domenica 6 dicembre 2009

Ecco la situazione nella serie D di calcio a 5. 4° Giornata

RISULTATI

  • Leonforte - Gela --------------------------(6 a 2)
  • Deportivo Don Bosco - Plutia --------------(3 a 0) non ufficiale
  • Eureka Pietrina - Atl. Gela ----------------(6 a 5)
  • P.A. Mosaici - Barrese ---------------------(8 a 4 )
  • Pol. Mazzarino - Gagliano -----------------(0 a 4)
CLASSIFICA NON UFFICIALE
  1. ATLETICO LEONFORTE -----------------12 punti
  2. EUREKA PIETRINA ----------------------10 punti
  3. PLUTIA -----------------------------------6 punti
  4. P. A. MOSAICI ----------------------------6 punti
  5. POL. MAZZARINO ----------------------- 6 punti
  6. DEPORTIVO DON BOSCO ----------------6 punti
  7. BARRESE ---------------------------------4 punti
  8. ATLETICO GELA -------------------------3 punti (Una partita in meno)
  9. GAGLIANO -------------------------------3 punti (Una partita in meno)
  10. JUVE CL ----------------------------------0 punti

ARAIIIIII

A propostito di lavoro. Forestali lucratori di suddidi di disoccupazione. Sindacalisti sisete conniventi...ARAI

Il lavoro è da difendere, sempre. Ci mancherebbe.
Penso però ai forestali che rappresentano uno dei veri problemi dei bilanci regionali e nazionali.
Ci sono i cinquantunisti, centunisti e così via.
Ossia lavorano cinquanta o cento giorni nei boschi.
Poi hanno la malattia.
Poi prendono la disoccupazione
E naturalmente, quasi tutti fanno altri lavori, a nero
Dimenticavo hanno gli assegni familiari e, a volte, anche i contributi del comune per famiglie disagiate.

Risultato. I più intelligenti (si fa per dire) Hanno un reddito (a nero) che si aggira attorno ai 30-40 mila euro l'anno. Alle spalle di chi paga le tasse e non trova nessun lavoro.

Provate a far lavorare qualcuno che fa il turno di centunista?
Vi dirà: "Si ma non in regola altrimenti perdo la disoccupazione".

E' questo il brodo di sottocultura di nigrelliana memoria da combattere.


Sindacalisti, CGIL, CISL e UIL (CHE SPESSO SIETE SERVI DEL POTERE E COPRITE I FORESTALI) se avere veramente coraggio, difendete il lavoro vero e condannate chi usa il lavoro part time per lucrare ingiustamente sussidi di disoccupazione!!!
ARAI...ARAI...ARAI...ARAI...ARAI...

Il lavoro è lavoro. Va difeso sempre. Con tutti i mezzi.

SALVO RUSSO INTERVIENE SUL PAVENTATO LICENZIAMENTO DELLE 36 PERSONE DEL CUP.

