martedì 31 marzo 2009

Cane smarrito. Da una.armerina

ciao Agostino
vista la popolarità del tuo blog ti preghiamo di pubblicare le foto di questo cagnetto.. ti ringrazio anticipatamente.

Il cagnetto in foto è stato avvistato nei pressi di c.da santa croce/eurospin, è di sesso femminile presumibilmente giovane di età, di indole dolce, abituato al contatto umano provabilmente tenuto in casa.
Attualmente lo stiamo curando e nutrendo.
per info non esitate a contattarci telefonicamente al numero :
3331293935
email : una.armerina@alice.it

UNA ARMERINA
il segretario
Gianluca Messina

Il 5 aprile assemblea del PD. Resisteranno gli orticelli?

Padre Leonid Griliches, sacerdote ortodosso, ricambia la visita al Vescovo Pennisi e arriva in Sicilia

Padre Leonid Griliches, sacerdote ortodosso, parroco di una chiesa alla periferia di Mosca, professore di lingue semitiche e direttore della cattedra biblica all’Accademia teologica di Mosca, che domenica 29 marzo ha concelebrato con il nuovo Patriarca che ha incoraggiato il suo viaggio in Sicilia per restituire la visita del vescovo di Piazza Armerina Mons. Michele Pennisi a Mosca , dove ha partecipato ad un convegno per presentare un calendario pubblicato anche in lingua russa nel quale sono riprodotte alcune icone della Madonna dell’Italia Meridionale sarà ospite per una settimana in Sicilia della Diocesi di Piazza Armerina.
P. Leonid, che è un punto di riferimento per molti artisti e intellettuali moscoviti, ha pubblicato un volume di prediche poetiche illustrato dalla stessa pittrice E. Cerkasova, artista, attrice, poetessa appartenente alla boheme moscovita, converttitasi all’ortodossia. "I testi di padre Leonid sono una innografia moderna.
Padre Leonid Griliches martedì 31 marzo alle ore 16,30 terrà alal facolta teologica di Sicilia una lezione su "Annuncio evangelico e letteratura ebraica delle origini"
Il nesso linguistico tra il Nuovo e l'Antico Testamento, i paralleli tra le immagini e le metafore presenti nella predicazione evangelica e nell'antica sapienza ebraica mostrano per un verso la continuità tra i due mondi e per un altro verso la novità del cristianesimo, pienamente comprensibile proprio nella misura in cui è colta sino in fondo quella continuità stessa. E' infatti alla luce delle somiglianze che questa novità si rivela come l'irruzione nel mondo di una sapienza che trascende radicalmente le misure umane e sostituisce, ad esempio, la vecchia etica legalista con una sapienza amorosa che si prende cura di ogni singola persona, o sostituisce ancora i classici rapporti utilitaristici con un rapporto d'amore che implica donazione e sacrificio .

Il tribunale del diritto dei malati scrive a Iudica

Abbiamo appreso dalla stampa due notizie che ci lasciano perplessi e che rifiutiamo di credere corrispondenti al vero.
La prima è il trasferimento di un dirigente medico del servizio di fisiatria dal P.O. di Piazza Armerina a quello di Leonforte.
Non ci sembra assolutamente possa avere fondamento dimezzare il personale medico di un unità operativa, che svolge un’attività apprezzata da tutti gli utenti e che nell’anno 2008 ha effettuato (di questo abbiamo notizie certe) quasi 20.000 (ventimila) visite e trattamenti riabilitativi a pazienti ricoverati presso il P.O. ed ad utenti esterni, con ecografie, infiltrazioni medicamentose, artrocentesi, bendaggi, terapie strumentali e rieducative funzionali.
L’organico del reparto consta di solo due dirigenti medici, due infermieri professionali e quattro fisioterapisti. E’ evidente che indebolendo una U.O. con il trasferimento di un dirigente medico, le prestazioni mediche (che peraltro ci sembra abbiano fatto incassare all’AUSL quasi 500.000 euro) nel corso dell’anno 2009 subiranno conseguentemente una rilevante flessione, arrecando grandissimo nocumento agli utenti.
Altra incredibile notizia è quella della soppressione del Centro Trasfusionale e della rimodulazione del qualificato Laboratorio Analisi, che dovrà ridurre la sua operatività fornendo prestazioni all’utenza solo per 9 ore per cinque giorni la settimana.
E’ noto che il Laboratorio Analisi del “Chiello” svolge una encomiabile ed apprezzata attività che dà sicurezza e conforto a tutta la cittadinanza ed ha avuto la certificazione di qualità ISO 9001:2000, che, peraltro, non ha potuto mantenere solo perche l’AUSL 4 di Enna non ha ritenuto fosse necessario e non ha provveduto a finanziare l’iniziativa pare per solo duemila euro.
Tenuto conto che l’Assessorato Regionale alla Sanità, con la nuova legge di riordino del servizio sanitario deliberata nei giorni scorsi, ha richiesto e previsto il potenziamento dei servizi, ci sembra che non possa rispondere al vero quanto, in definitiva, indebolisce, o quasi annulla, l’assistenza sanitaria dei settori all’utenza di Piazza Armerina.
Riteniamo dovrebbero essere infondate le accuse, che si alzano in diversi ambienti, di un accanimento dell’Azienda, per indebolire quanto più è possibile del P.O. M. Chiello a favore di altre strutture.
Le richiediamo, pertanto, di darci un cortese e sollecito riscontro, per conoscere lo stato effettivo dei fatti.
Cordiali saluti


IL RESPONSABILE DELLA SEZIONE
dr. Rodolfo Carcione

E' stata inaugurata la sede della LILT. Lega Italiana Lotta ai Tumori. Palazzo Canicarao


Luca sulla raccolta differenziata

caro agostino
ti scrivo per porre una domanda , magari tu sei più informato di me riguardo il servizio di nettezza urbana.

