lunedì 21 dicembre 2009
Pranzo di Natale con i poveri organizzato dalla Ferrara Ascensori
Pranzo di Natale all’insegna della solidarietà e della fratellanza nella nostra città. La Ferrara Ascensori spezza una lancia a favore dell’integrazione e promuove un momento di festa e comunanza per i meno fortunati della città dei mosaici. Le parole dell’imprenditore Francesco Ferrara spiegano la scelta solidale: “Alla tradizionale cena aziendale, abbiamo quest’anno voluto aggiungere una bellissima appendice, un pranzo di Natale presso un noto locale cittadino, con ospiti una sessantina di persone di svariate nazionalità, culture e religione, per sentirci tutti insieme cittadini piazzesi nella giornata della Natività.”
La profonda crisi che ha colpito l’economia mondiale mostra proprio in questo ultimo periodo la sue più nefaste conseguenze, colpendo direttamente la nostra società, il lavoro e quindi la famiglia, nucleo portante della nostra società. Ecco percio’ riaffiorare e tornare d’attualità l’indigenza economica e la povertà, anche in settori della nostra comunità che pure ne parevano immuni.
“ La nostra scelta- commenta ancora Ferrara- vuole essere un gesto di concreta solidarietà e di adesione ad un progetto di integrazione di un impresa sul proprio territorio, un’impresa che da 45 anni produce ricchezza e lavoro, avendo sede in una delle provincie piu’ disagiate d’Italia. Preferiamo una vicinanza concreta e solidale a chi attraversa momenti di bisogno piuttosto che lo scambio dei tradizionali doni natalizi con una testimonianza carica di speranza e particolarmente significativa nei giorni di Natale. Un interrogativo mi ha sempre tormentato: io, come imprenditore piazzese, cosa posso fare ? Noi cosa possiamo fare? Ecco credo che da questi dubbi debbano e possano nascere continue azioni per la crescita del proprio territorio, in ambito sociale, economico, culturale, sportivo, insomma al servizio della propria comunità”.
Francesco Ferrara
La profonda crisi che ha colpito l’economia mondiale mostra proprio in questo ultimo periodo la sue più nefaste conseguenze, colpendo direttamente la nostra società, il lavoro e quindi la famiglia, nucleo portante della nostra società. Ecco percio’ riaffiorare e tornare d’attualità l’indigenza economica e la povertà, anche in settori della nostra comunità che pure ne parevano immuni.
“ La nostra scelta- commenta ancora Ferrara- vuole essere un gesto di concreta solidarietà e di adesione ad un progetto di integrazione di un impresa sul proprio territorio, un’impresa che da 45 anni produce ricchezza e lavoro, avendo sede in una delle provincie piu’ disagiate d’Italia. Preferiamo una vicinanza concreta e solidale a chi attraversa momenti di bisogno piuttosto che lo scambio dei tradizionali doni natalizi con una testimonianza carica di speranza e particolarmente significativa nei giorni di Natale. Un interrogativo mi ha sempre tormentato: io, come imprenditore piazzese, cosa posso fare ? Noi cosa possiamo fare? Ecco credo che da questi dubbi debbano e possano nascere continue azioni per la crescita del proprio territorio, in ambito sociale, economico, culturale, sportivo, insomma al servizio della propria comunità”.
Francesco Ferrara
Il sindaco su Maria Santissima delle Vittorie
"E' una grandissima occasione quella che mons. Pennisi sta offrendo a tutti i devoti di Maria Ss delle Vittori, a tutti gli abitanti della Diocesi e a tutti i visitatori della nostra città, con la mostra a Museo diocesano. Tutti potranno ammirare un quadro bellissimo da vicino che, oltre che rappresentare la protetrtrice della diocesi e di Piazza, è un'opera d'arte di grandissimo valore. Vederla da vicino darà un'emozione che io ho già provato a Messina, nello studio dove venne realizzato il restauro. Mons Pennisi e padre Paci hanno dato alla presenza della Diocesi a Piazza una valenza nuova e importantissima: volano di cultura, di nuovo dopo decenni, che contribuisce, insieme alle altre istituzioni, a costruire un modello di sviluppo durevole. Ancora è presto per dirlo, forse, ma sono convinto che questo vescovo si affianca per importanza a quel Mario Sturzo che è mstato la più grande guida della nostra Diocesi. La storia me ne darà atto."
