08/28/due-navi-naufragano-al-largo-della-libia-si-temono-vittime
Adesione al libero consorzio di Catania. Nelle prossime settimane il consiglio comunale si esprimerà nuovamente. Intanto alcuni consiglieri hanno già cambiato idea
Dovrebbe essere l'atto finale.
Nel precedente consiglio comunale sull'argomento ben 18 consiglieri su 19 (assente Marzullo) hanno votato per l'adesione al libero consorzio di Catania.
Tranne Ribilotta, tutti, anche Cimino, hanno detto via da Enna.
Vediamo cosa succede la prossima settimana.
Infatti, pare, che alcuni consiglieri comunali che erano stati a favore delle fuga da Enna abbiamo, come d'incanto, cambiato idea.
Potrebbe - ad esempio - il caso dei consiglieri dell'UDC, guidati dal presidente del Consiglio Gianfilippo La Mattina e di altri esponenti del PD che la prima volta hanno votato una cosa ed adesso ne vogliono fare un'altra.
L’ONDA OPPOSTA: A EXPO 2015 UN RACCONTO DI MIGRAZIONE AL CONTRARIO
Decine di morti in un tir. Ue: 'Ora ci vuole unità'
Scarica l'applicazione "ANSA Mobile App" su Apple Store.
Inviato da iPhone di Agostino Sella
giovedì 27 agosto 2015
Nel 2015, fino ad oggi, sono 64.000 i migranti italiani che sono andati in Inghilterra.
Inviato da iPhone di Agostino Sella
Risparmia sul biglietto del cinema alla Giò Social House (ex cinema Plutia)
I MINIONS arrivano a Piazza Armerina
Tempi stretti per il consiglio comunale di adesione alla Città Metropolitana di Catania
°32, la Legge Regionale 4 agosto 2015 n° 15, che stabilisce tempi e modi per il completamento della riforma per l'adesione alla città metropolitane. "Bisogna fare in fretta - dichiara Salvatore Murella, del Comitato Pro Referendum - poiché A Piazza Armerina restano 70 giorni da oggi come recita l’art. 44 comma 1 e l’art. 52 comma 1, per poter cambiare le sorti di questa città. Bisogna quindi produrre la delibera consiliare di adesione alla Città Metropolitana di Catania immediatamente. Per evitare di transitare nella Città Metropolitana di Catania dopo che gli organi di governo saranno stati scelti, il tutto deve essere fatto in tempi strettissimi in modo che i nostri rappresentanti e cioè i Consiglieri comunali ed il Sindaco ,possano votare per la scelta degli organi di governo con tutto quello che significa e che ne può derivarne". Alla luce di ciò, il Comitato Pro Referendum ha inoltrato due richieste specifiche al Presidente del Consiglio Comunale: 1) Di essere ascoltati durante la seduta per relazionare i consiglieri comunali dell’iter che ha portato alla promulgazione della legge N° 15 del 4 agosto 2015 che segnerà una svolta per il futuro della citta; 2) di valutare la celebrazione della seduta di consiglio in locali più capienti e/o in alternativa poterlo trasmettere in Piazza Garibaldi con idonei strumenti informatici.
mercoledì 26 agosto 2015
Migranti, 51 cadaveri su un barcone. Tremila salvati in un giorno
Altri salvataggi, quattro morti e un intossicato soccorso. Nel corso della giornata sono state tratte in salvo 3.000 persone in almeno una decina di operazioni nel Canale di Sicilia. La nave Grecale ha soccorso un gommone, sono 550 i migranti tratti in salvo dalla nave 'Bourbon Argos' di Medici senza frontiere e circa 400 le persone salvate dalla nave Phoenix del Moas (Migrant Offshore Aid Station). Ma i soccorritori continuano a segnalare decessi. Un migrante, soccorso dalla nave Cp904 Fiorillo delle capitanerie di porto, è morto per arresto cardiaco. Il team medico della nave Aviere della Marina militare non ha potuto fare altro che constatare il decesso. I cadaveri di tre donne sono stati recuperati su un gommone carico di migranti, soccorsi a largo della Libia da una motovedetta della Guardia Costiera italiana. Anche la Grecale, impegnata nel pattugliamento nello Stretto di Sicilia nell'ambito dell'Operazione mare sicuro, ha risposto alla richiesta di assistenza della nave Phoenix del Moas per un migrante intossicato da monossido di carbonio soccorso questa mattina al largo delle coste libiche.