Dopo il disagio che i cittadini hanno vissuto per la mancata raccolta e smaltimento del pattume pare rientrata la normalità del servizio..... almeno così pare!
Pare.. si perchè mi giugono voci che nei vicoli e nelle vie più distanti da quelle principali non venga ancora effettuato il servizio di raccolta rifiuti da sempre affidato ai mezzi e agli operatori data l'assenza di appositi raccoglitori.
I residenti dunque sono costretti a fare parecchie centinaia di metri per raggiungerli.
stendiamo un velo pietoso poi sull'argomento differenziata... Sarebbe il caso però di aumentare il numero dei raccoglitori collocandoli magari in maniera più capillare e ove non fosse possibile ripristinare semplicemente il servizio di raccolta anche nelle vie più interne.

Ma tutto questo non dovrebbe essere compreso nel canone salato che tutti già paghiamo!?

M.Luca

Confiscata alla mafia una villa a Piano Cannata. Sarà un centro di produzione di prodotti tipici

lunedì 30 marzo 2009

Colianni "Ci sono degli eunuchi della politica che dicono solo menzogne mediatiche. Gli ospedali di Piazza Armerina e Leonforte non si chiuderanno"

Il punteruolo rosso sta arrivando. E' già a Barrafranca.

Il punteruolo sta uccidendo tutte le palme di Barrafranca. Pare che nella zona del cimitero alcune palme sia già state attaccate dal terribile insetto. Prima o poi arriveranno nelle palme vicino la commenda.

I ragazzi del professionale deputati per un giorno.

Piazza Armerina. Onorevoli studenti. Deputati per un giorno i venti alunni dell’istituto professionale “G.B.Giuliano” di Piazza Armerina. Gli studenti armerini hanno partecipato a Roma a due sedute della Camera dei Deputati. L’evento si inquadra nel novero delle attività del progetto “Educazione alla legalità”. I ragazzi, impacciati ma impeccabili in giacca e cravatta, hanno avuto modo di assistere ad una seduta mattutina ed una pomeridiana dei lavori parlamentari. Tra i temi in discussione un avvenimento di rilievo, quello della riforma federalista. I ragazzi hanno ricevuto dall’ufficio di protocollo della Camera una copia facsimilare della Carta costituzionale e materiale didattico di approfondimento. Ragazzi entusiasti ed emozionati nella rituale foto ricordo davanti l’ingresso centrale della Camera. Sorpresa ed emozioni ripetute alla vista dei principali esponenti politici che transitavano con i quali hanno scambiato qualche battuta. Soddisfatti i docenti responsabili del progetto, Gaetano Corvaia e Mimmo Oliveri: “E’ questo il degno corollario del lavoro che abbiamo svolto nel corso dell’anno scolastico – sottolineano i due docenti – Questa visita ci consentirà di approfondire ulteriormente le dinamiche che sottendono il funzionamento delle assemblee elettive”. Ecco i nomi degli alunni: Mario Alessandro, Rosario Camiolo, Rocco Bonifacio, Giuseppe Burgio, Vincenzo Casano, Alessio Vitale, Loris Cuore, Davide Severo, Andrea Astorina, Concetta Cannizzo, Giuseppe Capobianco, Edmondo Ferraro, Antonio La Porta, Giuseppe Projetto, Egle Costa, Filippo Crapanzano, Giovanni Giarrizzo, Soukaina Darry, Giovanni Gozza, Alfonso Pellizzeri. La delegazione era guidata dal vicepreside, Filippo Speranza e dal dirigente amministrativo, Carmela Beuf. Nel corso del breve soggiorno romano, gli studenti hanno avuto modo di recarsi presso il palazzo presidenziale del Quirinale, della Corte Costituzionale e quello del Senato della Repubblica.
Agostino Sella

domenica 29 marzo 2009

Tudisco da Roma con Silvio Berlusconi

Consiglio comunale. Incardona si lamenta per il trattamento avuto

Piazza Armerina. “Sono stato defraudato del mio diritto di insediarmi in prima commissione nonostante il segretario abbia detto che la procedura utilizzata andava bene”. Renato Incardona, consigliere comunale appena insediato, si lamenta del trattamento avuto nella seduta del consiglio comunale. Incardona, si sarebbe dovuto insediare anche in commissione consiliare al posto del suo predecessore Nuccio Catalano. Ma la procedura proposta dal segretario generale durante la seduta è stata criticata in aula dai consiglieri dell’opposizione Basilio Fioriglio e Rosario Paternicò. Le critiche dei due consiglieri sono state accolte dal presidente del consiglio Calogero Centonze che ha rinviato la questione alla prossima conferenza dei capigruppo. Ma Incardona non ci sta. “Non riesco a capire – dice Incardona – come i consiglieri possano mettere in discussione la legittimità di un atto proposto dal segretario che è quello che da invece la legittimità agli atti. Mi sarei aspettato – conclude Incardona – che il presidente del consiglio avesse dato ragione al segretario e non ai consiglieri che hanno invece strumentalizzato la questione”.
Agostino Sella

