domenica 13 settembre 2009

Sabrina Roccaforte. "In 4 anni ho appianato i conflitti tra gli architetti dell'ennese"

“Nel corso di questi 4 anni siamo riusciti ad appianare i conflitti e produrre un buon volume di lavoro”. Sabrina Roccaforte, architetto 40enne piazzese, conclude cosi il suo mandato di presidente dell’ordine degli architetti della provincia di Enna. La Roccaforte, dopo ben 8 anni di attività all’Ordine, di cui 4 come segretario del Consiglio e 4 come Presidente, non ha riproposto la propria candidatura, lasciando spazio ad altri architetti emergenti dell’ennese. La scorsa settimana è stato eletto il nuovo consiglio che entro le prime settimane di ottobre nominerà il nuovo presidente.
Sabrina, come mai non hai riproposto la tua candidatura.
Molte sono state le attestazioni di stima che ho ricevuto. Ma ritengo che sia più proficuo avere all’interno di un Consiglio dell’Ordine una giusta rotazione, che dia nuove energie e nuova linfa. Il mandato di un Consigliere non è un lavoro retribuito economicamente, né un ruolo che dà particolare prestigio o privilegi. Sicuramente è un’esperienza che aiuta a maturare più rapidamente alcuni aspetti della professione, e per questo è un compito che tutti gli iscritti dovrebbero almeno una volta svolgere. Amava dire il nostro Presidente Raffaele Sirica, che la buona architettura non la fanno solo gli architetti, ma la fanno i buoni architetti con la buona committenza e le buone imprese. Ed è in questa direzione che abbiamo lavorato in questi anni.
Ci dici solo uno dei risultati ottenuti il tuo consiglio?
Abbiamo cercato di dare il nostro contributo nel processo volto a sostenere la “Qualità Architettonica dell’Ambiente urbano e rurale”. Qualità architettonica oggetto di una legge già in commissione alla Camera e al Senato, che, sarà presto varata e dedicata proprio a Raffaele Sirica. Abbiamo cercato di dare il nostro apporto ad attività non solo del Governo Regionale, tramite la Consulta Regionale, ma anche del Governo Nazionale.
Ma fino a qualche anno fa gli architetti ennesi erano divisi in due gruppi rivali.
E’ vero anche che molto di più avremmo potuto fare, se noi 9 consiglieri uscenti non avessimo utilizzato ben due anni per conoscerci ed appianare quelle inutili rivalità politiche che animarono, fin dalla presentazione delle candidature di quattro anni fa, la nascita di quel Consiglio! E’ con un pizzico di soddisfazione che oggi sottolineo l’importanza dei non più 30 ma 12 candidati, 9 dei quali sono stati scelti per la nuova formazione del Consiglio. Un pizzico di soddisfazione che deriva dalla consapevolezza che molte rivalità e incomprensioni sono state, in questi 4 anni, risolte. Soddisfazione, perché il mio proposito da Presidente era che una maggioranza di iscritti e non una minoranza si sentisse rappresentata. Il Consiglio entrante risponderà certo meglio a questa esigenza in cui non solo i professionisti, ma gli enti e le zone territoriali della provincia hanno espresso spontaneamente, come nelle migliori democrazie.
Cosa auspichi al nuovo consiglio ed al nuovo presidente che verrà eletto
Sono certa che l’attività del nuovo Consiglio saprà intensificare il lavoro svolto fino ad oggi, continuare a promuovere e sostenere le azioni ed i soggetti che mirano a stabilire la qualità nell’edilizia privata, nelle opere pubbliche e nella pianificazione territoriale; rilanciare il ruolo sociale delle professioni; alimentare quel processo di sensibilizzazione indirizzato alla società civile, in un confronto sempre più ampio e democratico che faccia crescere, con la nostra categoria, la collettività intera, in linea con lo sviluppo.
Agostino Sella

La relazione annuale del sindaco. Un'ora e quaranta tra turismo, politiche sociali e commercio.

Piazza Armerina. Un’ora e quaranta. Tanto è durata la relazione del Sindaco Carmelo Nigrelli al consiglio comunale nella quale ha presentato una sintesi sullo stato di attuazione del programma e sulla attività svolta, oltre che su fatti particolarmente rilevanti, come vuole la legge. Un lungo monologo interrotto solo cinque o sei volte per bere un sorso d’acqua e seguito con estrema attenzione, seguendo il testo sulle copie distribuite, dalla maggior parte dei consiglieri comunali che, alla fine, hanno tributato un applauso che ha coinvolto anche il pubblico. La relazione è stata impostata seguendo passo passo il programma presentato all’ufficio elettorale nella primavera 2008 e votato dai cittadini proprio per dare il senso della rispondenza da quanto promesso e quanto fatto. Impossibile sintetizzare tutti i temi affrontati, ma ampio risalto è stato dato alle politiche di recupero del centro storico come magnete turistico e come quartiere residenziale. “Nel 2008, il peggior anno per il turismo in Italia dal 2000 ad oggi – ha sottolineato Nigrelli – mentre il dato regionale degli arrivi e delle presenze è in diminuzione rispettivamente del 7,02% e del 3,94%, il dato di Piazza Armerina è in crescita rispettivamente del 4,41% e del 9,30%. E durante le manifestazioni estive alberghi, B&B e ristoranti hanno regsitrato molto spesso il “tutto esaurito””. Attenzione alle politiche a sostegno dell’economia, con particolare sottolineature sulla Fiera di Piazza all’area ex SIACE che, secondo i dati forniti dal Primo cittadino, in sei mesi ha registrato “oltre 15 mila visitatori (15068) e sono state parcheggiate oltre 4000 automobili per un incasso di circa 55 mila euro compresi quelli ricavati da quanto versato dai commercianti e dagli espositori”. Somme finora mai incassate dal comune. E le politiche sociali, che hanno registrato, un aumento significativo degli impegni del comune con un +6,5% rispetto al bilancio 2008 e con le anuove attività avviate e da avviare nei beni confiscati alla mafia. La relazione, si è conclusa, dopo avere preso in esame tutti gli obiettivi indicati nel programma elettorale, evidenziando le problematiche dei rifiuti, dell’acqua e della sanità, con particolare riferimento alla querelle dell’ospedale Chiello. I ringraziamenti finali del sindaco sono andati agli assessori, ai consiglieri di maggioranza, al personale del comune e anche ai consiglieri di opposizione ai quali sono stati riconosciuti «lealtà e senso delle istituzioni e un approccio costruttivo”.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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