lunedì 7 luglio 2008

"Se il centro destra indossa il cilicio". di Maurizio Prestifilippo.

Non è un male che il principale “ideologo” dell’operazione Mattia, l’avv. Filippo Di Giorgio, lasci la guida della sua lista civica e trascorra un lungo periodo di silenzio e meditazione dal valore catartico.
E mi sembra che l’avvio delle sue riflessioni muova verso la giusta direzione se, sin d’ora, possa intravedersi nel suo travaglio spirituale l’autocritica per “personalismi e gelosie” che avrebbero fortemente condizionato la vicenda politica del centrodestra a Piazza Armerina. Personalismi e gelosie che tra le due sacche dei difetti altrui e proprie, Filippo Di Giorgio, come Giuseppe Mattia, portano in quella che il sovrano degli Dei pose dietro le loro terga.
Ma sono in buona compagnia! Ad entrambi si assimilano personaggi stravaganti della politica piazzese, qualche malfattore, numerosi consiglieri fraudolenti, i tanti, troppi nemici della nostra città che trascorrono il loro tempo nelle umide ed ombrose grotte del capoluogo. Tutti responsabili della stessa colpa: non aver compreso che il compromesso può essere pesante da sopportare ma è elemento costitutivo della politica e che ci si unisce per contare e ci si divide per essere marginali.
Non vorrei però che dalla autoflagellazione del penitente avvocato scaturissero mostri della ragione; non vorrei cioè che invece di prender la buona strada del ripensamento e l’analisi compiuta degli errori, Di Giorgio finisse con l’autoassolversi per la supponente separatezza umana prima che politica, per la ingigantita perfidia del disprezzo dell’avversario, per la propensione all’opposizione ad ogni costo senza speranza di confronto. Tutti errori commessi lungo gli ultimi quattro anni, sui quali, con una semplice firma su una lettera di dimissioni dalla guida di una lista civica, l’avvocato preferirebbe passar sopra, magari recapitando ad altri la responsabilità che in primo luogo è sua.
Il centrodestra è davvero maggioranza a Piazza Armerina? A prima vista si direbbe di si.
Ma lo è come rappresentanza di valori condivisi e quindi frutto di una consapevolezza individuale e collettiva che attraversa tutto lo schieramento, senza eccezioni, o con modeste e trascurabili digressioni?
Mi sembra proprio di no. Nell’Mpa albergano spericolati opportunismi, privi davvero di consapevolezza ideale ancor prima che ideologica.Uomini saltati sul carro del Presidente Lombardo, per stare all’ombra di un potere grande.
Vi ricordate quante volte Giuseppe Mattia, durante i suoi comizi (invero privi di quella spina dorsale che è costituita da Verità e Politica) ha ricordato agli elettori: «Avremo le connessioni giuste, i collegamenti che contano»?! E Lombardo su questa voglia di collegamenti ha lucrato in tutta l’Isola senza ritegno, raccogliendo tutti gli opportunisti di scarto del sistema politico siciliano. Anche a Piazza, s’intende. Primo tra tutti un insoddisfatto d’eccezione, proprio quel Giuseppe Mattia, che fino a pochi mesi addietro era militante in attesa d’espulsione da Forza Italia e il suo fido “ideologo” l’avv. Di Giorgio, consigliere fidato, benché visibilmente inesperto della politica d’agorà. Zero più zero, in aritmetica, somma sempre zero.
Mio padre mi diceva sempre: «Mettiti con i migliori di te e perdici le spese». Anch’io ho commesso molti errori. E in tema di confessioni mi vien voglia d’emulare il Presidente dell’Associazione “Notarbartolo”, (sempre il solito Filippo Di Giorgio) indossando il cilicio del penitente e pensando a quanto bene abbia voluto negli ultimi anni all’amico Fabrizio Tudisco. Tanto da attrarre su di me gli strali di Mattia per difenderne la permanenza in Giunta municipale, in ossequio ad un accordo di Partito, che la mia rigida concezione della necessità di esser persona di parola, non mi consentiva di sconfessare per imbarcare, al posto suo, il buon Di Giorgio, che in una notte di rara sincerità, Giuseppe Mattia mi aveva indicato come suo uomo di fiducia idoneo a risolvere la controversia politica nata per colpa di Tudisco. E l’operazione avrebbe potuto concludersi se Mattia non avesse aggiunto che condizione essenziale non era la nomina ad assessore di Di Giorgio, quanto la necessaria rimozione dalla Giunta di Fabrizio Tudisco. E lì non c’eravamo più. E da lì ogni giorno una guerra sempre più feroce a colpi di bollette dell’Ato rifiuti, di chiacchiere da bar e di diffamazioni striscianti ai quattro angoli del paese. Buon lavoro per chi ha tempo libero da spendere: in sostanza per chi il lavoro, quello vero, non lo conosce, non sa cosa sia ma ha garantito il 27 in banca. Buon lavoro per chi pensa a se stesso e non all’interesse sovrano della Città e dei cittadini. Buon lavoro, per chi s’improvvisa Masaniello, pur sapendo che Masaniello, dopo una improvvisa e fulgida ascesa, altrettanto repentinamente cadde in disgrazia.
Il centrodestra va si unito, rigenerato, spurgato (con buona pace di Filippo Datola) e abbiamo tempo per farlo. L’opposizione sarà dura e costruttiva. Il confronto serrato, tra noi e con gli altri. Ma Tudisco e Mattia dopo aver tanto litigato la smettano di ritenersi gli unici protagonisti. C’è spazio nella competizione politica e anche al di fuori di essa.
Lavoriamo, se ne siamo capaci, per i valori veri, per essere e non per apparire.