Sbarco di 218 migranti a Catania, un morto. Stamattina è arrivata nel porto di Catania la nave militare croata Andrija Mohorovicic, impegnata nel dispositivo Frontex, con 218 migranti, compresi molti bambini e donne, provenienti da Siria, Somalia ed Eritrea. A bordo anche un cadavere. La vittima è un ragazzo somalo, di 20 anni, che soffriva di diabete, morto durante la traversata. Dalla nave sono sbarcati numerosi minori e bambini, almeno una quarantina dei quali non accompagnati. Secondo quanto reso noto da Save the Children, avrebbero viaggiato nella stiva dell'imbarcazione salpata dalla Libia e sarebbero stati costretti a pagare per salire in coperta e potere respirare. La salma del ragazzo somalo, su disposizione della Procura di Catania, è stata trasferita nell'obitorio dell'ospedale Garibaldi per l'autopsia. Ieri ad Augusta la nave di Medici senza Frontiere aveva sbarcato il corpo di un quindicenne morto dopo essere stato soccorso. Secondo le testimonianze il decesso è avvenuto per le violenze subite dal ragazzo in Libia.
Udienza al Tribunale di Catania per i sette scafisti. Si è svolto al Tribunale di Catania l'incidente probatorio in relazione allo sbarco avvenuto nel porto della città etnea lo scorso 17 agosto quando trovarono la morte 49 migranti intrappolati nella stiva di un barcone. Davanti al Gip i testimoni hanno ricordato quanto accaduto durante quel viaggio durato solo una notte. In particolare i testi hanno riconosciuto nel libico Ayooubil Harboob il comandante del barcone e hanno delineato i ruoli dei sette fermati, i quali avevano il preciso compito di mantenere l'ordine a bordo ed impedire ai migranti di salire dalla stiva sul ponte esterno, facendo ricorso ad atti di violenza caratterizzati da calci, pugni e colpi di cinghia. Intanto, per 37 delle 49 salme è stato emesso il "nulla osta" al seppellimento, mentre per le altre 12 salme sono in corso gli esami autoptici per ulteriori e più approfonditi accertamenti. Le cause del decesso verosimilmente sono riconducibili all'assenza di aria all'interno dell'angusta stiva le cui dimensioni, nella parte centrale, erano di circa 6x4x1,20 metri di altezza e diminuivano procedendo sia verso poppa che verso prora. Nella stiva con la forza erano stati sistemati solo uomini in base alla loro nazionalità: Bangladesh, Pakistan e per ultimi, a poppa, i sub-sahariani. Sul ponte erano stati sistemati siriani, libici e migranti del Maghreb, compresi donne e bambini. "Quelli bloccati nella stiva non potevano salire sul ponte esterno" e per costringerli l'equipaggio "faceva ricorso alla violenza, con calci, pugni e colpi di cinghia" anche se "solo provavano a uscire la testa dai boccaporti". Così una decina di migranti dei 312 sopravvissuti hanno ricostruito, davanti al Gip di Catania, il clima che ha portato alla morte di 49 di altri extracomunitari deceduti per asfissia sul peschereccio sul quale erano imbarcati soccorso dalla nave Cigala Fulgosi della marina militare italiana. I testimoni hanno anche riconosciuto gli otto presunti scafisti del barcone: Ayooub Harboob, di 20 anni, libico, ritenuto il comandante; Tarek Laamami, di 19; i libici Mohamed Assayd e Alì Farah Ahmad, entrambi di 18; il sedicenne siriano J. M.; Mustapha Saaid, di 23 anni, marocchino; Abd Arahman Abd Al Monsiff, libico, 18 anni.