Attestazioni di solidarietà per la Grillo che ringrazia

Piazza Armerina. Dopo l’atto di intimidazione nei confronti dell’assessore alle politiche sociali della città dei mosaici con il taglio dei 4 pneumatici della sua auto, continuano gli attestati di solidarietà nei confronti dell’unico assessore donna della giunta Nigrelli. Il gesto ha suscitato l’indignazione di molti cittadini che si sono mostrati solidali con l’assessore che quotidianamente cerca di affrontare le decine di persone che si recano nei sui uffici chiedendo contributi di solidarietà per affrontare le difficoltà economiche di questi tempi. Il gesto è avvenuto l’altro ieri sera durante un incontro del Partito Democratico. Dopo la riunione l’assessore ha trovato le ruote della sua auto tagliate. Intanto dopo il silenzio di ieri, Lina Grillo, fa pervenire una nota nella quale dice “Vorrei far pervenire il mio “grazie” a coloro che in forma pubblica e privata mi hanno fatto pervenire attestazioni di solidarietà stigmatizzando e condannando questi gesti che sicuramente non limiteranno il mio impegno che continuerà nella ricerca di risposte diversificate a sostegno dei tanti e svariati bisogni che in questo momento attanagliano la nostra Città, considerato il momento di crisi che stiamo attraversando. Le parole “Duc in Altum” che il Papa pronunziò – dice ancora l’assessore alle politiche sociali della città dei mosaici - mi hanno accompagnato e mi aiuteranno a continuare per il futuro sostenuta anche dallo spirito di unità e condivisione che sperimentiamo ogni giorno nell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Carmelo Nigrelli. La “Barca” andrà lontano – conclude la Grillo - perché è ben guidata”.
Agostino Sella

L'osservatorio e Seby Arena alzano bandiera bianca sul Chiello?

Piazza Armerina. “La riforma sanitaria approvata alla regione ha sancito la nostra sconfitta e quella della politica ennese”. Sebastiano Arena, dopo le vicende sanitarie degli ultimi giorni, prende carta e penna ed emana un documento dura nei confronti del direttore generale e della classe politica ennese a nome del osservatorio sanitario cittadino. “Con la Riforma Sanitaria approvata all’Ars per il nostro ospedale nulla è cambiato, e chi si aspettava la “restituito ad integrum” del Chiello, si sbagliava perché continua a subìre il programma di Iudica pensato molti mesi fa e portato avanti con la caparbietà di sempre in nome di un presunto e mai dimostrato progetto di riorganizzazione della sanità ennese. In questo senso abbiamo – continua Arena - perso l’ultima battaglia di una guerra cominciata due anni addietro col piano Lagalla e appena conclusa con la sconfitta di Piazza Armerina col piano Russo. A nulla sono valsi i litigi tra i partiti politici della maggioranza, poiché, in nome di malcelati interessi elettoralistici, si sono ricompattate le forze sul filo di lana. Iudica ha sempre saputo che la sua opera poteva proseguire tranquilla a Piazza, deliberando cambiamenti nell’assetto organizzativo, comportandosi come se già fosse il direttore pure dell’Umberto I. Ha portato avanti, senza avere mai avuto il consenso dei sindacati, né quello dei comuni, il suo capolavoro SOIEN, spalleggiato costantemente da Paolo Colianni e da Raffaele Lombardo. In ogni caso – dice ancora Arena - abbiamo perso! Ha perso la nostra città. Ha perso la conferenza dei sindaci, che, ha dovuto cedere ai giochi dei politici. Ha perso la politica ennese che non ha saputo e potuto arginare la dilagante marea montante del potere del momento. Hanno perso i cittadini, nonostante i proclami scolpiti sugli architravi del palazzo dell’amministrazione Usl 4 di Enna: “Accogliamo sofferenze, costruiamo speranze”. Niente di più falso. Finora l’ospedale Chiello, pur con mille difficoltà di cui sono stati responsabili in primis i direttori di vario livello, ha, dignitosamente e per secoli, accolto sofferenze e costruito speranze, ma in risposta ha ricevuto solo noncuranza e misere vendette. Da questo momento in poi, il glorioso Chiello, subirà l’onta del declassamento camuffato di innovazione, modernizzazione, razionalizzazione. Questo probabilmente è l’ultimo comunicato del nostro Osservatorio, poiché questi sono tempi di arroganza, di prepotenza e di sfrontatezza. Possiamo magramente consolarci con Seneca: “Iniqua numquam regna perpetuo manent”.
Agostino Sella

sabato 28 marzo 2009

Giuseppe Tomarchio, responsabile del sito del comune, sulle delibere non pubblicate. "I dirigenti non mandano le mail per le publicazioni"

Non è mio costume scrivere nell’ anonimato e ciò che dico penso e lo dimostro, in questo caso si sta puntando il dito nella direzione sbagliata, vengo e mi spiego.
Caro Agostino il processo di pubblicazione delle delibere è un po più complesso di quello che tu pensi e scrivi, ma concordo con te che sia comunque facile (a regime).

