mercoledì 9 luglio 2008
Quando cadono le stelle. di Filippo Di Giorgio
Mi ero ripromesso – e manterrò l’impegno preso, salvo questa breve replica – di lasciare per un bel po’ di tempo il tedioso dibattito politico locale, anche per favorire la ripresa di un dialogo e di una sintesi fra le litigiose forze politiche locali di centrodestra.
Purtroppo, la virulenza dell’attacco che mi ha rivolto l’ex Sindaco mi costringe a rivedere – ma solo temporaneamente - questo proposito, anche per la necessità di replicare alle numerose falsità con le quali egli ha farcito la sua fuorviante diagnosi del risultato elettorale.
Certo, non nego che egli abbia in parte colto nel segno, quando ha affermato che la strategia politica perseguita da Giuseppe Mattia in questi ultimi anni sia stata il frutto di una costante collaborazione con la mia persona.
Anzi, sottolineo io stesso che l’aver retto larga parte dell’opposizione extraconsiliare all’operato della Giunta Prestifilippo è un merito che non solo rivendico, ma di cui sono addirittura orgoglioso.
In altri termini, aver mostrato gli inciuci che l’ex Amministratore locale ordiva in danno della città quando nelle Assemblee dell’ATO votava insieme al centrosinistra crisafulliano; avere preparato i ricorsi contro le esorbitanti cartelle esattoriali emesse per la riscossione della TIA; aver difeso le altre istituzioni dagli attacchi infamanti che il Forum del Comune lanciava quotidianamente; aver sottolineato con argomenti a prova di confutazione la gestione dilettantistica della res pubblica in tutti i settori dell’attività amministrativa, sono meriti che nessuno mai potrà togliere allo scrivente e agli altri componenti dell’Associazione Notarbartolo (nome non poco indigesto a Prestifilippo).
Quali che siano gli esiti di queste battaglie, ancora in atto pendenti, ed anche in caso di sconfitta, rimane perlomeno il pregio di avere dato a Piazza Armerina, per la prima volta, degli strumenti di tutela concreti per reagire agli gli abusi e alle vessazioni di una classe politica iniqua ed arrogante.
Pur tuttavia erra profondamente l’ex Sindaco quando ipotizza che sono stato io a suggerire le ultime scelte di Giuseppe Mattia nelle ultime fasi della campagna elettorale.
Purtroppo, ed anche in questo caso in maniera inspiegabile, proprio nel momento decisivo della competizione politica, il mio amico Giuseppe, forse condividendo il superficiale giudizio dell’ex Sindaco su una mia presunta “inesperienza”, ha preferito affidarsi ad altri e ben più “navigati” politici di lungo corso, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Ciò, gentile ex amministratore locale, è confermato dalle prove di dialogo nella fase di ballottaggio fra la nostra coalizione e gli altri gruppi politici di centrodestra (fra cui anche alcune liste composte dai suoi fidi), dalle quali sono sempre stato escluso.
Malgrado dunque la mia incidenza in questi processi decisionali sia stata del tutto marginale, accetto la sconfitta, e me ne carico anche una parte. Il senso di responsabilità e la correttezza sono due doti riconosciuteci anche dagli avversari, e fanno certamente la differenza fra una proposta politica seria e un’accozzaglia elettorale quale quella guidata dall’ex Sindaco. Con buona pace delle supponenti affermazioni secondo cui io e Mattia saremmo lo zero più zero che resta sempre zero. L’importante è non andare mai sotto lo zero, come ha fatto Prestifilippo in questi anni di disastrosa attività amministrativa. L’importante e non aver mai fatto pagare agli altri, specie alle persone che ci sono state vicine, il prezzo dei nostri rancori e delle nostre vendette.
E qui apro (o spero di aprire) gli occhi ad alcuni compagni di coalizione, cui Prestifilippo ha direttamente imputato le sue sconfitte personali e politiche.
Mi riferisco a Fabrizio Tudisco, reo di non averlo adeguatamente aiutato nelle passate elezioni regionali, e che invece le fonti ben informate affermano abbia lavorato con serietà ed impegno per appoggiarlo, senza però trovare grandi consensi in quanto il nostro farmacista era ormai divenuto inviso a larga parte della comunità piazzese (merita di essere ricordato, a conferma di ciò, il forte divario fra il risultato elettorale riscosso dal PDL alle elezioni politiche nazionali e quello ottenuto – contestualmente - alle elezioni regionali).