Sono uno dei trentasei lavoratori di una Società esterna all’ A.S.P. (Azienda Sanitaria Provinciale ) di Enna che gestisce il C.U.P – Centro Unico Prenotazioni –
Ho letto i commenti alla notizia del paventato licenziamento mio e di altre 35 persone e sono rimasto amareggiato ed esterrefatto.
Amareggiato perché se questi “anonimi commentatori “ rappresentano anche solo parzialmente l’opinione pubblica della nostra città e/o della nostra provincia sarà ancora più difficile difendere il lavoro che da quasi cinque anni, “senza soluzione di precarietà”, ci vede impegnati al servizio di un’utenza sempre più sacrificata dalla pubblica assistenza sanitaria.
Esterrefatto per la disinvoltura con la quale , in un coro di consenso, ci viene augurato di PERDERE IL LAVORO ! il tono che si percepisce dietro questo incredibile auspicio è quello della rabbia, dell’acredine, del disprezzo e, perché no, dell’invidia.
Si tratta di anonimi e certo non so chi siano . Però scrivono bene, hanno cercato di argomentare con dovizia di osservazioni il loro consenso a quel “ speriamo che vadano a casa al più presto …..” che chiude il primo commento.
No, non credo che siano i soliti qualunquisti pronti a criticare tutto e tutti.
Poi se scrivono su questo blog si può immaginare che qualche idea politica ce l’hanno, eccome !
Per questo rimango ancora più esterrefatto. la rabbia, l’acredine e il disprezzo del qualunquista ci può anche stare; ma da parte di chi ha la pretesa di commentare esprimendo, in un modo o in un altro, messaggi politici è veramente inammissibile “gufare” perché 36 lavoratori perdano il lavoro dopo cinque anni di precaria stabilità e vadano a casa ….” che tanto fanno anche un lavoro inutile”!
Sono anonimi di destra? di sinistra? di centro ? non importa da che parte stiano …. certamente non rappresentano le loro appartenenze politiche vere o presunte che siano.
Gufare per una provincia con 36 disoccupati in più può farlo soltanto qualcuno intriso di cattiveria o d’invidia . Il cane dell’ortolano , per intenderci.
E adesso consentitemi di parlare del nostro “inutile” lavoro: il C.U.P
Ovviamente non gestiamo soltanto il call center ( 4 addetti su 36 che nell’orario di lavoro “rispondono” sempre ) ma soprattutto i 20 punti di accettazione, prenotazione e pagamento ticket dislocati in tutta la provincia, uno almeno per ogni Comune.
Personalmente lavoro al CUP dell’ex INAM di Piazza Armerina, part time , 6 euro scarse l’ora , con una media di circa 120 operazioni di sportello al giorno con la gestione della cassa oltre ad un’attività interna per caricare le agende dei medici specialisti e per le statistiche.
Servire allo sportello una media di 70/100 persone al giorno senza perdere la calma quando devi rispondere alle puntuali lamentele degli utenti che si vedono assegnare prenotazioni a 3 mesi per una visita cardiologia o a 8 mesi per un doppler angiologico e nel frattempo dare informazioni sugli ambulatori, i medici, gli orari e quant’altro ( lavoro non previsto dalla convenzione e perciò non dovuto e non retribuito ma diventato costante e rilevante e al quale sarebbe scortese sottrarsi) credetemi non è così semplice Certo non voglio “ piangere” sul piatto dove mangio” … chissà quanti vorrebbero essere al mio posto … ma ogni punto di vista ha la sua visuale : la mia è quella di un lavoratore precario, senza certezze sul suo futuro che, però, non può lamentarsi perché sa bene che c’è chi sta peggio e si tiene aggrappato a questa precarietà non perché speri in un’ ipotetica stabilità futura ma perché , con i tempi che corrono, meglio questo che niente!
Potrei continuare a parlarVi del mio lavoro e se lo facessi potrei convincerVi che fra tutti gli sprechi della mala sanità le briciole spese per il nostro stipendio hanno un indice di produttività altissimo che non è dato solo dalla quantità del nostro lavoro ma anche , lasciatemelo dire, dalla qualità che , per la professionalità acquisita in questi anni , ha raggiunto livelli di eccellenza ( come servizio in sé ovviamente e non con riferimento alle prestazioni sanitarie che prenotiamo per le quali certo non sono il più adatto ad esprimere giudizi ).
Può anche darsi, tuttavia, che questo servizio abbia per l’Azienda Sanitaria Provinciale un costo che va ben al di là di quello destinato alle prestazioni di lavoro ( il solito ben informato segnala cifre che non posso contestare perché non sono documentato al riguardo); ma cosa si vuole sostenere che è proprio il caso di … “ buttare il bambino perché sicuramente è insieme ad acqua sporca “?
Complimenti!

