giovedì 3 settembre 2009

La testa di Ercole fanciullo si trova ad Agrigento. Mistero chiarito dal capitano dei Carabinieri di Piazza Michele Cannizzaro

Sembrerebbe un giallo risolto la vicenda della testa di Eracle fanciullo. La testa di Ercole si trova ad Agrigento presso il museo archeologico regionale della città. A confermarcelo il capitano dei Carabinieri di Piazza Michele Cannizzaro. Un documento inviato dalla direzione museale agrigentina alla Compagnia dei Carabinieri della città dei mosaici aveva confermato la presenza della testa nei magazzini agrigentini e le indagini scattate ieri, a seguito dell’articolo di Agostino Sella, sulla Sicilia, hanno confermato la presenza dell’importante reperto archeologico che raffigura uno degli eroi più importanti della mitologia greca. Il capitano dei Carabinieri di Piazza Armerina Michele Cannizzaro, ieri ha chiesto spiegazioni al responsabile del sito Giuseppe Castellana. “La testa è custodita in quel museo – ha dichiarato il capitano Cannizzaro – ed è stata fotografata lo scorso 27 agosto dal prof. Patrizio Pensabene.” Il direttore Castellana ha smentito le dichiarazioni apparse sulla stampa apprendendo con stupore che la fonte della notizia data veniva da un suo funzionario agrigentino. “Il reperto - ribadisce il capitano dei Carabinieri Michele Cannizzaro è sempre stato ad Agrigento e non esiste nessun mistero al riguardo.” Giallo chiarito. Dalle ultime notizie la testa del nostro Ercole potrebbe essere trasferita alla sovrintendenza di Enna per poi essere collocata all’interno del museo di Palazzo Trigona a Piazza Armerina. La direzione museale della Villa Romana ha fatto istanza di restituzione dei materiali che il museo agrigentino non ha esposto e a quanto pare ha ricevuto il via libera preliminare da parte del consiglio regionale beni culturali e ambientali.
Foto in alto: Il capitano dei Crabinieri di Piazza Armerina Michele Cannizzaro.

Uno dei giovani accusati della rapina alle poste finisce in una comunità alloggio

Si fa più la grave la posizione di uno dei quattro ragazzini della bay gang, indagato per la rapina dello scorso 19 agosto ai danni di quattro clienti in fila d’attesa alla succursale delle poste di via Crescimanno. Martedì, personale dipendente del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, guidato dal commissario capo Gabriele Presti, hanno applicato nei confronti del minore M.M., classe 95, la misura cautelare del collocamento in comunità, disposta dal Tribunale dei minori di Caltanissetta. La misura trae origine dalle indagini espletate dagli uomini del Commissariato quando due giovani a volto coperto e uno con in mano un mitra giocattolo rapinavano quattro clienti per poi fuggire a piedi tra le viuzze del centro storico. Intanto domani uno dei quattro giovani indagati potrebbe venire scarcerato a seguito dell’istanza presentata dal legale.
Foto in alto: Giancarlo Consoli vicequestore e capo della Polizia di Piazza Armerina.

Blitz antidroga: Obbligo di firma annullato per tre ragazzi

Tre dei sei giovani non avranno più l’obbligo di presentarsi alla polizia per firmare una volta al giorno così come era stato loro imposto dal gip di Enna. Per questi giovani piazzesi, coinvolti nell’inchiesta condotta dalla Polizia, sullo spaccio di droga alla villetta Boris Giuliano, è stata revocata l’ordinanza di custodia che imponeva l’obbligo della firma. È stato il tribunale del riesame di Caltanisetta presieduto dal giudice Giacomo Montalbano che ha accettato l’istanza presentata dall’avvocato Sinuhe Curcuraci. Ora si apsettano le decisioni del giudice sugli altri giovani sottoposti alla stessa misura cautelare dell’obbligo di firma.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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