Per ringraziare il buon Fabrizio della lealtà e dell’impegno avuto nei suoi confronti, l’ex Sindaco gli ha contrapposto uno stimato medico come il dottore Cicala, con ciò dividendo (come al solito) gli elettori del PDL e negando a Piazza Armerina una rappresentanza in Consiglio provinciale che, vista la vittoria del centrodestra, oggi sarebbe stata non poco utile.
Ma pur di perseguire la sua vendetta, questa volta contro Giuseppe Mattia, Prestifilippo non ha avuto nemmeno il minimo scrupolo di colpire un altro suo ex Assessore che pure lealmente in tanti mesi aveva collaborato, anche a rischio dell’incolumità fisica (vedasi vicenda mercato settimanale), con il nostro prestigiatore della politica.
Se oggi una ragazza giovane e piena di entusiasmo come Agata Di Seri, ampiamente suffragata dalla comunità locale, è fuori dal Consiglio comunale, lasciando senza rappresentanza una larga parte della comunità piazzese, il merito, o meglio, il demerito, è tutto di Prestifilippo, che in quel vergognoso comizio del 26/06/2008 invitò apertamente gli elettori del centrodestra a votare per il più “istruito” (rectius, Nigrelli) dei due candidati alla carica di Sindaco.
Tutto quello che è successo noi in fondo lo avevamo messo in conto, e ne avevamo già avuto sentore quando l’unico amico in comune fra me e Prestifilippo mi preannunciò candidamente che la sconfitta dell’ex Sindaco al primo turno avrebbe segnato successivamente anche la nostra sconfitta. A Filippo Lo Giudice dissi in quella occasione che se fossi stato certo della prima eventualità avrei accettato di buon grado anche la seconda. Perché Maurizio Prestifilippo è stato e sarà sempre un forte elemento di distorsione programmatica, e continuerà e perseguire quella politica della divisione e dell’odio che, se non efficacemente contrastata, manifesterà i suoi effetti perniciosi in altre competizioni elettorali ed in altre sedi istituzionali.
Lasciamo pertanto che il “cilicio” continui a pungerlo, anche perché probabilmente sta soffrendo terribilmente al pensiero che fino a qualche mese fa ordinava seduto al tavolo di Sala delle luci e adesso, al massimo, ordina seduto ai tavoli dei Bar dello Sport.
Fra un mese sarà la notte di San Lorenzo, e quando cadono le stelle di solito si esprimono i desideri. Il mio è quello di trovare nel futuro una classe politica seria e responsabile, depurata da quegli elementi con i quali l’unica cosa che si possa costruire è il degrado ovvero, peggio ancora, la distruzione della città che tanto amiamo.
Piazza Armerina, 09/07/2008.
Filippo Andrea Di Giorgio
Purtroppo, la virulenza dell’attacco che mi ha rivolto l’ex Sindaco mi costringe a rivedere – ma solo temporaneamente - questo proposito, anche per la necessità di replicare alle numerose falsità con le quali egli ha farcito la sua fuorviante diagnosi del risultato elettorale.
Certo, non nego che egli abbia in parte colto nel segno, quando ha affermato che la strategia politica perseguita da Giuseppe Mattia in questi ultimi anni sia stata il frutto di una costante collaborazione con la mia persona.
Anzi, sottolineo io stesso che l’aver retto larga parte dell’opposizione extraconsiliare all’operato della Giunta Prestifilippo è un merito che non solo rivendico, ma di cui sono addirittura orgoglioso.
In altri termini, aver mostrato gli inciuci che l’ex Amministratore locale ordiva in danno della città quando nelle Assemblee dell’ATO votava insieme al centrosinistra crisafulliano; avere preparato i ricorsi contro le esorbitanti cartelle esattoriali emesse per la riscossione della TIA; aver difeso le altre istituzioni dagli attacchi infamanti che il Forum del Comune lanciava quotidianamente; aver sottolineato con argomenti a prova di confutazione la gestione dilettantistica della res pubblica in tutti i settori dell’attività amministrativa, sono meriti che nessuno mai potrà togliere allo scrivente e agli altri componenti dell’Associazione Notarbartolo (nome non poco indigesto a Prestifilippo).