Domani l'associazione Moysikos, organizza Natale: cuori e suoni in festa.
Martedì 22 dicembre 2009 alle ore 18,00 a Piazza Armerina, presso l’ex Cinema Plutia in via Garibaldi, il Comune di Piazza Armerina, in collaborazione con l’Associazione Moysikos, organizza Natale: cuori e suoni in festa.
L’incontro, destinato a giovani, bambini e… a tutti coloro che non smetteranno mai di dare ascolto al “bambino” che è in ognuno di noi, vuole avere il sapore della festa, fatta di gioia di stare insieme; un modo “diverso”, “semplice” e spontaneo di ritrovarsi in gruppo, legati dal rapido fluire di ritmi e suoni, senza altro scopo se non quello di condividere un concreto e reale momento di serena fratellanza.
Il suono, nella specifica connotazione del ritmo, accompagnato da gesti e parola, sarà il mezzo privilegiato per vivere la Festa con un coinvolgimento diretto capace di tradursi in un atto creativo di gruppo.
La performance creativa sarà guidata dalle percussioni di Michele La Paglia, da decenni impegnato a diffondere per l’Italia la sua concezione di “musica” come espressione collettiva che sa rispettare e accogliere il singolo per creare il gruppo, che sa adoperare lo stimolo sonoro per evocare emozioni e consentire una partecipata occasione di originale comunicazione.
L’incontro, destinato a giovani, bambini e… a tutti coloro che non smetteranno mai di dare ascolto al “bambino” che è in ognuno di noi, vuole avere il sapore della festa, fatta di gioia di stare insieme; un modo “diverso”, “semplice” e spontaneo di ritrovarsi in gruppo, legati dal rapido fluire di ritmi e suoni, senza altro scopo se non quello di condividere un concreto e reale momento di serena fratellanza.
Il suono, nella specifica connotazione del ritmo, accompagnato da gesti e parola, sarà il mezzo privilegiato per vivere la Festa con un coinvolgimento diretto capace di tradursi in un atto creativo di gruppo.
La performance creativa sarà guidata dalle percussioni di Michele La Paglia, da decenni impegnato a diffondere per l’Italia la sua concezione di “musica” come espressione collettiva che sa rispettare e accogliere il singolo per creare il gruppo, che sa adoperare lo stimolo sonoro per evocare emozioni e consentire una partecipata occasione di originale comunicazione.
I pensionati incontrano il ministro Sacconi. 600 mila firme a tutela delle persone non autosufficienti.
Martedì 15 dicembre, una nutrita delegazione della Uil Pensionati, guidata dal Segretario Nazionale Romano Bellissima, si è recata presso la sede del ministero del Lavoro per consegnare al ministro Sacconi oltre 600mila cartoline, firmate dai cittadini, con cui si chiedono al Governo misure più efficaci per la difesa del reddito dei pensionati e delle famiglie, per la tutela delle persone non autosufficienti e per il sostegno allo sviluppo.
Nella foto: il ministro Sacconi riceve le cartoline dal Segretario Nazionale della UIL Pensionati Romano BellissimaQueste 600mila cartoline, raccolte dalle strutture della Uil Pensionati di tutta Italia, fra cui la UILP di Enna, si aggiungono ad un altro milione di cartoline circa, già spedite direttamente nei mesi scorsi dai cittadini e dagli anziani.
Si conclude in questo modo una vasta mobilitazione della Uilp, partita lo scorso marzo, che ha coinvolto tutta l’organizzazione in ogni parte del Paese. La Uilp ha chiesto ai pensionati, agli anziani, a tutti i cittadini di firmare e mandare le cartoline, indirizzate al Presidente del Consiglio Berlusconi e ai ministri Tremonti e Sacconi, per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle condizioni di vita degli anziani e dei pensionati e per chiedere una serie di riforme in grado di migliorare il nostro welfare e la vita di ogni cittadino, con maggiore equità sociale, maggiori diritti, maggiore solidarietà, maggiore efficienza, minori sprechi.
Con l’invio di queste cartoline si chiede: la rivalutazione delle pensioni, il sostegno al reddito delle famiglie, tutele per le persone non autosufficienti, un tavolo di confronto con i Sindacati dei pensionati per fronteggiare l’impoverimento degli anziani, tagli agli sprechi e riduzione dei privilegi, misure per i più deboli, per difendere il lavoro, per rilanciare i consumi, per sostenere lo sviluppo e la ripresa economica.
