Ricordo a tutti noi del Comitato No MUOS No War di Piazza Armerina e del gruppo NO MUOS PIAZZA ARMERINA l'appuntamento con lo sciopero sociale a Niscemi.Uno sciopero con corteo nella città di Niscemi che ci vede protagonisti insieme a numerose sigle e realtà della vita sociale e della società civile. E che precede un'altra importante scadenza: il pronunciamento del TAR Sicilia atteso, salvo rinvii, per il 25 novembre, solo quattro giorni dopo lo sciopero sociale...Chi desidera offrire o richiedere passaggi in auto (si parte intorno alle 8,00 di domani venerdì 21 novembre), utilizzi i messaggi privati o la posta elettronica.Ciao a tutti
giovedì 20 novembre 2014
Fwd: Sciopero sociale a Niscemi
Fwd: Miniere e rifiuti tossici nel nisseno. Scatta Interrogazione
L'eurodeputato M5S fa scattare interrogazione a Bruxelles sui siti dismessi del Vallone
Bruxelles 20 Novembre 2014 - "Siti minerari dismessi trasformati in discariche di amianto e strani rifiuti speciali. Accade in provincia di Caltanissetta, nel Vallone, dove di recente i carabinieri hanno sequestrato tre vecchie miniere trasformate in discarica di rifiuti tossici. L'Europa acquisisca più informazioni". La questione miniere dismesse in provincia di Caltanissetta è in queste ore oggetto di interrogazione in Commissione Europea da parte dell'eurodeputato siciliano Ignazio Corrao, Capo delegazione del Movimento 5 Stelle. I siti minerari oggetto di sequestro nei giorni scorsi sono quelli del Vallone tra il comune di San Cataldo e Serradifalco e sono le ex miniere di Bosco, Palo 1 e Palo 2 , dove anche il noto inviato della trasmissione Striscia la Notizia Brumotti, avendo accolto l'appello dei cittadini, ha denunciato televisivamente la vicenda. "Stando alle segnalazioni di alcuni cronisti locali – spiega Corrao – pare che nelle vicinanze dei siti vi fosse anche una casa dove venivano bruciati documenti che testimoniavano come nelle miniere venissero stoccati rifiuti speciali, tra i quali anche scarti ospedalieri. Morale, delle ex miniere di zolfo (prima) e sale (poi) abbandonate da quasi 20 anni, stanno generando picchi tumorali per gli abitanti dei comuni del comprensorio pari a quelli delle aree industriali a rischio. Le problematiche principali sono legate a 3 fattori: l'esposizione alla luce solare di una montagna di residuo della lavorazione del sale che, sulla scorta di evidenze scientifiche, emanerebbe radiazioni; la presenza di impressionanti quantità di amianto esposto ai fenomeni atmosferici e le cui fibre vengono ormai trasportate dal vento nei centri abitati vicini; la presenza di rifiuti speciali abbandonati. Una situazione ovviamente non sostenibile, non solo per gli abitanti del luogo, quanto per la dignità stessa dei cittadini, avvelenati dalla malversazione e dagli interessi di uomini senza scrupoli". L'eurodeputato Corrao, interroga quindi la Commissione Europea per sapere se è a conoscenza di tale situazione; trattandosi di una impianto industriale particolarmente datato, su chi ricade l'obbligo di ripristino dei luoghi allo stato antecedente la realizzazione dello stesso o quanto meno la messa in sicurezza. Il capo delegazione a M5S al Parlamento Europeo chiede inoltre, se la Commissione possa acquisire ulteriori informazioni e sollecitare un intervento delle autorità competenti. Intanto in queste ore è già partita da Bruxelles formale richiesta all'Arpa di Caltanissetta di copia di eventuali verbali di ispezioni e degli esiti di caratterizzazioni o monitoraggi ambientali effettuati in quell'area.
--Piazza del Parlamento 1 Palermo
(+39)339 7193322
Mailto: mbenanti@ars.sicilia.it
Twitter: @BenantiMarco
Comunicato stampa relativo all’indagine denominata “Kindergarden
LEGIONE CARABINIERI "SICILIA"
- Comando Provinciale di Enna –
|
Nella mattinata del 19 novembre 2014, i Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura insieme a quelli del Comando Provinciale di Enna, hanno notificato, ad una insegnante di una scuola materna della provincia,l'ordinanza di applicazione della misura cautelare interdittiva della sospensione dall'attività didattica per la durata di due mesi.
Le indagini, dirette dal P.M. dott.ssa Fiammetta Modica e coordinate dal Procuratore della Repubblica dott. Calogero Ferrotti, sono state avviate a seguito della denuncia di alcuni genitori di alunni tra i 4 ed i 5 anni, frequentatori della scuola materna, e si sono sviluppate nell'arco di un mese anche con l'esecuzione di intercettazioni audio e video. Le attività hanno messo in luce che l'insegnante, nelle ore in cui i piccoli alunni erano affidati alle sue cure, spesso e per motivi del tutto futili, travalicava i normali metodi educativi, infliggendo mortificanti punizioni arrivando anche ad ingiuriare pesantemente i bambini e ad usare vere e proprie forme di violenza fisica.
Il compendio delle investigazioni è stato valutato positivamente dal G.I.P. del Tribunale di Enna, dott.ssa Luisa Bruno, la quale ha emesso la misura cautelarerichiesta.
Con l'esecuzione del provvedimento, che è stato notificato anche agli organi amministrativi scolastici della Provincia,per quanto di loro competenza, la Procura, con i suoi organi investigativi, ha dimostrato una particolare attenzione ad un tema di scottante attualità a livello nazionale, quale quello dell'abuso del potere educativo e disciplinare in ambito scolastico.
Enna 20.11.2014
Inviato da iPhone di Agostino Sella
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