Quali che siano gli esiti di queste battaglie, ancora in atto pendenti, ed anche in caso di sconfitta, rimane perlomeno il pregio di avere dato a Piazza Armerina, per la prima volta, degli strumenti di tutela concreti per reagire agli gli abusi e alle vessazioni di una classe politica iniqua ed arrogante.
Pur tuttavia erra profondamente l’ex Sindaco quando ipotizza che sono stato io a suggerire le ultime scelte di Giuseppe Mattia nelle ultime fasi della campagna elettorale.
Purtroppo, ed anche in questo caso in maniera inspiegabile, proprio nel momento decisivo della competizione politica, il mio amico Giuseppe, forse condividendo il superficiale giudizio dell’ex Sindaco su una mia presunta “inesperienza”, ha preferito affidarsi ad altri e ben più “navigati” politici di lungo corso, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Ciò, gentile ex amministratore locale, è confermato dalle prove di dialogo nella fase di ballottaggio fra la nostra coalizione e gli altri gruppi politici di centrodestra (fra cui anche alcune liste composte dai suoi fidi), dalle quali sono sempre stato escluso.
Malgrado dunque la mia incidenza in questi processi decisionali sia stata del tutto marginale, accetto la sconfitta, e me ne carico anche una parte. Il senso di responsabilità e la correttezza sono due doti riconosciuteci anche dagli avversari, e fanno certamente la differenza fra una proposta politica seria e un’accozzaglia elettorale quale quella guidata dall’ex Sindaco. Con buona pace delle supponenti affermazioni secondo cui io e Mattia saremmo lo zero più zero che resta sempre zero. L’importante è non andare mai sotto lo zero, come ha fatto Prestifilippo in questi anni di disastrosa attività amministrativa. L’importante e non aver mai fatto pagare agli altri, specie alle persone che ci sono state vicine, il prezzo dei nostri rancori e delle nostre vendette.
E qui apro (o spero di aprire) gli occhi ad alcuni compagni di coalizione, cui Prestifilippo ha direttamente imputato le sue sconfitte personali e politiche.
Mi riferisco a Fabrizio Tudisco, reo di non averlo adeguatamente aiutato nelle passate elezioni regionali, e che invece le fonti ben informate affermano abbia lavorato con serietà ed impegno per appoggiarlo, senza però trovare grandi consensi in quanto il nostro farmacista era ormai divenuto inviso a larga parte della comunità piazzese (merita di essere ricordato, a conferma di ciò, il forte divario fra il risultato elettorale riscosso dal PDL alle elezioni politiche nazionali e quello ottenuto – contestualmente - alle elezioni regionali).
Per ringraziare il buon Fabrizio della lealtà e dell’impegno avuto nei suoi confronti, l’ex Sindaco gli ha contrapposto uno stimato medico come il dottore Cicala, con ciò dividendo (come al solito) gli elettori del PDL e negando a Piazza Armerina una rappresentanza in Consiglio provinciale che, vista la vittoria del centrodestra, oggi sarebbe stata non poco utile.
Ma pur di perseguire la sua vendetta, questa volta contro Giuseppe Mattia, Prestifilippo non ha avuto nemmeno il minimo scrupolo di colpire un altro suo ex Assessore che pure lealmente in tanti mesi aveva collaborato, anche a rischio dell’incolumità fisica (vedasi vicenda mercato settimanale), con il nostro prestigiatore della politica.
Se oggi una ragazza giovane e piena di entusiasmo come Agata Di Seri, ampiamente suffragata dalla comunità locale, è fuori dal Consiglio comunale, lasciando senza rappresentanza una larga parte della comunità piazzese, il merito, o meglio, il demerito, è tutto di Prestifilippo, che in quel vergognoso comizio del 26/06/2008 invitò apertamente gli elettori del centrodestra a votare per il più “istruito” (rectius, Nigrelli) dei due candidati alla carica di Sindaco.
Tutto quello che è successo noi in fondo lo avevamo messo in conto, e ne avevamo già avuto sentore quando l’unico amico in comune fra me e Prestifilippo mi preannunciò candidamente che la sconfitta dell’ex Sindaco al primo turno avrebbe segnato successivamente anche la nostra sconfitta. A Filippo Lo Giudice dissi in quella occasione che se fossi stato certo della prima eventualità avrei accettato di buon grado anche la seconda. Perché Maurizio Prestifilippo è stato e sarà sempre un forte elemento di distorsione programmatica, e continuerà e perseguire quella politica della divisione e dell’odio che, se non efficacemente contrastata, manifesterà i suoi effetti perniciosi in altre competizioni elettorali ed in altre sedi istituzionali.
