domenica 15 novembre 2009

Gabriele e Samuele. "Venite a Piazza perchè c'è Nigrelli"

Il consiglio comunale invita il nuovo direttore generale Baldari a non tagliare nulla

Piazza Armerina. “Invitiamo il Direttore Generale a voler mantenere le branche specialistiche di urologia, cardiologia e otorino con i posti di degenza in dotazione e di ripristinare il numero di personale medico mancante”. Lo dice al nuovo dirigente della sanità ennese, Nicola Baldari, Carmelo Gagliano, consigliere comunale del PDL che ha promosso un ordine del giorno votato all’unanimità dal consiglio comunale della città dei mosaici presieduto da Calogero Centonze. Ecco il testo dell’ordine del giorno “Venuti a conoscenza di incontri ufficiali e ufficiosi tra dirigenti aziendali e personale sanitario del presidio ospedaliero "M. Chiello" dove si ipotizza la trasformazione delle unità complesse di urologia , cardiologia e otorino in ambulatori specialistici creando notevoli disagi ad un bacino di utenza formato da circa cento mila abitanti del sud della provincia di Enna e di altre cittadine come Raddusa, Mirabella Imbaccari, Mazzarino, San Cono. Il reparto di urologia anche quest' anno ha tutti gli indici in regola con i parametri regionali, (indice occupazionale del 79%, indice chirurgico del 49%, peso dei DRG 1.16, circa 1000 ricoveri tra DR e ordinari). Il reparto di cardiologia opera già con solo due medici da settembre ed ha fatto fronte a tutte le richieste provenienti dal pronto soccorso, dai reparti e dalla degenza cardiologica h 24 festivi compresi, è stato già penalizzato per la riduzione dei posti letto da undici a otto nel luglio di quest' anno e per la mancata sostituzione del primario e di un dirigente medico. Il reparto di otorino da tempo ha solo due unità di personale medico ed ha svolto egregiamente la propria attività, offrendo prestazioni chirurgiche di alto livello, di degenza e ambulatoriali. Per tutto questo, rispettando le giuste aspirazioni professionali e personali del personale medico che ha fatto richiesta di svolgere il proprio ruolo in altre sedi; Il consiglio comunale invita la S.V. a voler mantenere le branche specialistiche di urologia, cardiologia e otorino con i posti di degenza in dotazione e di ripristinare il numero di personale medico mancante”. Dice commentato l’ordine del giorno il capogruppo del PDL Carmelo Gagliano “”questo vuole essere l’inizio di una interlocuzione seria e costruttiva senza polemiche sterili o demagogiche, con il solo interesse di dare risposte quanto più ampie possibili alla richiesta di sanità della nostra collettività”
Agostino Sella

Comincia l'anno accademico dell'istituto di scienze superiori

Piazza Armerina. Si è aperto ieri sera, presso la sala conferenze del museo diocesano di piazza Cattedrale, l’anno accademico dell’istituto superiore di scienze religiose Mario Sturzo. Ad aprire i lavori è stato Don Pasquale Bellanti, direttore dell’istituto superiore di scienze religiose, che ha presentato le attività della scuola nel suo primo anno di vita e sottolineato l’importanza che la facoltà piazzese riveste a livello locale sia come supporto formativo all’ampio mondo laicale diocesano sia come supporto culturale all’intera comunità. “Quest’anno – ha detto Don Pasquale Bellanti – la scuola si è arricchita di nuovi docenti. In particolare ci saranno tre donne che implementeranno e miglioreranno la nostra proposta formativa”. Dopo l’intervento di Bellanti è toccato al vescovo della diocesi piazzese Monsignor Michele Pennisi, moderatore dell’istituto superiore di scienze religiose che ha messo in evidenza la corposità scientifica dell’istituto stesso “Questa scuola – ha detto Pennisi – ha un valenza che varca i confini diocesani. Ad insegnare le materia agli studenti ci sono docenti di chiara fama, qualificati, che provengono anche da realtà che non sono solamente quelle diocesane. Ad esempio alcuni docenti – ha concluso il vescovo - come don Francesca Brancato, provengono da altre diocesi come Caltanissetta e Caltagirone”. Dopo l’intervento del capo della diocesi piazzese, ha dato un breve saluto padre Anselmo Lipari. Infine, è intervento Francesco Brancato, professore presso l’istituto teologico San Paolo di Catania, che peraltro insegnerà nella scuola piazzese. Brancato ha affrontato il tema “Creazione ed evoluzione, nodi problematici e istanze teologiche”. Nella sua dotta relazione, ha parlato del tema della creazione e dell’evoluzione prendendo in esame il pensiero durante gli ultimi secoli di importanti personalità filosofiche e teologiche, cattoliche e non. Al corso di quest’anno parteciperanno una trentina di iscritti che si aggiungeranno a quello dello scorso anno. In sala erano presenti numerose autorità civili e militari, tra cui il capitano dei carabinieri Michele Cannizzaro, l’ispettore di polizia Sonia Cavallo.
Agostino Sella