“Quale miglior regalo –afferma il Segretario Generale UILP di Enna Filippo Manuella- potrebbe farci il governo per queste magre feste natalizie, se non quello di accogliere anche una sola delle richieste inviate con queste cartoline. Questo significherebbe dare ai pensionati ed ai cittadini un po’ di respiro economico, tanto necessario per fare ripartire i consumi e quindi l’economia nella nostra provincia, che risente più di tutte di questa interminabile crisi economica, che ormai ha collassato il nostro sistema produttivo con danni che forse saranno recuperati solo fra qualche anno.
I pensionati italiani, soprattutto quelli della nostra provincia, negli ultimi quindici anni hanno perso una parte significativa del loro potere d’acquisto e molti di essi vivono anche in condizioni di grave disagio.
Dare più valore alle pensioni attraverso la leva fiscale sarebbe stato da parte del governo un atto di giustizia sociale, ma purtroppo la decisione di non detassare la tredicesima mensilità, più volte richiesta dalla UILP e dalla UIL, costituisce oggi un’occasione mancata per il Governo, che avrebbe così potuto rimettere in moto per le prossime festività i consumi e quindi l’economia del Paese”.
Nella foto: il ministro Sacconi riceve le cartoline dal Segretario Nazionale della UIL Pensionati Romano BellissimaQueste 600mila cartoline, raccolte dalle strutture della Uil Pensionati di tutta Italia, fra cui la UILP di Enna, si aggiungono ad un altro milione di cartoline circa, già spedite direttamente nei mesi scorsi dai cittadini e dagli anziani.
Si conclude in questo modo una vasta mobilitazione della Uilp, partita lo scorso marzo, che ha coinvolto tutta l’organizzazione in ogni parte del Paese. La Uilp ha chiesto ai pensionati, agli anziani, a tutti i cittadini di firmare e mandare le cartoline, indirizzate al Presidente del Consiglio Berlusconi e ai ministri Tremonti e Sacconi, per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle condizioni di vita degli anziani e dei pensionati e per chiedere una serie di riforme in grado di migliorare il nostro welfare e la vita di ogni cittadino, con maggiore equità sociale, maggiori diritti, maggiore solidarietà, maggiore efficienza, minori sprechi.
Con l’invio di queste cartoline si chiede: la rivalutazione delle pensioni, il sostegno al reddito delle famiglie, tutele per le persone non autosufficienti, un tavolo di confronto con i Sindacati dei pensionati per fronteggiare l’impoverimento degli anziani, tagli agli sprechi e riduzione dei privilegi, misure per i più deboli, per difendere il lavoro, per rilanciare i consumi, per sostenere lo sviluppo e la ripresa economica.
“Quale miglior regalo –afferma il Segretario Generale UILP di Enna Filippo Manuella- potrebbe farci il governo per queste magre feste natalizie, se non quello di accogliere anche una sola delle richieste inviate con queste cartoline. Questo significherebbe dare ai pensionati ed ai cittadini un po’ di respiro economico, tanto necessario per fare ripartire i consumi e quindi l’economia nella nostra provincia, che risente più di tutte di questa interminabile crisi economica, che ormai ha collassato il nostro sistema produttivo con danni che forse saranno recuperati solo fra qualche anno.
I pensionati italiani, soprattutto quelli della nostra provincia, negli ultimi quindici anni hanno perso una parte significativa del loro potere d’acquisto e molti di essi vivono anche in condizioni di grave disagio.
Dare più valore alle pensioni attraverso la leva fiscale sarebbe stato da parte del governo un atto di giustizia sociale, ma purtroppo la decisione di non detassare la tredicesima mensilità, più volte richiesta dalla UILP e dalla UIL, costituisce oggi un’occasione mancata per il Governo, che avrebbe così potuto rimettere in moto per le prossime festività i consumi e quindi l’economia del Paese”.