E andiamo al principio di legalità . Per qualcuno funziona così.
Dice anonimo Giovanni: questi lavoratori si stanno mettendo nelle mani di un sindacalista della CGIL sicuramente ignorante ( “stupido” dice per la verità l’anonimo commentatore ) e siccome non conosce la legge non sa che ormai le esternalizzazioni dei servizi sono vietate da una recente normativa regionale, quindi , in ogni caso ( e meno male!) saranno licenziati per legge!
Con buona pace dei gufi, dei cani dell’ortolano e di quelli attenti alle finanze pubbliche! Complimenti di nuovo!
Ma il nostro competente commentatore si è dimenticato di scrivere che l’art. 21 legge regionale n. 5/2009 da un lato impone il divieto ma dall’altro consente nel comma successivo di DEROGARE allo stesso divieto, con provvedimento del direttore generale. Si tratta di scelte di opportunità da valutarsi discrezionalmente secondo principi di buon funzionamento e corretta amministrazione, e non certo con la superficialità sprezzante del nostro borioso commentatore !
In ogni caso: il lavoro è lavoro e lo difenderemo con tutti mezzi!

E adesso parliamo di clientele.
Si lo so la politica c’entra, c’entra sempre; perché quando si è vista chiudere le porte delle assunzioni nel pubblico ( troppi concorsi, troppo personale ) ha dovuto ripiegare sulle finestre degli appalti esterni dove certamente qualche entratura non se l’è fatta negare . E allora ?
Volete azzerare le clientele? Bene, anche io sono d’accordo.
Cominciamo dunque da questi 36 candidati al LICENZIAMENTO ?
Questa volta non sono d’accordo: il lavoro è lavoro specie quando è produttivo, utile e ben fatto. Va difeso sempre, con tutti i mezzi.
E’ inaudito tifare per il licenziamento di qualcuno!
Vergognoso tifare per l’ulteriore impoverimento di questa povera Provincia !
I Sindacati fanno il loro mestiere. Difendono i lavoratori sempre. Sanno che un salario in meno è sempre una povertà in più ; e la povertà è pericolosa più cresce, più si espande, più impoverisce.
Un salario, uno stipendio, una pensione in più è ricchezza per tutti non solo per chi la percepisce ; perché il denaro, quando c’è e si spende, produce ricchezza anche per gli altri .. per tutti.
Ma Voi, istruiti e colti, Voi che avete la pretesa di fare opinione , di orientare con i Vostri commenti il pensiero della maggioranza silenziosa , Voi continuate a GUFARE per questi 36 fortunati, privilegiati e non più giovani lavoratori e “sperate” che ci licenzino! VERGOGNA.!
Salvo Russo

“Patroni d’Europa e dei Paesi dell’Unione Europea”. Mostra al museo diocesano da oggi 6 dicembre

Domenica 6 dicembre 2009, alle ore 12 S. Eccellenza Mons. Michele Pennisi, Vescovo di Piazza Armerina, inaugura la mostra internazionale d’arte sacra
Museo Diocesano di Piazza Armerina
Direttore Don Giuseppe Paci
Associazione Domus Artis
“Patroni d’Europa e dei Paesi dell’Unione Europea” nasce dalla collaborazione tra la Chiesa degli Artisti di Roma e la Diocesi di Piazza Armerina, grazie all’impegno del Museo Diocesano e della Associazione Domus Artis.
Alla mostra espongono artisti di varia nazionalità e di vari riferimenti estetici. Il fine della mostra è quello di documentare, attraverso questi santi emblematici, il comune cammino spirituale che ha attraversato l’Europa tutta, fin dai primi secoli dell’era cristiana. In mostra sono 27 opere pittoriche, relative ai santi protettori dei 27 paesi che attualmente compongono l’Unione Europea. Inoltre sono presenti 5 opere scultoree, relative ai santi che la Chiesa ha indicato come protettori dell’intero continente.
La mostra è a cura di Stefania Severi, responsabile dell’attività espositiva della Chiesa degli Artisti di Roma, che scrive nella sua presentazione: «Variegata è la poetica di riferimento degli artisti che hanno aderito alla mostra, così che è possibile individuare linguaggi che vanno dall’icona tradizionale alla nuova figurazione, dall’astrazione geometrica alla figurazione “classica”, dalla computer art all’arte povera. Tale varietà di linguaggi vuole costituire una sorta di parallelo con la varietà delle lingue Europee, fermo restando quel denominatore comune che è offerto proprio dalle radici cristiane.»
Espongono:
Pino Allamprese, Antonella Cappuccio, Cristina Capuano, Francesca Cataldi, Lorella Cecchini, Igina Colabucci Balla, Giovanna Dejua, Alberto Giuseppini, Anna Maria Guidantoni,
Marzena Guzinska, Dolores Lubienska, Saverio Magno, Maria Pia Michieletto, Christina Munns, Fernando Paonessa, Luigi Passeri, Patrizia Patti, Rita Piangerelli, Toni Pizzica, Peter Porazik, Alfredo Protano, Giovanna Raffaelli, Luigina Rech, Maria Luisa Ricciuti, Daniela Romano,
Tina Saletnich, Luisa Saraceni, Claudio Schiavoni, Gudrun Sleiter, Simona Valente,
Henrica Van Velzen, Franco Zingaretti