Premetto che da una verifica fatta questa mattina lo stato di aggiornamento delle delibere di GM (anno 2009) è di 54 documenti presenti in archivio a fronte di 25 file mancanti, in pratica siamo poco sopra il 50%.
Per quanto riguarda le delibere di CC mancano le ultime considerando che, di norma, i verbali associati alle stesse devono essere preparati con un impegno di tempo che va oltre la semplice pubblicazione.

Su 16 delibere di CC sono solo 7 i file che mancano all’ appello, tra l’ altro su quelle di CC si sta facendo un caricamento anche di quelle del 2008. (guardate il sito ne troverete 42 con i relativi allegati dalla scansione originale).

Chi attacca, strumentalmente il Sindaco, su questo aspetto sbaglia perché è sua convinzione precisa che gli atti debbano essere divulgati in toto.

Il sindaco non è tutto il Comune…. Ma allora dove sta il problema ?
Vi aiuto a dedurlo. L’ ufficio staff del Sindaco esce con un comunicato interno già nel settembre scorso notificando a tutti gli incaricati di posizione organizzativa la volontà di procedere ad una progressiva informatizzazione di alcuni servizi (tra cui le delibere).

Questo processo, sperimentale per tutto il tempo restante del 2008, diventa obbligatorio già dal gennaio 2009.
Che significa obbligatorio??? Significa che tutti i sig. dirigenti dal 01/01/2009 dovrebbero, il condizionale è obbligatorio, semplicemente, come dici tu Agostino, inoltrare il documento preparato, via mail….
Si tratta solo di fare una mail, una fottutissima mail che almeno il 50% di questi signori, o chi per Loro, ancora oggi non fa, abducendo motivazioni a dir poco fantasiose ed insostenibili.

Caro Agostino, dopo quel comunicato, sono state fatte due riunioni con i signori dirigenti, e in una di queste era presente il Sindaco, riunioni nelle quali si chiariva ulteriormente la necessità di collaborare, a fronte di tutto il supporto, aiuto e formazione che necessitava e che sarebbe stato loro profuso. (alla fine si tratta di fare una mail).
Quindi riepilogando:
1) Comunicato del Sindaco….
2) Incontro numero 1 (definizione delle cose da fare, progetti e sviluppo).
3) Incontro numero 2 (sollecito a collaborare per il fine ultimo).
Risultato oggi mancano ancora delibere di Gennaio, molte aree del sito sono vuote per mancanza materiale a noi (CED) non pervenuto.
Essendo io informato sui fatti, essendo io il co-promotore di questo progetto, la domanda che io farei, al posto Vostro è perché almeno il 50% dei sig. dirigenti ancora oggi non fa ciò che gli viene gentilmente chiesto, considerando che non sottrae loro tempo alcuno ???????

Ciò che scrivo farà incazzare qualcuno, bene meglio così, tanto se una cosa è vera, non solo si può dire, ma si può anche scrivere.
La cosa che mi fa sorridere è il momento in cui, e manca poco, si metteranno online anche molti dei registri delle determine.
Sappiate che io sono già pronto da settimane……..
Questo, checché se ne dica è lo stato dell’ arte, non è al Sindaco il vostro bersaglio, “ma altri.”

P.S. Il giocatto si è messo in moto, qualcuno, più furbo, lo ha capito e vuole esserci qualcun’ altro di alto livello, fa ostruzionismo di basso livello.

Il potere è nell’ informazione, divulgarla è potere, ma non tutti lo sanno.

venerdì 27 marzo 2009

Filippo Emma. "Se il PD non cambia strappo la tessera"

Piazza Armerina. “Ho fatto la tessera, ma se il PD non cambia entro un paio di settimane strappo tutto”. E’ la dichiarazione di Filippo Emma, direttore di banca, tesserato nel PD da quanto il partito di Franceschini esiste. Ma adesso, il dottore Emma, lancia un ultimatum ai dirigenti e fa una analisi a 360 gradi della situazione. “Ho fatto la tessera perché credo nel partito - dice – ma se tutto rimane così come è nel giro di due settimane io e molti miei amici diciamo addio al partito. Non vogliamo – continua il direttore Emma – che continuino le lotte intestine che hanno caratterizzato il partito negli ultimi anni e che sono scomparse, per cause contingenti, solo durante la campagna elettorale delle scorse amministrative che hanno visto la vittoria di Carmelo Nigrelli.”. Poi il sessantenne direttore parla delle istanze di rinnovamento che il partito deve portare avanti. “Ci sono – dice ancora Emma – tante ragazze e tanti ragazzi che possono finalmente avere un nuovo ruolo dentro il partito. Ci sono persone che nel passato non hanno ricoperto nessuna carica e possono rappresentare delle istanze di rinnovamento. Poi ci vuole un forte coinvolgimento della società civile, delle associazioni e dei gruppi di volontariato. Solo così – il partito può essere di supporto al sindaco ed all’amministrazione e lavorare per il bene comune. Ma se deve essere in mano ai soliti noti allora io non ci sto. Se a governarlo devono essere le stesse persone degli ultimi anni questo partito non avrà futuro”. Poi Filippo Emma, parla dell’amministrazione comunale guidata da Carmelo Nigrelli. “Ritengo – dice Emma – che il sindaco e la sua amministrazione, nonostante le difficoltà stiano amministrando bene. Però faccio loro appello affinchè abbiamo la capacità di comunicare alla collettività la propria operatività. Mentre, non capisco per quale motivo, sono sempre i soliti eletti a sapere quello che si fa. Questo non conviene a nessuno. Così non va, come non va il traffico cittadino spesso in tilt ed in particolare nella zona di Costantino”. Infine Filippo Enna parla dei costi della politica “Ho molto apprezzato molto la scelta del sindaco di ridursi lo stipendio. Mi auguro che lo faccia anche il partito a tutti i livelli. I costi della politica sono tanti e allontanano la gente dall’impegno nelle strutture partitiche”.
Agostino Sella