ESTUDIANTES BARCELLONA 1-2 Emozioni in HD
Ci sono voluti 110 minuti al Barça per conquistare il Mondiale per Club. Estudiantes in vantaggio al 37' grazie a un gran colpo di testa di Boselli, bravo a infilarsi tra Puyol e Abidal. Il pareggio dei blaugrana arriva a due minuti dal termine con il solito Pedro bravo a raccogliere una sponda di Pique e battere Albil di testa. Il gol di petto di Messi al 5' del secondo tempo supplementare regala agli spagnoli il sesto trofeo stagionale..Clicca di seguito per vedere le azioni dei tre goal PGS Enna Estudiantes-Barcellona
La Capanna di Gesù del Comitato quartiere Monte
Da oltre 14 anni per l’esattezza dal 1995 il Comitato Nobile Quartiere Monte, realizza, con tanta passione ed amore verso Nostro Signore Gesù bambino, la classica capanna nella grande aiuola sottostante il Castello Aragonese.
A dire il vero nel 1995, allora eravamo il braccio operativo della Chiesa Collegiata del SS. Crocifisso, guidati dal compianto don Michele Nicosiano, realizzammo il presepe vivente nel giardino esterno del Castello Aragonese.
Un’esperienza unica e irripetibile, furono coinvolte oltre 50 persone e si lavorò sodo per oltre un mese e mezzo per la costruzione degli ambienti e le scenografie.
Il risultato fu un successo di critica e pubblico, che accorse da ogni angolo della città per vedere un Presepe che dire originale e dire poco, realistico.
L’anno successivo realizzammo la prima capanna di Gesù nel giardino Carmelo Scibona di via Floresta, proprio davanti la statua di pietra, nello stesso luogo fu realizzata nel 1997 e nel 1998.Dal 1999 al 2000 la capanna venne realizzata in piazza Cattedrale prospiciente la Basilica.Dal 2001 ad oggi la “Capanna di Gesù bambino” a trovato dimora nella grande aiuola di piazza Castello.
Abbiamo scelto questo luogo non a caso, infatti da otto anni realizziamo la capanna di Gesù bambino in piazza Castello, per l’ambientazione suggestiva, il castello medievale è infatti il simbolo del “potere” che porta intatto il sapore del tempo passato, l’umilissima capanna ai piedi del maniero evoca che Gesù è nato in una capanna povera, spoglia, riscaldato da due animali e la sua collocazione in questo luogo vuole richiamare l’attenzione di noi tutti piazzesi, spesso e volentieri distratti e in preda al galoppante consumismo.
Ci auguriamo che tutti coloro che passano da li, non guardino solo l’aspetto esteriore della capanna, ma colgano il messaggio di Salvezza e di Amore che Dio ci ha lasciato.
A dire il vero nel 1995, allora eravamo il braccio operativo della Chiesa Collegiata del SS. Crocifisso, guidati dal compianto don Michele Nicosiano, realizzammo il presepe vivente nel giardino esterno del Castello Aragonese.
Un’esperienza unica e irripetibile, furono coinvolte oltre 50 persone e si lavorò sodo per oltre un mese e mezzo per la costruzione degli ambienti e le scenografie.
Il risultato fu un successo di critica e pubblico, che accorse da ogni angolo della città per vedere un Presepe che dire originale e dire poco, realistico.
L’anno successivo realizzammo la prima capanna di Gesù nel giardino Carmelo Scibona di via Floresta, proprio davanti la statua di pietra, nello stesso luogo fu realizzata nel 1997 e nel 1998.Dal 1999 al 2000 la capanna venne realizzata in piazza Cattedrale prospiciente la Basilica.Dal 2001 ad oggi la “Capanna di Gesù bambino” a trovato dimora nella grande aiuola di piazza Castello.
Abbiamo scelto questo luogo non a caso, infatti da otto anni realizziamo la capanna di Gesù bambino in piazza Castello, per l’ambientazione suggestiva, il castello medievale è infatti il simbolo del “potere” che porta intatto il sapore del tempo passato, l’umilissima capanna ai piedi del maniero evoca che Gesù è nato in una capanna povera, spoglia, riscaldato da due animali e la sua collocazione in questo luogo vuole richiamare l’attenzione di noi tutti piazzesi, spesso e volentieri distratti e in preda al galoppante consumismo.
Ci auguriamo che tutti coloro che passano da li, non guardino solo l’aspetto esteriore della capanna, ma colgano il messaggio di Salvezza e di Amore che Dio ci ha lasciato.
Filippo Rausa
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Chi sono
Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com
___________
"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"
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