Luogo: Piazza Duomo, 1
Durata: 6 dicembre 2009 – 31 gennaio 2010
Orario: domenica e festivi 10.00-13.00 / 15.30-18.30; dal martedì al venerdì 15.30-18.30; mattina per scuole e gruppi previa prenotazione Tel. 0935.680113 int. 3, 0935.85622; domus.artis@virgilio.it
Curatore: Stefania Severi
Allestimento e cura dell’iniziativa in Sicilia: Prof. Alfonso Gambacurta e Associazione “Domus Artis”
Catalogo: Grafica Alberto Giuseppini
Ufficio Stampa: Vito Tripi Cell. 3497510063
Ingresso: Libero
Organizzazione: Ufficio Diocesano BBCCE e Associazione “Domus Artis”
Via La Bella, 3 94016 Piazza Armerina (EN)
Tel ++39 0935 680113 - fax ++39 0935 687458
e-mail: mailto:domus.artis@virgilio.itt http://www.diocesiarmerina.it

Nigrelli interviene sulle bollette dell'acqua per rateizzarle.

Piazza Armerina. I cittadini non chiedere informazioni sulle esose bollette recapitate da Acqua Enna e il primo cittadino della città dei mosaici interviene. Lo fa con un comunicato stampa che informa i cittadini sulla possibilità di chiedere la rateizzazione delle bollette. Dice Nigrelli “A seguito delle lunghe code che si sono create presso lo sportello cittadino di Acquaenna, la società che gestisce il servizio idrico integrato per conto dell’Ato 5, ho incontrato il presidente della Società, Franz Bruno, e il suo staff, per chiedere che il front office venisse aperto anche in altre giornate. L’afflusso straordinario di cittadini presso lo sportello di Acquaenna, che è ospitato al piano terra della delegazione comunale di via gen. Ciancio, è causato dal recapito delle raccomandate con la quale la società chiede il pagamento delle bollette non pagate dagli utenti negli anni tra il 2005 e il 2009. Molte famiglie, circa 700 ad oggi, si sono viste recapitare diffide a pagare per somme anche ingenti dovute alla sommatoria delle diverse bollette non pagate negli anni e, in molti casi, difficili da pagare in un’unica soluzione. Mi sono fatto portavoce – continua il sindaco - presso la presidenza di Acquaenna del disagio di molte famiglie che intendono pagare il dovuto, ma chiedono la rateizzazione prevista dal contratto. Il problema è che per chiedere e ottenere tale rateizzazione i cittadini avrebbero dovuto recarsi presso gli uffici della società ad Enna alta. Ho chiesto di trovare una soluzione alle esigenze dei cittadini piazzesi e la società è venuta incontro disponendo che nei giorni di mercoledì 9 dicembre, giovedì 10 dicembre e venerdì 11 dicembre l’ufficio di via gen. Ciancio sarà aperto dalle 8,30 alle 13,00 esclusivamente per gli utenti che intendono regolarizzare gli arretrati anche mediante rateizzazione. In questo modo i disagi per i cittadini che avevano difficoltà a raggiungere il capoluogo sono stati eliminati”. La società Acquaenna, secondo i dati forniti, avrebbe un credito nei confronti degli utenti piazzesi per gli anni tra il 2005 e il 2008, pari a 1,5 milioni di euro, cioè il 40% del credito vantato in tutta la provincia. Da qui la necessità di procedere al recupero forzoso e alla sospensione delle forniture per gli utenti morosi, come già avvenuto negli altri comuni della provincia. “Con il mio intervento presso la società – spiega il Sindaco – si offre ai cittadini che intendono mettersi in regola la possibilità di accedere alla rateizzazione senza bisogno di recarsi a Enna. Si tratta probabilmente dell’ultima occasione per regolarizzare le posizioni, prima che anche a Piazza, come è già successo nelle altre città, Acquaenna proceda alla sospensione dell’erogazione per le utenze debitrici.” Nei prossimi giorni si terrà un incontro tra il responsabile delle politiche sociali Lina Grillo e la presidenza di Acquaenna per studiare le soluzioni possibili per andare incontro alle esigenze delle famiglie in stato di indigenza che avessero ricevuto l’avviso di morosità.
Agostino Sella