Lasciamo pertanto che il “cilicio” continui a pungerlo, anche perché probabilmente sta soffrendo terribilmente al pensiero che fino a qualche mese fa ordinava seduto al tavolo di Sala delle luci e adesso, al massimo, ordina seduto ai tavoli dei Bar dello Sport.
Fra un mese sarà la notte di San Lorenzo, e quando cadono le stelle di solito si esprimono i desideri. Il mio è quello di trovare nel futuro una classe politica seria e responsabile, depurata da quegli elementi con i quali l’unica cosa che si possa costruire è il degrado ovvero, peggio ancora, la distruzione della città che tanto amiamo.
Piazza Armerina, 09/07/2008.
Filippo Andrea Di Giorgio
In queste ore la giunta Monaco prende forma. Speriamo sui piazzesi...
Dopo la disfatta piazzese per il consiglio provinciale, speriamo che notizie buone arrivino dalla composizione della giunta Monaco....
Il programma del teatro antico di Morgantina
TEATRO ANTICO DI MORGANITINA
AIDONE (EN)
AIDONE (EN)
giovedì 10 e venerdì 11 luglio
MDA PRODUZIONI – Lab.TEATRO DEI TERRITORI
IL CICLOPE da Euripide
ERNESTO LAMA - SEBASTIANO TRINGALI - LELLO ARENA
coro 26 ATTORI e DANZATORI del TEATRO dei TERRITORI
drammaturgia TRINGALI/GATTI/MACCAGNANO
regia e movimenti AURELIO GATTI coro CINZIA MACCAGNANO
MDA PRODUZIONI – Lab.TEATRO DEI TERRITORI
IL CICLOPE da Euripide
ERNESTO LAMA - SEBASTIANO TRINGALI - LELLO ARENA
coro 26 ATTORI e DANZATORI del TEATRO dei TERRITORI
drammaturgia TRINGALI/GATTI/MACCAGNANO
regia e movimenti AURELIO GATTI coro CINZIA MACCAGNANO
giovedì 17 luglio
ARS MILLENNIA TEATRO
DIDONE
con ISABEL RUSSINOVA
da “La tragedia di Didone” di C. Marlowe
Regia Manuel Giliberti
ARS MILLENNIA TEATRO
DIDONE
con ISABEL RUSSINOVA
da “La tragedia di Didone” di C. Marlowe
Regia Manuel Giliberti
mercoledì 23 luglio
MDA PRODUZIONI – MISTRAS
SORELLE DI SANGUE
da CRISOTMI di Ritsos e ELEKTRA di Hofmannsthal
ELISABETTA POZZI
e PAOLA BELLISARI – ANNALISA D'ANTONIO
CARLOTTA BRUNI – ROSA MERLINO
coreografia AURELIO GATTI musica originale DANIELE D'ANGELO
drammaturgia GATTI/POZZI/D'ANGELO
MDA PRODUZIONI – MISTRAS
SORELLE DI SANGUE
da CRISOTMI di Ritsos e ELEKTRA di Hofmannsthal
ELISABETTA POZZI
e PAOLA BELLISARI – ANNALISA D'ANTONIO
CARLOTTA BRUNI – ROSA MERLINO
coreografia AURELIO GATTI musica originale DANIELE D'ANGELO
drammaturgia GATTI/POZZI/D'ANGELO
sabato 26 luglio
Molise Spettacoli - Compagnia Moliere
AULULARIA da Plauto
STEFANO MASCIARELLI - ROSARIO COPPOLINO
traduzione, adattamento e regia di WALTER MANFRE
Molise Spettacoli - Compagnia Moliere
AULULARIA da Plauto
STEFANO MASCIARELLI - ROSARIO COPPOLINO
traduzione, adattamento e regia di WALTER MANFRE
giovedì 31 luglio
ARGOT PRODUZIONI - TEATRO DEI DUE MARI
GIULIO CESARE o della congiura da William Shakespeare
adattamento drammaturgico e regia di MAURIZIO PANICI
con EDOARDO SIRAVO, LEANDRO AMATO, RENATO CAMPESE
MAURIZIO PANICI, SILVIA SIRAVO
ARGOT PRODUZIONI - TEATRO DEI DUE MARI
GIULIO CESARE o della congiura da William Shakespeare
adattamento drammaturgico e regia di MAURIZIO PANICI
con EDOARDO SIRAVO, LEANDRO AMATO, RENATO CAMPESE
MAURIZIO PANICI, SILVIA SIRAVO
domenica 3 agosto
ENTE TEATRO CRONACA – Lab.TEATRO DEI TERRITORI
IONE da Euripide