Gomme tagliate alla macchina di Lina Grillo. Solidarietà da parte di tutti.

Piazza Armerina. Gli hanno tagliato le 4 ruote della macchina. E’ successo a Lina Grillo, assessore alle politiche sociali della città dei mosaici. L’altro ieri sera, durante il congresso del PD, mentre aveva la macchina posteggiata nello spiazzo antistante l’Hotel in cui si svolgeva l’assise politica, degli ignoti hanno tagliato le gomme della Lancia dell’unico assessore donna della giunta Nigrelli. Con ogni probabilità, l’atto è riconducibile all’azione politica della Grillo che ogni giorno ha a che fare con decine di cittadini che in preda alla crisi economica affollano gli uffici del comune per chiedere contributi di solidarietà. Contributi che però non ci sono a causa anche della crisi economica e del bilancio comunale piuttosto scarno. Il comune è pieno ogni mattina di ex tossicodipendenti, ex detenuti, ed altre categorie in difficoltà che chiedono soldi all’amministrazione. Una situazione difficile da affrontare soprattutto per gli amministratori che quotidianamente devono cercare di risolvere i problemi. Il commissariato di polizia, diretto dal vice questore Giancarlo Consoli, ha aperto un fascicolo a carico di ignoti. Gli uomini della polizia piazzese, sempre operativi, sono già al lavoro per individuare i possibili esecutori. Intanto arrivano a Lina Grillo diversi attestati di solidarietà. Il primo è quello del sindaco Fausto Carmelo Nigrelli, che dice parole dure e decise “Il gesto che ha colpito l’assessore Lina Grillo è la solita azione vigliacca di quelli che Leonardo Sciascia avrebbe chiamato “ominicchi”. Chiunque sia stato – dice Nigrelli – sappia che non fa paura a nessuno è che l’assessore Grillo continuerà a lavorare nell’interesse della comunità come ha fatto finora”. Per la Grillo arriva anche la solidarietà di Renato Incardona da poco insediatosi in consiglio “esprimo tutta la mia solidarietà a Lina Grillo una figura politica che ha sempre saputo governare avendo come punto di riferimento il bene comune. Mi auguro – conclude Incardona – che questi atti finiscano una volta per tutte”. Attestati di solidarietà arrivano anche dall’opposizione con il leader dell’Mpa Giuseppe Mattia “Voglio comunicare la mia solidarietà e quella dei mio partito all’assessore Grillo che governa le politiche sociali. Questi gesti non sono assolutamente tollerabili. Quello che occorre è il dialogo ed il confronto. La violenza è sempre e comunque da condannare”.
Agostino Sella

La mia solidarietà alla Grillo.

Finalmente il registro tumori in provincia di Enna.

Il sottoscritto Dott. Sergio Malfitano, Consigliere provinciale presso l’Ente Provincia Regionale di Enna, con la presente, esprime la propria soddisfazione e gratitudine nei confronti del Governo regionale siciliano per la copertura completa del territorio regionale attraverso il registro tumori.
Nello specifico, le aree provinciali attualmente non coperte da registrazione, vengono attribuite ai registri territorialmente attigui già riconosciuti ai sensi della legge regionale 8 febbraio 2007, n.2, e precisamente la provincia di Enna al registro tumori di Catania, la provincia di Agrigento al registro tumori di Trapani, la provincia di Caltanissetta al registro tumori di Ragusa.
Questo importantissimo risultato, frutto anche di anni di impegno e di “battaglie” da parte dello scrivente e di alcune associazioni del territorio ennese, è stato conseguito grazie alla fattiva e preziosa collaborazione e alla particolare sensibilità del nostro Assessore regionale alla Sanità Dott. Massimo Russo, e di quella dei suoi collaboratori più stretti, in particolare il Dott. Francesco Poli e, non meno di tutti, quella del Direttore Generale dell’Asl 4 di Enna Dott. Francesco Iudica.
L’impegno formale era già stato assunto dal Dott. Francesco Poli, alla presenza del Direttore Generale dell’Asl 4 di Enna, Dott. Francesco Iudica, e dello stesso scrivente, durante l’incontro richiesto e avuto a Palermo, negli uffici dell’Assessorato regionale alla Sanità, lo scorso 19 novembre.
Questo è stato uno degli impegni più importanti che il sottoscritto ha assunto in campagna elettorale, certo che l’istituzione e il corretto uso di uno strumento, così importante per il monitoraggio della patologia oncologica, porterà il nostro territorio provinciale allo stesso livello di controllo epidemiologico di tanti altri Paesi europei, che già da anni fruiscono di uno strumento così fondamentale.
Nicosia, 26.03.2009
Consigliere Provinciale
Dott. Sergio Malfitano