Termine e Galvagno presentano un'interrogazione sui lavori alla villa romana del Casale (neglio tardi che mai!!!)

XV LEGISLATURA ARS

INTERROGAZIONE

(Risposta scritta)

Al Presidente della Regione e all’Assessore per i Beni Culturali, Ambientali e la Pubblica Istruzione,

PREMESSO che:

· l’art. 80 della L.R. n. 17 del 28.12.2004, al fine di concentrare in un unico soggetto il coordinamento di tutti quegli interventi da porre in essere per la tutela e la valorizzazione della Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, autorizza la Giunta regionale a nominare un Alto Commissario affidando specifico incarico a soggetto esterno particolarmente qualificato nella materia dei beni culturali;

· la medesima norma prevede, altresì, che il compenso per l’Alto Commissario gravi sulle somme spettanti al Comune di Piazza Armerina, ai sensi dell’art. 7 della L.R. n. 10/99 e s.m.i., e che per la durata di tale incarico non si applichi al suddetto comune il limite del 30% dei proventi derivanti dalla vendita dei biglietti di accesso, bensì la percentuale da stabilirsi con successiva convenzione da stipulare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della presente legge;

· con Delibera di Giunta regionale, n. 50, dell'11 febbraio 2005, ai sensi dell’art. 80 della L.R. n. 17/2004 è stato conferito l’incarico di Alto Commissario all’On. Vittorio Sgarbi affinchè provvedesse, avvalendosi direttamente degli uffici della Soprintendenza di Enna, a predisporre, promuovere e coordinare tutti gli interventi per la conservazione, la tutela e la valorizzazione della Villa Romana di Piazza Armerina, esercitando, altresì, le prerogative ed i poteri di cui al comma 5 del richiamato art. 80 in ordine agli interventi sul sito archeologico, a valere sulla Misura 2.01 – Azione B – del POR Sicilia 2000/2006;

· con Delibera di Giunta regionale, n. 73 del 23 febbraio 2005, la Giunta regionale ha determinato il compenso dell’Alto Commissario per la valorizzazione della Villa Romana del Casale di Piazza Armerina;

VISTO l’art. 6 della Convenzione stipulata tra la Regione Siciliana – Assessorato regionale dei BB.CC.AA. e P.I. – e l’Amministrazione comunale di Piazza Armerina per la realizzazione delle finalità previste dall’art. 7 della L.R. 10/99 e s.m.i., che dispone i versamenti determinati nella misura del 30% per le finalità del su citato art. 7, e nella misura dell’ulteriore 15% per provvedere al pagamento dell’Alto Commissario, nonché al rimborso delle spese dallo stesso sostenute e di quant’altro si rendesse necessario all’espletamento dei compiti d’ufficio, per un totale del 45% degli introiti derivanti dalla vendita dei biglietti di ingresso alla Villa Romana del Casale di Piazza Armerina;

RILEVATA l’approssimazione con la quale la Direzione lavori e l’Assessorato competente comunicano periodicamente date di fine lavori disattese (dal novembre 2009 – marzo 2010, siamo passati al novembre 2010 - gennaio 2011), comunicando inoltre periodi di chiusura del sito archeologico con altrettanta approssimazione;

