Grande operazione guidata dagli uomini della polizia diretti da Gabriele Presti.
“Mettono su una vera e propria una vera e propria “catena di produzione” finalizzata alla coltivazione ed alla detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti: padre e figlio armerini, arrestati mentre le loro conviventi vengono denunciate dopo il rinvenimento di oltre Kg. 7,500 circa di marijuana pronta all’uso, nonché numerosissimi semi della medesima pianta, insieme a nr.38 piante ancora vegete e nr.112 già raccolte.”,
inerente l’arresto dei congiunti -padre e figlio, poiché colti, nella flagranza - in concorso tra loro e con le congiunte indagate in stato di libertà, di due donne, una madre e moglie dei due arrestati, ed un'altra donna, convivente del figlio, entrambe casalinghe - del delitto di cui all’art.73 del D.P.R. 309/90, per avere coltivato e prodotto presso un fondo nell’attuale disponibilità dei medesimi, sito in contrada San Marco, del territorio armerino, all’interno di una serra appositamente attrezzata, numerose piante di marijuana (nr.38 ancora vegete e nr.112 già raccolte ), nonché detenuto kg.7,500 circa di marijuana pronta all’uso, nonché numerosissimi semi della medesima pianta, per un valore di circa circa 25.000 euro.
Il citato figlio, altresì, è stato indagato dai poliziotti armerini per la detenzione di nr.2 pezzetti di sostanza, verosimilmente stupefacente tipo hashish, del peso complessivo di grammi 1,500, in parte rinvenutagli addosso ed in parte in una casa sita nei pressi della cattedrale armerina, nonché indagato ai sensi dell’art.697 c.p., per avere detenuto illegalmente un pugnale da punta e da taglio con filo superiore seghettato, arma bianca tipo pugnale con impugnatura anatomica - per la quale è obbligatoria la denuncia di detenzione alla competente Autorità ai sensi dell’art.38 del T.U.L.P.S.-