L'area Mpa critica la gestione dell'Università.

Enna. “Associazione Campus non perde il vizio di falsificare la realtà raccontando fantasie di impegno solitario all’interno dell’università”. Lo dicono all’unisono i Giovani per l’autonomia, l’Associazione Unitrinacria, il giovane Consigliere Provinciale Giuseppe Cimino e l’onorevole del Movimento di Raffaele Lombardo Paolo Colianni. Le associazioni hanno emanato un comunicato sulla realtà universitaria e sulle questione della tasse. “Ad onor del vero – dicono nel comunicato - tutte le associazioni hanno dato il loro contributo sia l’associazione Unitrinacria che l’Unicentro che la Lags. Dispiace - dice anche Roberto Savoca commissario provinciale giovane Mpa - continuare a replicare a chi ancora non ha compreso che nessuno ha il monopolio dell’università che è di tutti. Dobbiamo impegnarci, invece, a sviluppare una maggiore cooperazione tra tutte le componenti associative e gli organi amministrativi della Kore, focalizzando l’attenzione sul reale bisogno degli studenti e su una maggiore offerta di servizi per gli universitari stessi”. Marco Failla consigliere Ersu kore dice: “invito il presidente Campus, Fabrizio Russo, ad abbassare i toni dell’ entusiasmo ed a combattere insieme uno stato di totale silenzio da parte degli organi di competenza della Kore nell’abbassamento delle tasse di tutti gli universitari, che non comprendiamo perche debbano pagare fino a mille e ottocento euro a studente ed addirittura tremila euro all’anno per svolgere un dottorato di ricerca”. Giuseppe Cimino giovane consigliere provinciale Mpa sottolinea come “il fronte studentesco dovrebbe essere compatto nel vigilare che chi gestisce l’Università recependo proposte e dialogando con tutti”. L’onorevole Paolo Colianni infine afferma “la risoluzione del caso delle Tasse universitarie deve vedere tutta la classe dirigente senza preclusioni di sorta e l’associazionismo studentesco insieme, attraverso momenti di confronto per la risoluzione di un caso che attanaglia tutti gli studenti dell’università Kore, diventata il più importante motore culturale e socio economico della provincia di Enna. Sarebbe opportuno far pagare le rette universitarie in relazione al reddito degli studenti piuttosto che ancora perdurare in questa condizione che crea un forte disagio soprattutto a quelle famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese. Il il cosiddetto concetto di meritocrazia – conclude Colianni – deve essere raggiunto anche da chi verte in condizione di svantaggio economico.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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