mercoledì 25 marzo 2009

Le delibere non vengono pubblicate. Ancora

L'11 Marzo avevamo pubblicato queste righe.
Messaggio per i dirigenti.
La trasparenza è bella e bisogna applicarla fino in fondo.Visto che avete messo in linea il sito internet (cosa buona e giusta) siete pregati di pubblicare tutto il corpo delle delibere e non solo il titolo, altrimenti sembra una presa in giro.Aspettiamo con pazienza.
Tanta serenità.
Ma ancora oggi, niente pubblicazione di delibere. Mi pare ne ho vista solo una.
Ma perchè?
Non credo sia un problema tecnico.
Giuseppe Tomarchio, era stato chiaro manifestando tutta la sua disponibilità, in un commento dicendo che era un problema di tempo.
Adesso sono passati 15 giorni.
Ma neanche l'ombra delle delibere.
Eppure è semplice. Basta salvare in PDF e mandarle via mail al chi gestisce il sito. 2 miniti a delibera. Forse anche meno.
Non credo che sia un problema neanche dei dirigenti, perchè preparano le delibere già prima di andare in giunta.
L'impressione che gli assessori non vogliono fare sapere tutte le loro cose. Per coltivarsi in santa pace gli orticelli?
Abbasso gli orticelli della giunta Nigrelli...

PD. Chiuso il tesseramento. Oltre 360 tessere. Domani, giovedì, assemblea dei tesserati all'Hotel Villa Romana

Alla fine è la carica dei 360.
L'ultimo giorno i big hanno "calato i carichi".
Oltre 120 tessere nell'ultimo giorno.
Sembra la solita storia.
La lotta delle aree e dei gruppi che fa male, alla città, alla politica ed all'amministrazione.
Speriamo di no.
Spero però vivamente che si rinnovi e che ci possa essere una carica innovativa che possa anche servire agli assessori della giunta che finora hanno fatto normale amministrazione.

La vergogna dell'italiano medio. Ci vorrebbe Brunetta.

CARO AGO COME MAI ALCUNI NETTURBINI,CHE RISULTANO ESSERE MALATI CON CERTIFICATI MEDICI CHE NE ATTESTANO LA MALATTIA, STANNO PARTECIPANDO ALLA REALIZZAZIONE DEL FILM DOCUMENTARIO SULLA TARGA FLORIO?
E ALTRI INVECE STANNO SVOLGENDO ALTRI LAVORI PER I FATTI PROPRI, NON MI SEMBRA MOLTO CORRETTO, NEI CONFRONTI DEI COLLEGHI CHE SI SOBBARCANO ANCHE IL LORO LAVORO, E POI SALIAMO SUI TETTI,
L'ASSESSORE AL RAMO NON SA NULLA?
SARO FALSAPERLA

Di Carlo stigmatizza Iudica e si compiace con Mattia

Piazza Armerina. Dall’amministrazione Nigrelli arrivano i compiacimenti per l’intervento di Mattia con una nota dell’assessore alla sanità Innocenzo Di Carlo che condanna anche le decisioni di Iudica. “Ho letto con piacere – dice in una nota Di Carlo - le dichiarazioni di Mattia nei confronti del Direttore Generale dell’ASL 4, in riferimento all’intempestivo e immotivato trasferimento di un dirigente medico dal servizio di fisiatria del nostro ospedale. Mi auguro solo che alle dichiarazioni stigmatizzanti, seguano fatti ed azioni politiche conseguenti. Il Direttore Generale, infatti, non solo penalizza servizi essenziali quale quello di fisiatria, ma prosegue alacremente e accanitamente nell’opera di indebolimento del nostro Presidio Ospedaliero. L’ultima dimostrazione è l’adozione di un progetto di riorganizzazione della rete delle strutture pubbliche di Diagnostica di Laboratorio nella provincia di Enna, con il quale viene soppresso il Centro Trasfusionale di Piazza Armerina mentre il Laboratorio Analisi viene riclassificato come struttura semplice e opererà in H9 per 5 giorni la settimana. In tal modo l’emergenza-urgenza verrà accollata al Laboratorio Analisi di Enna, che garantirà anche il pronto soccorso di Leonforte. L’ultimo decisione – continua Di Carlo - è che l’attività di analisi in urgenza sarà effettuata tramite l’utilizzo dei POCT, piccole apparecchiature che verranno utilizzate al momento e sull’uso delle quali il ministero della Salute si è pronunciato in un documento recente (Marzo 2009) sottolineando i rischi di una scelta degli stessi come scorciatoia organizzativa. Tutto questo non importa al Direttore Generale che, fedele al suo piano, indifferente al dissenso di Sindaci, Consigli comunali, Politici, Sindacati, Personale Sanitario e in attesa di una legge di riforma della Sanità Regionale, continua a perseverare nel tentativo di depotenziare il nostro ospedale, forte di un mandato politico. Confidando nel segretario dell’MPA, nel frattempo – conclude Di Carlo - ci stiamo attivando per predisporre una relazione tecnica da inviare all’assessore Russo; stiamo organizzando un incontro con i sindacati e associazioni e con il consiglio comunale adotteremo tutte le misure che riterremo opportune al fine di scongiurare quella che ormai è diventata la sconvolgente scommessa del Direttore Generale, quella cioè del maldestro tentativo di far quadrare i conti, e solo quelli, della sanità della provincia di Enna, una delle provincie più problematiche dal punto di vista del reddito, del lavoro, dell’assistenza sociale e dell’assistenza sanitaria.
Agostino Sella