CONSTATATO il protrarsi dei lavori interni al sito archeologico ed i disagi che ne conseguono e che si ripercuotono negativamente sugli operatori turistici e commerciali, nonché sull’intera economia del territorio, senza che si intraveda nessuna soluzione definitiva per la fruizione totale della Villa Romana del Casale e delle aree esterne, condizioni necessarie per una proficua promozione e programmazione delle prossime stagioni turistiche,

PER CONOSCERE:

· se e quali iniziative sono state fin qui assunte al fine di verificare:

a) se esiste un cronoprogramma per l’esecuzione dei lavori interni al sito archeologico concordato in sede di affidamento di appalto alla ditta esecutrice;

b) se l’andamento dei lavori all’interno del sito archeologico è in linea con il cronoprogramma;

c) le motivazioni dei ritardi registrati rispetto ai comunicati ufficiali della Direzione lavori e dall’Assessorato ai Beni Culturali;

d) le cause e le eventuali responsabilità che hanno determinato i ritardi fin qui accumulati;

e) la data definitiva della fine dei lavori;

f) la data di ultimazione dei lavori esterni al sito archeologico;

· quali ulteriori iniziative si intendano assumere per garantire l’inaugurazione della Villa Romana prima dell’arrivo in Sicilia della Venere di Morgantina.

(L’interrogante chiede risposta scritta con urgenza)

(10 novembre 2009)

On. GALVAGNO

On. TERMINE

“Sensibilizzare alla prevenzione è la nostra mission”. Iniziative della LILT

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Il crocifisso, la laicità ed il laicismo

di Giuseppe Suffanti

La sentenza della corte europea che espelle i crocifissi dai luoghi pubblici è stata da alcuni commentatori salutata come una affermazione della laicità dello stato, come una vittoria educativa per la scuola pubblica che deve essere imparziale e rispettosa di tutti.

Se sul piano giuridico e strettamente formale la sentenza ha una sua comprensibilità non possiamo sul piano sostanziale non ricordare a noi stessi il monito di Cicerone “summum ius summa iniuria”( il massimo diritto,la massima ingiustizia! ). Quale diritto calpesta,infatti, il crocifisso? Quale libertà di coscienza turba? Quali traumi può causare ai ragazzi da un punto di vista educativo? Quali danni morali ha causato a questa madre a cui è stato pure riconosciuto il diritto al risarcimento?

Inoltre cosa intendiamo per laicità dello stato? La laicità è innanzitutto permettere fino in fondo a ciascuno di essere sé stesso; la laicità è battersi perché ognuno possa avere diritto alla parola; è battersi per i diritti e le ragioni dell’altro non rinunciando alla propria storia, alla propria dignità, alla propria identità, alla verità .

Se c’è stato un uomo che ha insegnato questo, se c’è stato un uomo che ha insegnato : “se ami solo i tuoi amici che merito hai, tutti lo fanno, ma tu ama il nemico”… “ non c’è amore più grande che offrire la propria vita per l’altro” questo è Gesù il crocifisso.

Se c’è stato un uomo che è stato capace di morire per testimoniare che ogni fratello ha diritto a esserci e a vivere… e che il valore più grande prima ancora della fede è l’amore per sé stessi e per gli altri, questo è Gesù il crocifisso.

Nessuno a Gesù il Nazareno può dare lezioni di laicità: egli è il maestro, il fondatore della laicità, colui che per la prima volta nella storia ha chiesto che i poveri, gli esclusi, gli stranieri, i sofferenti i diversi, i disgraziati fossero riconosciuti nella loro dignità di persone umane.

E’ un becero laicismo che trionfa con questa sentenza. Un laicismo senza anima inteso come un processo di sterilizzazione, di rimozione collettiva, di sradicamento delle radici.

La laicità non è togliere … Dovremmo togliere un bel po’ di cose se il crocifisso ci turba : le domeniche, le feste di Natale, le feste di Pasqua , le statue dalle piazze pubbliche , il nome delle vie e non solo quelle che hanno per protagonista il Cristo ( magari chissà qualcuno potrebbe turbarsi per una statua di Giulio Cesare …)

Questo è nichilismo, è pensarsi senza passato, è ignorare duemila anni di storia; è il nulla altro che laicità .