I racconti dei superstiti a Pozzallo, gli investigatori: "Come sul barcone della strage di Ferragosto". Un racconto tragicamente simile a quello ascoltato nell'aula del tribunale di Catania arriva dai migranti sbarcati a Pozzallo. "Ci hanno chiusi nella stiva e quando abbiamo capito che potevamo morire soffocati abbiamo sfondato la botola per potere prendere aria e respirare...". Così alcuni dei 350 migranti sbarcati a Pozzallo hanno ricostruito alla polizia di Stato di Ragusa i momenti di tensione su un barcone che è stato soccorso nel Canale di Sicilia. "Hanno rischiato di morire soffocati come i 49 migranti arrivati a Catania per la strage di ferragosto, commenta un investigatore impegnato nell'inchiesta. Intanto la squadra mobile della Questura, su provvedimento della Procura di Ragusa, in collaborazione con carabinieri e guardia di finanza, ha fermato i due presunti scafisti dell'imbarcazione: un tunisino e un marocchino. I migranti oltre a descrivere ed indicare, riconoscendo in foto i due scafisti, hanno riferito di "essere stati chiusi in stiva in oltre 200, mentre gli altri erano sopra coperta". Quando la mancanza d'aria stava iniziando a far svenire qualcuno e gli altri ancora in forze hanno compreso che potevano morire, hanno sfondato la botola che era stata chiusa proprio per non farli uscire. "Soltanto in quel momento - hanno aggiunto i testimoni che erano chiusi nella stiva - abbiamo ripreso a respirare e nessuno è stato più male come prima". I due scafisti fermati sono un tunisino di 35 anni, Moktar Sadok, e un marocchino di 18, Mohamed Yousef, responsabili di "aver condotto una fatiscente imbarcazione in legno con a bordo 350 migranti, tutti in pericolo di vita", soccorsi da nave Diciotti, che ha fatto incassare ai trafficanti libici circa 700mila dollari. Il tunisino, che svolgeva il ruolo di timoniere, ha ammesso le sue responsabilità agli investigatori della squadra mobile della Questura di Ragusa: ha confessato che gli accordi con i libici erano quelli di ricevere 2.500 dollari al suo rientro, dopo che le autorità italiane lo avrebbero respinto. Parte dei migranti proveniente da regioni del nord Africa verranno respinti alla frontiera per ordine del Questore di Ragusa, così come previsto dalle norme contenute nel testo unico per l'immigrazione.
Sbarco nella notte a Lampedusa. Sono sbarcati a Lampedusa, la notte scorsa, i 120 migranti soccorsi da due motovedette della Guardia costiera a circa 40 miglia a nord delle coste libiche. Tra di loro anche 17 donne, cinque delle quali incinte, e due bambini. I migranti si trovavano a bordo di un gommone. Le operazione di soccorso sono state coordinate dalla Centrale operativa della Guardia Costiera. Inoltre, nella mattinata di ieri, sono stati tratti in salvo altri 133 migranti da due motovedette, una della Guardia costiera di Roccella Jonica e l'altra di Crotone. Gli stranieri, condotti nel porto di Roccella Jonica, si trovavano a bordo di un barcone a circa 150 miglia a sud-est dalla costa, precedentemente individuato da un velivolo della Guardia Costiera alzatosi in volo nella notte.
Tumulate oggi a Catania le salme di 92 migranti. "Le 45 salme provenienti da Melilli e 37 di quelle sbarcate a Catania dalla nave olandese Siem Pilot sono state tumulate nel cimitero del capoluogo etneo", ha reso noto l'assessore comunale Rosario D'Agata, precisando che le altre 12 saranno tumulate nelle prossime ore dopo che l'autorita' giudiziaria le avra' rese disponibili al termine degli esami autoptici. A queste c'e' poi da aggiungere il cadavere del giovane sudanese arrivato questa mattina. "I corpi di questi 92 sfortunati immigrati hanno quindi trovato posto vicino agli altri 31 che gia' riposano nel Camposanto cittadino", ha ricordato l'assessore D'Agata.
INVIATO DA REPUBBLICA.IT
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http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/08/26/news/migranti_a_catania_218_sbarcati_muore_un_sudanese_gli_scafisti_del_barcone_con_49_vittime_restano_in_carcere-121652250/
Inviato da iPhone di Agostino Sella
Grande successo per gli eventi del progetto regionale "I Art"
martedì 25 agosto 2015
CHI PAGA LE SPESE DELLA FESTA DEL QUARTIERE VINCITORE DEL PALIO?