Oggi a sala delle Luci rionione associazione Sud Est

Oggi, mercoledì 25 marzo, si terrà presso la Sala delle luci, a palazzo di città, l'assemblea dell'Associazione Sud Est, presieduta dal Sindaco di Caltagirone, prof. Francesco Pignataro.

Dell'Associazione fanno parte i comuni di Acireale, Cassaro, Catania, Ispica, Ferla, Mazzarino, Militello Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Scicli, Ragusa, Siracusa e Sortino oltre a Piazza, le province di Catania, Enna, Ragusa e Siracusa e la Soprintendenza BCA di Siracusa.

E’ la prima volta che una riunione dell'associazione si tiene a Piazza.

L’Associazione “Distretto Culturale Sud Est’” promuove lo sviluppo e la tutela della cultura, dei beni culturali e delle tradizioni, con finalità di sviluppo e coordinamento delle attività di promozione turistica e culturale.
Staff del Sindaco

Crolla il palco a causa del vento durante le riprese del film sulla targa Florio.Una decina di contusi. Ma le riprese continuano

Piazza Armerina. Crolla il palco durante le riprese di un film. Una decina di contusi. E’ quello che è successo ieri mattina nella città dei mosaici sul set di un interessante film che si sta girando nei pressi del piano Sant’Ippolito che ha come sfondo il panorama del centro storico.. Si tratta di una pellicola sulla gara della Targa Florio ambientata nel primo ventennio del secolo scorso a cavallo tra gli anni 20 e 30. In tutto, in queste giornate, circa 150 comparse piazzesi sono protagoniste del film diretto da un regista straniero e prodotto dalla “Orlando film”. Ieri, durante la mattinata, una serie continua di raffiche di vento hanno caratterizzato la mattinata. Le scene del film sono montate nel piano Sant’Ippolito, una zona molto interessata dai venti. Nell’area sono stati installati una serie di palchi e tribune per simulare l’arrivo della gara. Ma, uno dei palchi nella mattinata a causa del vento e crollato con una serie di comparse, a causa del crollo hanno riportato delle contusioni e sono stati accompagnati all’ospedale Chiello dove il pronto Soccorso ha fornito le adeguate cure del caso. Nonostante l’incidente della mattina nel pomeriggio sono continuate le riprese per simulare l’arrivo della tappa. Piuttosto contenti i circa 150 piazzesi che per un giorno hanno vissuto l’emozione dell’essere attori. Tutti erano vestiti con indumenti del primo ventennio, alcuni di loro con particolari cappelli, altri con giacche e cravatte. Il film, che ripercorre le tappe dell’automobilismo dei primi anni del secolo scorso con particolare riferimento alla Targa Florio Siciliana, è prodotto nel centenario della famosa corsa siciliana. Le prossime settimane il cast del film sarà impegnato nelle riprese che avverranno in altre città dell’ennese ed in particolare ad Agira e nel ragusano. Non è la prima volta che Piazza Armerina viene scelta dai registi come set per la registrazione di pellicole d’epoca. Il suo centro storico si presta infatti per riprese di questo tipo. In quest’occasione, lo scenario è stato quello del piano Sant’Ippolito che gode di un incontaminato panorama sulla parte del centro storico e della Cattedrale che nel corso dell’ultimo secolo non ha avuto particolari cambiamenti urbanistici ed architettonici e che pertanto si presta per essere la cornice ideale per la registrazione di questo tipo di pellicole.
Agostino Sella
Nella foto alcuni figuranti piazzesi

martedì 24 marzo 2009

Il punteruolo rosso attacca le palme davanti alla Commenda. Verranno tagliate. Finalmente!!!

Il punteruolo rosso ha attaccato le due palme davanti la commenda dei cavalieri di Malta. Un monumento unico nel territorio pazzese.

Finalmente, era ora.

Adesso saranno abbattute.

Quelle palme non fanno altro che nascondere uno dei prospetti più belli della nostra città.

Quando percorrete la discesa di Santo Stefano venendo da via Barone Camerata immaginate la vista della commenda senza quelle palme. Scoprirete uno dei pù bei prospetti del medioevo siciliano.

W il punteruolo rosso.