ERNESTO LAMA - SEBASTIANO TRINGALI - CINZIA MACCAGNANO - STEFANO ANNONI
e GIANNA BEDUSCHI - GIOIA GUIDA - PAOLA BELLISARI ANNALISA D'ANTONIO - MONICA CAMILLONI
regia e movimenti AURELIO GATTI
ENTE TEATRO CRONACA – Lab.TEATRO DEI TERRITORI
IONE da Euripide
ERNESTO LAMA - SEBASTIANO TRINGALI - CINZIA MACCAGNANO - STEFANO ANNONI
e GIANNA BEDUSCHI - GIOIA GUIDA - PAOLA BELLISARI ANNALISA D'ANTONIO - MONICA CAMILLONI
regia e movimenti AURELIO GATTI
Si avvicina la festa di Maria Santissima delle Vittorie. di Guglielmo Bongiovanni
Si avvicina il mese di agosto e con esso la tradizionale festa in onore della nostra patrona "Maria Santissima delle Vittorie".
Ogni anno, e credo di non sbagliarmi, quanto più si avvicinano i preparativi della festa mariana tanto più si comincia a disquisire sui motivi che animano la festa della Patrona, giustificando le proprie convinzioni a seconda del grado di laicità o cultura che si possiede.
Per contro, il popolo dei fedeli, sostenitori che il mese di agosto sia un punto di partenza per il rinnovamento dello spirito e dell’amore verso "Maria Santissima delle Vittorie" che tanto ha amato questa città proteggendola nei diversi secoli dalle intemperie che la storia ci ha consegnato.
Non voglio entrare nel merito delle discussioni ma ritengo che alcune pillole di storia possano aiutare a intendere quanto questa festa, in onore alla Vergine Madre, sia importante per la nobile storia di questa città e per tutta la sua diocesi.
Era il 1996, ricopriva la carica di assessore allo sport turismo e spettacolo Filippo Rausa. Nel piccolo e gremito teatro Garibaldi il compianto Litterio Villari presentava un piccolo libro sull’apparizione della Madonna a Piazza Armerina. Ad un tratto, con profonda emozione, esclamò che esisteva una Lourdes in Sicilia, Piazza Armerina, che nel lontano 1348 ha avuto il privilegio e l’onore dell’apparizione della Madonna al pio sacerdote Giovanni Candilia. Vi lascio immaginare la punta di orgoglio "piazzese" che si accese dentro le mura del teatro Garibaldi. Lo scrisse pure il compianto Villari, aggiungendo, con una punta di polemica: perché nessuno mai ha scritto dell’apparizione della Madonna nella nostra città.?
Sappiamo tutto, o quasi tutto, sulla donazione e ritrovamento del Vessillo del conte Ruggero, nulla, o quasi, sull’avvenimento più importante: l’apparizione della Beata Vergine Madre. Chissà probabilmente nel prossimo futuro qualcuno sentirà l’ispirazione ad approfondire gli studi appena iniziati dal noto storico piazzese.
L’amore per la patrona, simbolo di cristianità in tempo di guerra e di italianità successivamente, si trasformò immediatamente con un segno di ringraziamento tangibile; la costruzione di una chiesetta in contrada di piazza vecchia a cui si diede un nome "chiesa della Madonna dei Miracoli".
Purtroppo di questa chiesa non è rimasto niente, difatti, intorno al 1950, si finì col demolirla e con essa sparì anche un quadro di un certo valore che raffigurava la Madonna con in braccio il Bambino insiemi ai Santi Rocco e Sebastiano che venivano invocati a protezione della peste che allora era di casa in tutta Europa. Oggi laddove apparve la Vergine Maria vi è posta un’edicola con la riproduzione del quadro andato rubato.
