martedì 21 gennaio 2014

Aisha, giovane del Ciad, cerca lavoro.

Aisha, una giovane ragazza del CIAD, cerca lavoro. 
E' disposta ad accudire anziani presso famiglie o anche lavorare per pulizie varie.
Per informazioni telefonare al n. 347.7635682

Curva della morte. Altro incidente. Vergogna

Ecco il mangia mangia dei sindacati. Alla faccia dei lavoratori

da Il Fatto Quotidiano del 15 gennaio 2014
Le associazioni di categoria ricavano questi introiti dalle buste paga dei lavoratori, così come i "gettoni di presenza" presso gli enti bilaterali. 
Al ministero del Lavoro li definiscono una "royalty" per avere chiuso i contratti, a Cgil, Cisl e Uil servono a fare quadrare i bilanci.

In molti credono che i sindacati siano finanziati dalle quote dei propri iscritti. Nelle pieghe di bilanci – che per quanto riguarda le categorie o i comitati regionali non sono consultabili – si possono scoprire invece altre voci, diverse da quelle relative alle tessere degli iscritti.

Barriere architettoniche. Il grido d'allarme di Katty Tripi

Katty Tripi.
A seguito delle polemiche sorte a Piazza Armerina in Consiglio Comunale, in merito alla eventualità, da parte del CSR (Consorzio Siciliano di Riabilitazione) di realizzare un centro per disabili, Katty Tripi, giovane piazzese che fa parte dell' Operatori Aiuto ASMS (associazione siciliana medulolesi spinali) di Palermo, coglie l'occasione per denunciare l'insufficiente abbattimento delle barriere architettoniche in città. 
"La città di Piazza Armerina presenta ancora notevoli lacune per quanto riguarda la risoluzione di tali abbattimenti. Infatti per un normodotato, muoversi in una città che presenta strade disastrate, gradini alle entrate delle maggiori chiese o presso gli uffici può anche non rappresentare un problema, o un problema che può essere affrontato con facilità; ma per un portare di handicap, allo stato attuale della città, rappresenta un grosso disagio ed impedimento al normale svolgimento della sua quotidianità."

Casa di Riposo. Continua la lotta

Continua la lotta dei lavoratori Cobas all'interno della casa di riposo San
Giuseppe di piazza armerina con la dimostrazione di una tenacia unica e sola
che scaturisce dalla consapevolezza che indietro non si torna perché' ormai la
misura e' colma e la disperazione costringe a mettere fuori i denti e a
mostrare le unghie della dignità e della consapevolezza che devono resistere ,
resistere e resistere!

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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