venerdì 28 marzo 2008

Cinque consiglieri: "Il comune sperpera i soldi della Villa". Il sindaco: "falsità"

Piazza Armerina. “I soldi provenienti dal 30% dei biglietti di ingresso alla Villa Romana del Casale sono stati sperperati dall’amministrazione comunale in attività che nulla hanno a che vedere con la manutenzione e promozione turistica della Villa”. Queste le ragioni per cui cinque consiglieri comunali piazzesi, Salvatore Manuella, Calogero Cimino, Teodoro Ribilotta, Giuseppe Capizzi e Giuseppe Falcone, hanno scritto una lettera di denunzia alla procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti di Palermo. Il sindaco Maurizio Prestifilippo, dal canto suo, si difende dicendo che “sono solo falsità ed i cinque consiglieri agiscono perché accecati dall’odio politico”. I consiglieri denunziano lo sperpero di denaro che dovrebbe servire per la promozione della villa romana del Casale ed invece, a parer loro, viene utilizzato per fare altre cose. I cinque sottolineano come “la convenzione tra regione e comune non sia mai stata approvata dal consiglio comunale come prevede la normativa” e denunziano “il grave sperpero di centinaia di migliaia di euro e l’inosservanza da parte dell’amministrazione comunale della convenzione redatta tra il comune e l’assessorato regionale ai BB.CC per la spesa del 30% dei proventi dei biglietti per l’ingresso alla Villa Romana del Casale. Si segnala – continua la lettera di denuncia alla procura della repubblica – come i proventi provenienti dal capitolo 5000 siano stati sperperati in attività ed iniziative che nulla hanno a che vedere con la manutenzione e la promozione del sito”. Poi i cinque consiglieri comunali tirano in ballo la direttrice del museo, la dottoressa Lentini “Si segnala – si legge nella lettera – anche la responsabilità solidale del direttore della Villa Romana del Casale che, con le autorizzazioni tempestive di spesa, non ha mai vigilato che le somme autorizzate e spese dal comune fossero attinenti le finalità della Villa, che non ha mai chiesto il rendiconto delle spese sostenute, che non ha mai programmato con i vertici dell’amministrazione comunale un piano di spesa attinente e conforme alle finalità della convenzione”. Il sindaco piazzese, Maurizio Prestifilippo, in piena campagna elettorale per le regionali, però non ci sta e si difende a muso duro. “sono le solite cose trite e ritrite. Sono stato chiamato 5 o 6 volte dalla corte dei conti e sempre sono stato assolto. Giuseppe Capizzi è un ingenuo, mentre gli altri sono consiglieri accecati dall’odio politico. Quello che dicono corrisponde solamente falsità che vengono puntualmente riproposte, cose prive di ogni fondamento”.
Agostino Sella

Stato di agitazione per il personale dell’Ente Parco Minerario Floristella-Grottacalda.

Stato di agitazione per il personale dell’Ente Parco Minerario Floristella-Grottacalda. A proclamarlo i sindacati Cobas/Codir e CGIL guidati rispettivamente da Salvatore Roccaforte e Sebastiano Messina. In una nota inviata al Prefetto di Enna e per conoscenza al presidente della regione al presidente della provincia regionale di Enna, ai sindaci dei comune di Piazza Armerina, Valguarnera, ed Aidone ed al dirigente generale dell’agenzia regionale per l’impiego, i sindacati informano che i lavoratori dell’ente non percepiscono lo stipendio dallo scorso mese di dicembre. “È da tre mesi - si legge nella nota - che 21 famiglie, quasi tutte monoreddito, degli operai ed operatori dell’Ente di diritto pubblico “Parco Minerario Floristella-Grottacalda” “tirano la cinghia” a causa delle disfunzioni di una pubblica amministrazione inefficiente, incapace ed insensibile alle esigenze reali del prsonale. In queste mortificanti condizioni di privazione assoluta di dignità le famiglie degli operai hanno dovuto affrontare le recenti festività Pasquali. Si aggiunga che – continua la nota - data l’ubicazione del posto di lavoro, ogni giorno ognuno di loro deve, a proprie spese, affrontare lo spostamento con mezzo proprio e, il più vicino, deve coprire una distanza in andata e ritorno di circa 10 Km. Pertanto – conclude la nota - si chiede al Prefetto di Enna un intervento autorevole utile a sbloccare in tempi brevissimi la situazione”.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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