Maurizio Prestifilippo

Villa aperta anche il lunedì fino al 2 novembre. Poi chiude per riaprire a marzo

Piazza Armerina. La villa romana del Casale sarà aperta tutta l’estate fino 2 novembre. Poi chiuderà tutto l’inverno per aprire il 1 marzo ai turisti ed alle scolaresche. La fine dei lavori definitiva sarà nell’estate 2009. E’ questo in sintesi il risultato di una conferenza dei servizi indetta dal nuovo assessore regionale ai beni culturali, ambientali e pubblica istruzione, Antonello Antinoro. Il nuovo scadenzario permetterà certamente un’accelerazione dei lavori in corso che prevedono il restauro dei mosaici ed il rifacimento della copertura del sito archeologico dichiarato dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. Lavori che, fino ad oggi, sono proseguiti con non poche difficoltà tra aperture e chiusure ad intermittenza. Più volte, infatti, nei mesi scorsi l’assessorato aveva cambiato idea. Adesso, invece, con il nuovo corso di Antinoro pare che i propositi siano più chiari. Intanto procedono i restauri. “Abbiamo raggiunto uno stato di avanzamento superiore al 60% - dice l’architetto Guido Meli direttore dei lavori - sono già stati realizzati tutti gli interventi di prepulitura, pulitura, consolidamento e messa in sicurezza dei mosaici”. Piuttosto avanzato, oltre il 70%, è il lavoro di integrazione dei mosaici con le malte. La scelta compiuta da Meli è stata quella di integrare i pavimenti mosaicati con delle malte neutre per dare maggiore “leggibilità” alle geometrie. “Siamo avanti – dice ancora Meli - anche sullo stato dei lavori di drenaggio, fondamentali per evitare possibili infiltrazioni delle acque all’interno del sito patrimonio dell’umanità”. Sono state completate tutte opere di drenaggio esterne alla basilica, alla zone delle terme ed agli appartamenti. Un capitolo a parte meritano le coperture in legno che sostituiranno - per dirla come Vittorio Sgarbi - “i tetti di ferraglia” del Minissi. Le nuove coperture, infatti, sono in fase di realizzazione in un cantiere esterno alla Villa romana e verranno assemblate a secco per evitare danneggiamenti irrimediabilmente i mosaici. Lo smontaggio delle vecchie coperture ed il montaggio di quelle nuove avverrà con la chiusura della villa a Novembre. Per installare nuovi tetti occorre, infatti, montare una gru che ha diametro di oltre 60 metri e che dovrebbe essere installata al centro del peristilio. Insomma, se non ci sono intoppi la Villa Romana dovrebbe già riaprire il 1 marzo per permettere alla centinaia di scolaresche di visitare il sito patrimonio dell’umanità. I lavori dovrebbero, poi essere definitivamente conclusi per l’estate del 2009. Si avvia, quindi, a conclusione il grande restauro che porterà la villa del Casale agli splendori di un tempo. Il nuovo restauro della villa e il ritorno della Venere di Morgantina prevista nel 2010 faranno di Piazza Armerina e del suo territorio uno dei luoghi più appetibili del turismo siciliano. Un’appetibilità anche economica considerato negli scorsi si sono già conclude le prime fasi relative all’acquisto da parte di una società internazionale, che ha come advisor la “Diapason”, di una serie di palazzi seicenteschi che ospiteranno alberghi e strutture ricettive. Intanto la nuova amministrazione guidata da Carmelo Nigrelli si prepara ai nuovi eventi “la chiusura temporanea del sito è un sacrifico che occorre fare per avere la villa al più presto in una forma smagliante – dice Nigrelli - stiamo realizzando un programma di manifestazioni che si svolgeranno dall’apertura della villa fino all’arrivo delle Venere di Morgantina prevista per il 2010. Per questo costituirò un apposito comitato”.
Agostino Sella

Il difensore civico scrive al sindaco

Al Signor Sindaco del Comune

Oggetto: Emergenza raccolta di rifiuti solidi urbani.


L’attuale l’astensione dal lavoro dei dipendenti degli Ambiti Territoriali Ottimali per mancata corresponsione delle retribuzioni sta comportato l’interruzione del servizio che si protrae da diverse settimane creando allo stato preoccupazioni di ordine sanitario.
La situazione precipiterà nei prossimi giorni poiché Sicilia-Ambiente, stante a quanto comunicato sulla stampa (Giornale di Sicilia del 4 .7.08), ha fatto presente di non garantire il servizio di raccolta.
Tale problematica fa seguito a frequenti precedenti scioperi che negli ultimi anni hanno ripetutamente messo in risalto la grave situazione esistente dell’ATO in materia di raccolta di rifiuti solidi urbani.
Ciò posto, considerato che la situazione si aggraverà ogni giorno di più in quanto le elevate temperature, rischiano di porre seri problemi igienico sanitari alla popolazione, si segnala quanto sopra all’attenta considerazione della S.V. affinché siano svolti mirati idonei interventi tesi a superare la situazione rappresentata.
Si resta in attesa di cortesi comunicazioni.

Il Difensore Civico
( Cav. Geom. Giuseppe Aloi)

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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