Comunicato stampa di Salvo Murella del Comitato Pro Referendum
Piazza Armerina è maggiorenne e vaccinata e può essere abbandonata a se stessa, anzi deve. I cittadini di Piazza Armerina, capaci di intendere e di volere, si sono già espressi: prima a luglio quando il consiglio comunale ha votato pressoché all'unanimità e poi il 21 settembre 2014 quando ha deciso in modo inequivocabile di essere protagonista del proprio futuro e di voler uscire dal libero consorzio di Enna. Grazie per il tardivo interessamento! Gli ultimi quarant'anni si storia politica della ex Provincia di Enna, giocata con miopi intenti, hanno determinato la divisione delle popolazioni oltre che l'impoverimento di tutto il territorio. Non ci ripetiamo stilando il lungo elenco di opportunità perse o sbagliate e dei carrozzoni clientelari utili solo a qualcuno ed inutili, anzi gravosi, per i più.
INCEDIATI I CASSONETTI IN CONTRADA COLLA-SCARANTE
lunedì 24 agosto 2015
Fwd: Programmazione settimanale alla Giò Social House
Questa è la programmazione settimanale della Giò Social House:Martedì 25 agosto: ultimo giorno di MISSION IMPOSSIBLE: ROGUE NATION (19:00 e 21.30)
Mercoledì 26 agosto: inaugurazione della serata GIO' HOUSE MUSIC - music live aperta a tutte le music bands
Da giovedì 27 agosto, in uscita nazionale, arriva a Piazza Armerina l'invasione dei MINIONS (19:00 e 21:30)
Via Garibaldi 63
Piazza Armerina (EN)
Info e prenotazioni dei posti: 0935 680410 / 340 9353936
--Info: 0935 680410 / 3409353936Piazza Armerina (EN)Giò Social HouseVia Garibaldi 63
sabato 22 agosto 2015
Tremila migranti su 22 barconi alla deriva nel Canale di Sicilia, quasi duemila in salvo
Mario Noto: Piazza Armerina rappresenta l'involuzione della specie umana.
LIBERI CONSORZI COMUNI. La Cisl vuole voltare pagina rimanendo con Enna
Adesso tutti vogliono rimanere con Enna. Anche l'area Renzi
venerdì 21 agosto 2015
Internazionale: Israele riprende la costruzione del muro in Cisgiordania
http://www.internazionale.it/notizie/2015/08/21/88-6
Inviato da iPhone di Agostino Sella
Delegazione delle Nazioni Unite inaugura la mostra Migrants, Food, Identity all'Expo di Milano.
giovedì 20 agosto 2015
Presentazione del libro "L'onda opposta" più Giò Aperitivo per tutti gli ospiti
"I siciliani hanno fallito, non vedo luce in fondo al tunnel"
Inviato da iPhone di Agostino Sella
mercoledì 19 agosto 2015
L'aereo su cui viaggiavano Miroddi e Severino colpito da un fulmine.
comunicato stampa concerto jazz i art piazza armerina
19/08/2015Serena RaffiottaAssistente CCP I Art di Piazza Armerina
martedì 18 agosto 2015
Il film MISSION IMPOSSIBLE domani a Piazza Armerina in uscita nazionale
Via Garibaldi 63 a Piazza Armerina
USCITA NAZIONALE da mercoledì 19 a martedì 25 agosto
Doppio spettacolo 19.00 e 21.30
€ 5 (popcorn incluso)
€ 3 per i possessori di Giò Social Card e Giò Family Card
Info e prenotazioni: 0935 680410 / 3409353936
Lunedì chiusura settimanale
Tamburi, armigeri e notabili dal Palio dei Normanni di Piazza Armerina a Pachino
domenica 16 agosto 2015
Continua il progetto ‘I Art: Il Polo diffuso per le Identità e l’arte contemporanea in Sicilia’
Continua con entusiasmo l’impegno del Comune di Piazza Armerina per il progetto regionale ‘I Art: Il Polo diffuso per le Identità e l’arte contemporanea in Sicilia’ (www. i-art.it) di cui è partner, ideato e diretto dall’associazione internazionale I World e capofilato dal Comune di Catania. Dopo l’inaugurazione della sede del Centro Culturale Polivalente, recentemente istituito nello storico edificio di ‘Monte Prestami’, e l’apertura della mostra d’arte “Dee eroi e miti della bellezza” di Alessandro La Motta, con una cerimonia ufficiale giorno 8 Agosto cui hanno anche partecipato Sua Eccellenza il Prefetto di Enna, Fernando Guida, e il Soprintendente di Enna, Dott. Salvatore Gueli, a breve un nuovo evento organizzato dal Settore Turismo e Cultura diretto da Assunta Parlascino e dal Centro Culturale Polivalente coordinato da Serena Raffiotta promuoverà in città l’arte contemporanea, in linea con gli obiettivi generali del progetto I Art.
