martedì 15 settembre 2009

E' morto Salvatore Roccaverde, il "direttore". Uomo saggio e coerente.

Questa mattina, intorno alle 8, è morto Salvatore Roccaverde.
Se la coerenza avesse nome e cognome si chiamerebbe proprio come lui: Salvatore Roccaverde.
Totò, aveva 63 anni.
Lascia, a causa di una terribile malattiva che comunque non aveva intaccato la sua straordinaria gioia di vivere, la moglie Marisa e due figlie, Flavia e Manuela.
La sua vita è stata segnata da quattro cose fondamentali.
L'amore smisurato per la sua famiglia, la lotta alla mafia, l'impegno per la scuola e la lotta per i diritti civili soprattutto per quelli dei disabili.
Che vita quella di Totò! Sempre al top. Sempre protagonista delle vicende importanti della storia.
Grande padre di famiglia, grande uomo della società civile, grande uomo di scuola.
Tra gli anni sessanta e settanta è stato animatore del movimento sessantottino.
Negli anni 80 è stato corrispondente del giornale di Sicilia per la città di Piazza Armerina.
Infaticabile la sua azione a favore dei disabili. E' stato anche fondatore e presidente dell'Aias.
Tra le attività più importanti di Salvatore Roccaverde c’è quella dell’ideazione del premio Rocco Chinnici che per 20 anni ha premiato chi si è distinto nella lotta alla mafia. Premio, giunto alla nona edizione nel 2005 ed inaugurato nel 1985 che ha ricevuto i riconoscimenti delle più alte cariche dello stato.
Dal 1993 al 1997 ho passato con lui alcuni degli anni più formativi della mia vita.
Eravamo insieme consiglieri comunali de La Rete.
Da lui ho imparato tante cose.
L'applicazione, la concretezza, la sintesi, la passione.
Totò era un uomo capace di mettere in secondo piano le sue idee pur di arrivare ad una soluzione condivisa. A differenza di come sembrava non era un integralista. Era coerente ed intransigente. Sempre e comunque. Coerente ed onesto.
La sua vita è stata sempre all'insegna dei valori in cui ha creduto. Quelli della pace, della giustizia, e della legalità.
Totò è stato un uomo coerente sempre, anche dopo la sua morte.
Lui non era credente. Ma era più giusto di molti credenti, me compreso.
I suoi funerali si svolgeranno domani in forma laica alle 16 nel giardino di casa sua, in contrada Polleri. Questa era la sua volontà.
Dimenticavo...
Totò era anche un gran rompicoglioni.
Uno di quei pochi rompicoglioni rimasti, che però fanno solo del bene a questo nostro mondo ovattato.
Ciao grande "rompicoglioni".
Mi mancherai.
NEI COMMENTI INTERVENTI DI CROCETTA, NIGRELLI, NASO, ALESSANDRA TIGANO e tanti altri

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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