Sono trascorsi 660 anni (1348-2008) dall’apparizione e dal ritrovamento del vessillo di Maria Santissima delle Vittorie. Sei secoli di storia che questa città ha forse dimenticato. Ma l’amore, l’attaccamento, la fede, la speranza, la gioia, il dolore, ogni anno vengono riposte nelle mani di "Maria" le cui opere miracolose sono raccontate in migliaia di pagine di storia. Quest’anno forse è un anno particolare, forse un anno di svolta, forse il punto di partenza, per manifestare ancora di più l’amore verso la nostra Patrona impegnandoci ad amare di più questa città che ha bisogno dell’orgoglio leale e sincero che per secoli ha animato la popolazione piazzese. Abbiamone cura, rispettiamola, ciò forse e un primo passo verso una crescita culturale, economica, spirituale che la città merita che la sua Patrona ci chiede.
Guglielmo Bongiovanni
Ogni anno, e credo di non sbagliarmi, quanto più si avvicinano i preparativi della festa mariana tanto più si comincia a disquisire sui motivi che animano la festa della Patrona, giustificando le proprie convinzioni a seconda del grado di laicità o cultura che si possiede.
Per contro, il popolo dei fedeli, sostenitori che il mese di agosto sia un punto di partenza per il rinnovamento dello spirito e dell’amore verso "Maria Santissima delle Vittorie" che tanto ha amato questa città proteggendola nei diversi secoli dalle intemperie che la storia ci ha consegnato.
Non voglio entrare nel merito delle discussioni ma ritengo che alcune pillole di storia possano aiutare a intendere quanto questa festa, in onore alla Vergine Madre, sia importante per la nobile storia di questa città e per tutta la sua diocesi.
Era il 1996, ricopriva la carica di assessore allo sport turismo e spettacolo Filippo Rausa. Nel piccolo e gremito teatro Garibaldi il compianto Litterio Villari presentava un piccolo libro sull’apparizione della Madonna a Piazza Armerina. Ad un tratto, con profonda emozione, esclamò che esisteva una Lourdes in Sicilia, Piazza Armerina, che nel lontano 1348 ha avuto il privilegio e l’onore dell’apparizione della Madonna al pio sacerdote Giovanni Candilia. Vi lascio immaginare la punta di orgoglio "piazzese" che si accese dentro le mura del teatro Garibaldi. Lo scrisse pure il compianto Villari, aggiungendo, con una punta di polemica: perché nessuno mai ha scritto dell’apparizione della Madonna nella nostra città.?
Sappiamo tutto, o quasi tutto, sulla donazione e ritrovamento del Vessillo del conte Ruggero, nulla, o quasi, sull’avvenimento più importante: l’apparizione della Beata Vergine Madre. Chissà probabilmente nel prossimo futuro qualcuno sentirà l’ispirazione ad approfondire gli studi appena iniziati dal noto storico piazzese.
L’amore per la patrona, simbolo di cristianità in tempo di guerra e di italianità successivamente, si trasformò immediatamente con un segno di ringraziamento tangibile; la costruzione di una chiesetta in contrada di piazza vecchia a cui si diede un nome "chiesa della Madonna dei Miracoli".
Purtroppo di questa chiesa non è rimasto niente, difatti, intorno al 1950, si finì col demolirla e con essa sparì anche un quadro di un certo valore che raffigurava la Madonna con in braccio il Bambino insiemi ai Santi Rocco e Sebastiano che venivano invocati a protezione della peste che allora era di casa in tutta Europa. Oggi laddove apparve la Vergine Maria vi è posta un’edicola con la riproduzione del quadro andato rubato.
Sono trascorsi 660 anni (1348-2008) dall’apparizione e dal ritrovamento del vessillo di Maria Santissima delle Vittorie. Sei secoli di storia che questa città ha forse dimenticato. Ma l’amore, l’attaccamento, la fede, la speranza, la gioia, il dolore, ogni anno vengono riposte nelle mani di "Maria" le cui opere miracolose sono raccontate in migliaia di pagine di storia. Quest’anno forse è un anno particolare, forse un anno di svolta, forse il punto di partenza, per manifestare ancora di più l’amore verso la nostra Patrona impegnandoci ad amare di più questa città che ha bisogno dell’orgoglio leale e sincero che per secoli ha animato la popolazione piazzese. Abbiamone cura, rispettiamola, ciò forse e un primo passo verso una crescita culturale, economica, spirituale che la città merita che la sua Patrona ci chiede.
Guglielmo Bongiovanni
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Chi sono
Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com
___________
"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"
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