sabato 15 agosto 2015
venerdì 14 agosto 2015
giovedì 13 agosto 2015
Ancora spazzatura in contrada Colla-Scarante
mercoledì 12 agosto 2015
Aldo Giovanni e Giacomo alla Giò Social House
martedì 11 agosto 2015
Giovanni Di Martino. "Mi dedicherò anima e corpo alla politica e al sindacato"
Immigrazione: 50 dispersi al largo della Libia, salvate 119 persone
Giò Social House - ex cinema Plutia - Presentazione del libro di padre Emilio La Noce. 11 Agosto 2015 ore 21,30.
lunedì 10 agosto 2015
sabato 8 agosto 2015
Internazionale: L’Onu lancia l’allarme sui profughi in Grecia.
http://www.internazionale.it/notizie/2015/08/07/l-onu-lancia-l-allarme-sui-rifugiati-in-grecia
Inviato da iPhone di Agostino Sella
venerdì 7 agosto 2015
Mario Noto e l'associazione Don Bosco 2000 all'Expo con una mostra fotografica dal titolo: Migrants, Food, Identity.
Riparte il prossimo 29 giugno la nuova campagna di scavo presso il sito archeologico di Contrada Sofiana a Mazzarino.
Il responsabile dell'ufficio relazioni con il pubblico
Dr. Salvatore Roccaforte
www.villaromanadelcasale.it
Internazionale: Il viaggio in Africa dei migranti in una mappa
http://www.internazionale.it/notizie/2015/08/06/il-viaggio-in-africa-dei-migranti-in-una-mappa
Inviato da iPhone di Agostino Sella
News Republic: Bracciante immigrato muore dopo giornata di lavoro, terzo caso sospetto in Puglia
Bracciante immigrato muore dopo giornata di lavoro, terzo caso sospetto in Puglia
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Inviato da iPhone di Agostino Sella
giovedì 6 agosto 2015
mercoledì 5 agosto 2015
Barcone con a bordo 700 migranti si capovolge al largo della Libia, 25 morti
salvati. I corpi dei 25 migranti morti sono stati già recuperati. Numeri confermati dall'Agenzia per i rifugiati dell'Onu che parla di 399 salvati e 25 morti. Continuano nella zona le operazioni di soccorso coordinate dalla Guardia Costiera italiana.
L'incidente è avvenuto quanto i profughi hanno visto i soccorsi arrivare nella zona. Al momento sono già stati salvati oltre 300 migranti. La centrale operativa della Guardia Costiera, che sta coordinando i soccorsi, ha dirottato in zona diverse imbarcazioni. L'ennesimo naufragio è avvenuto ad una quindicina di miglia a nord della Libia e al momento stanno operando in zona diversi mezzi per cercare di salvare il maggior numero di persone. Secondo la Bbc, in contatto con una nave irlandese sul luogo, "si temono molti morti". Ancora incerta la stima di quante persone si trovassero sul barcone che si è capovolto. Le cifre oscillano fra 400 e 600. Anche i giornali on line maltesi parlano del rischio di "centinaia di morti" ma molto dipenderà dalla velocità dei soccorsi della varie unità che si trovano in zona.
Nella telefonata arrivata nella tarda mattinata con cui è stato lanciato l'allarme, i migranti avrebbero segnalato di essere in circa 600. I primi naufraghi recuperati dalle imbarcazioni di soccorso che stanno operando in zona, avrebbero invece riferito che a bordo del peschereccio c'erano circa 400 persone, un centinaio delle quali nella stiva.