La laicità non è togliere: è mettere!… “è metterci l’altro e gli altri”. Se nella classe di mio figlio è presente un ragazzo musulmano è bello metterci la mezza luna accanto al crocifisso, se è presente un ebreo non mi sento offeso dalla stella di Davide, se c’è un non credente è bello scrivere nel muro della classe i valori in cui crede .

Abbiamo imparato molto come cristiani nel raccogliere l’invito a partecipare a celebrazioni di amici musulmani. Abbiamo imparato molto nel partecipare allo Shabat degli ebrei. Abbiamo chiesto loro di conoscerci partecipando alla celebrazione eucaristica. Ne siamo usciti arricchiti.

La globalizzazione ci ha reso consapevoli che nel mondo abbiamo imparato ad amare in maniera diversa l’unico Dio . Ogni modo di amare Dio merita rispetto, curiosità, desiderio di conoscenza.

La laicità come ci ha insegnato il cardinale Martini, ispirandosi a Cristo, è fare spazio all’altro credente, non credente, dubbioso; è dare ascolto al credente, al non credente, al dubbioso che abita in noi. La laicità è non discriminare nessuno per quello che crede e non crede.

Come genitore proviamo tristezza per una scuola che decidesse di accantonare questo insegnamento e di rimuovere il Maestro più autorevole di questa visione dell’uomo e dei rapporti umani. Ci ha consolato costatare lo stesso sentimento in genitori non credenti.

Che tristezza vedere questo Gesù strumentalizzato per colpire l’altro(come spesso è capitato nel passato!) e che tristezza vederlo oggi manipolato da chi, in nome della laicità, gli attribuisce attentati alla libertà.

Che tristezza vedere ancora una volta questo Gesù condannato e crocifisso dalla legge.

Calcio a cinque: Seconda vittoria consecutiva per la Studentesca Armerina

La nona di andata sorride alla Studentesca Armerina, partecipante al Campionato di Serie C 2 di calcio a 5 maschile. Infatti, la squadra allenata da Mister Gaetano Samarco e dal suo vice Carlo Romano, è riuscita a violare il campo del Centro Luce Canicattì, buona formazione di media classifica che niente ha potuto contro il buon momento attraversato dalla squadra armerina.
Giuseppe Bruno e compagni hanno iniziato subito bene la gara tenendo molto alto il ritmo con delle ripartenze brucianti che hanno disorientato la compagine agrigentina la quale, alla fine del primo tempo accusava un deficit di ben 4 reti (1 a 5 il risultato parziale). Il secondo tempo è iniziato come si è concluso il primo vale a dire armerini all’arrembaggio ed agrigentini disorientati. Il 3 a 9 finale è frutto delle 3 reti del finalmente ritrovato e devastante Mirko Russo, giocatore che nella scorsa stagione ha più volte fatto la differenza sugli avversari, delle 3 reti di Alessio Cianciolo sempre bravo a sfruttare le occasioni che si presentano sottoporta, ed una rete ciascuno di Giuseppe Bruno, Ciccio Milazzo e Marco Velardita su tiro libero.
Adesso la Studentesca, pur trovandosi al quart’ultimo posto in classifica, ha avvicinato di parecchio le dirette concorrenti per la salvezza e, sperando in altrettante vittorie nelle due partite casalinghe che l’aspettano, ci si augura di potersi ritrovare in acque decisamente più calme.
Da segnalare infine ancora la grande prova del giovane portiere Filippo Giongrande, in prestito temporaneo dal Deportivo Don Bosco militante in serie D, il quale ha ben figurato tra i pali, neutralizzando le pericolose azioni avversarie in più di una occasione; bene anche Andrea Di Carlo, subentratogli a circa metà del secondo tempo di gioco.
Questo l’organico della Studentesca Armerina (nella foto): Mirko Russo, Vincenzo Gebbia, Edmondo Festone, Filippo Giongrande, Alessio Cianciolo, Cristian Virdi, Giuseppe Bruno, Giovanni Scozzarella , Andrea Di Carlo, Marco Velardita, Francesco Milazzo, Giorgio Di Benedetto, Andrea Crocco, allenatori Gaetano Samarco e Carlo Romano, dirigenti accompagnatori Davide Cuzzolaro e Marco Lo Monaco.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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