L'allarme era arrivato alla centrale operativa della Guardia Costiera di Roma nella tarda mattinata da Catania, che a sua volta aveva ricevuto una segnalazione con una chiamata satellitare nella quale si sosteneva che un motopeschereccio in ferro, con a bordo diverse centinaia di persone, era in difficoltà. Nella zona sono state immediatamente dirottate dalla Guardia Costiera la Dignity One, una nave di Medici senza frontiere, e la Le Niamh, una nave della Marina militare irlandese.Quest'ultima è stata la prima ad arrivare e, a circa un miglio di distanza dal peschereccio, ha calato due rescue boat per andare a soccorrere i migranti. A quel punto dalla nave irlandese hanno visto il barcone capovolgersi: l'ipotesi più probabile è che i migranti si siano spostati tutti nella direzione delle barche di soccorso, provocando così il ribaltamento.
Nella zona, oltre alle due imbarcazioni che erano già presenti, la centrale operativa della Guardia Costiera ha dirottato il Phoenix, una nave di soccorso di 40 metri del Moas (Migrant Offshore Aid Station), nave Fiorillo della Guardia Costiera e il mercantile Barnon Argos. Inoltre stanno arrivando nel punto due unità della Marina Militare.
INVIATO DA REPUBBLICA.IT
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http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/08/05/news/barcone_carico_migranti_si_capovolge_al_largo_della_libia-120463749/
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Beato tra le donne il 17 agosto a Piazza Armerina
martedì 4 agosto 2015
Immigrazione, nel 2015 oltre duemila morti nel Mediterraneo - Corriere.it
e ti invia questo messaggio:
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POLSTRADA DENUNCIA GIOVANE AUTOMOBILISTA DI VILLAROSA PER IL RIFIUTO DI SOTTOPORSI AL TEST ANTIDROGA
La Polizia di Stato - Sezione Polizia Stradale di Enna, nella mattina del 4 agosto, durante l'espletamento di un dispositivo speciale di controllo, disposto dal Compartimento Polizia Stradale di Catania, d'intesa con la Questura di Enna, che ha interessato i Comuni di Villarosa e Calascibetta, ha denunciato all'Autorità Giudiziaria un trentacinquenne di Villarosa, per essersi rifiutato di sottoporsi all'esame volto ad accertare se al momento del controllo fosse alla guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti; il conducente, in relazione ai sintomi mostrati subito dopo essere stato fermato per un regolare controllo di polizia, ha indotto il personale operante a ritenere verosimile che si trovasse alla guida del veicolo sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. In seguito a tale rifiuto la patente di guida gli è stata ritirata per la sospensione. Il giovane villarosano annovera precedenti penali per rapina, maltrattamenti in famiglia, resistenza a Pubblico Ufficiale e risulta segnalato per uso personale di sostanze stupefacenti.Il dispositivo di controllo, coordinato direttamente dal Dirigente della Sezione Polstrada di Enna, Vice Questore Aggiunto Felice PUZZO, ha permesso di effettuare accurati controlli di Polizia sulle autovetture e sugli occupanti in transito nei due comuni dell'ennese, impegnando il personale della Sezione della Polizia Stradale di Enna, della squadra di Polizia Giudiziaria, ed equipaggi del Distaccamento Polizia Stradale di Nicosia. L'attività di repressione delle violazioni al Codice della Strada e dei reati connessi ha determinato il controllo, in totale, di 61 veicoli e 84 persone, anche con l'utilizzo degli strumenti per verificare il tasso alcolemico. Sono state contestate 20 violazioni al Codice della Strada e decurtati 60 punti dalle patenti. Le violazioni hanno riguardato sia autovetture che mezzi pesanti. In particolare, per questi mezzi sono stati verificati anche i tempi di guida e di riposo dei conducenti ed il superamento dei limiti di velocità. Inoltre, è stata ritirata 1 patente di guida perché scaduta di validità. Le sanzioni al Codice della Strada hanno riguardato, principalmente, il mancato uso delle cinture di sicurezza, l'uso del telefonino durante la guida, la circolazione con mezzi privi della prevista revisione periodica e della copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi (fenomeno quest'ultimo ormai purtroppo largamente diffuso) e l'inefficienza dei dispositivi di equipaggiamento. Costante è l'impegno ad effettuare capillari verifiche e controlli nei pressi dei centri abitati di maggiore densità abitativa del comprensorio ennese, allo scopo di reprimere condotte di guida pericolose, finalizzando gli interventi al miglioramento della sicurezza stradale.
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