Nigrelli. "Più difficile declassare l'ospedale di Piazza"

L'intervento integrale di Falcone in aula sul caso Centonze

Caro Agostino,
così come promesso ti invio in allegato l'intervento di Falcone al Consiglio comunale per la vicenda del ragioniere capo.
Come al solito, non ci censurare. Quanto al galletto, sappi che l'abbiamo spennato per bene.
Filippo Andrea Di Giorgio

Tudisco chiede le dimissioni di Centonze

Piazza Armerina. Non si placano le polemiche sulla questione Centonze dopo il consiglio comunale di venerdì scorso che ha visto il PD unito e compatto con l’amministrazione Nigrelli a difesa del bando di concorso. Questa volta scende in campo il coordinatore piazzese di Forza Italia, Fabrizio Tudisco che attacca duramente il Partito Democratico e chiede le dimissioni da presidente del consiglio di Calogero Centonze. “E’ una vergogna – dice Fabrizio Tudisco – quello che sta avvenendo attorno alla vicenda del concorso. Se a fare una cosa del genere sarebbe stato il centro destra quelli del PD farebbero tavolini con raccolta firme in ogni angolo delle strade. Non è ammissibile che la seconda carica istituzionale partecipi ad un concorso pubblico indetto dal Comune e dalla sua parte politica. Il nostro gruppo chiede le dimissioni dalla carica di Presidente e da Consigliere Comunale al dott. Calogero Centonze. Tutto il centro destra – continua Tudisco – sta valutando l’ipotesi di ricorrere a tutti gli organi competenti, per questa triste vicenda. Un storia come questa allontana la gente ed in particolare i giovani che vedono la politica non come un luogo per la costruzione del bene comune ma per la salvaguardia di interessi di parte”. Intanto il PD non risponde alle dure accuse di Tudisco. La coalizione di Nigrelli, venerdì scorso, è stata compatta a difesa delle posizioni di Centonze e del primo cittadino. Nigrelli, durante la seduta ha sottolineato come il concorso è pienamente legittimo e l’azione del centro destra è strumentale.
Agostino Sella

L'ospedale è salvo.

Il sindaco Nigrelli ci ha comunicato che all'ars hanno approvato la norma che tiene fuori dal computo dei posti letto l'oasi di Troina.

lunedì 23 marzo 2009

Edward Green sull'uso dei preservativi per la lotta all'AIDS

da ilsussidiario.net

Il dott. Edward Green è il Direttore dell'AIDS Prevention Research Project della Harvard School of Public Health and Center for Population and Development Studies. Una voce autorevole in campo medico e con una grande esperienza nella lotta all'AIDS nei Paesi in via di sviluppo.
Le dichiarazioni del Papa su AIDS e uso dei preservativi è al centro di un aspro dibattito e molti, da Kouchner a Zapatero, inclusa la UE, hanno definito la sua posizione come astratta e alla fine anche pericolosa. Qual è la sua opinione?
Io sono un liberal sui temi sociali e per me è difficile ammetterlo, ma il Papa ha davvero ragione. Le prove che abbiamo dimostrano che, in Africa, i preservativi non funzionano come intervento per ridurre il tasso di infezione da HIV. Hanno funzionato, per esempio, in Tailandia e Cambogia che hanno dinamiche epidemiologiche molto diverse.
In una recente intervista a National Review Online, lei ha detto che non vi è alcuna consistente relazione tra l’uso del preservativo e un più basso tasso di infezione da HIV. Può approfondire questa affermazione?
Quello che si riscontra in realtà è una relazione tra un più largo uso di preservativi e un maggiore tasso di infezione. Non conosciamo tutte le cause di questo fenomeno, ma parte di esso è dovuto a ciò che chiamiamo compensazione del rischio. Significa che chi usa i preservativi è convinto che siano più efficaci di quanto realmente sono, finendo così per assumere maggiori rischi sessuali. Un altro fatto che è ampiamente trascurato è che i preservativi sono usati in caso di sesso occasionale o a pagamento, ma non sono usati tra persone sposate o con il partner abituale. Perciò, una conseguenza dell’incremento nell’uso dei preservativi può essere un aumento del sesso occasionale.
Quindi, per quanto sorprendente, è provato che un maggior utilizzo di preservativi è collegato ad un più alto tasso di infezione?
Si è cominciato a notare qualche anno fa che, in Africa, i paesi con maggiore disponibilità di preservativi e tassi superiori di loro utilizzo avevano anche il più alto tasso di infezione da HIV. Questo non prova una relazione causale, ma ci avrebbe dovuto portare qualche anno fa a valutare in modo più critico i programmi relativi all’utilizzo del preservativo.
Oltre il caso dell’Uganda, vi sono altre prove che il modello cosiddetto ABC (Abstinence, Be faithful, Condom) possa funzionare?
Stiamo osservando il declino dell’HIV in almeno 8 o 9 paesi africani. In tutti i casi, la proporzione di uomini e donne che dichiarano rapporti sessuali con molti partner è diminuito qualche anno prima che noi riscontrassimo questo declino. Tuttavia, molti programmi contro l’AIDS mettono l’accento su preservativi, controlli e farmaci: questo ampio cambiamento nel comportamento è quindi avvenuto malgrado questi programmi, che hanno posto l’enfasi su elementi errati (almeno per l’Africa). Sono contento di riferire che i due paesi con il più alto tasso di infezione, Swaziland e Botswana, hanno lanciato campagne mirate a scoraggiare i rapporti sessuali con partner multipli e contemporanei.
L’astinenza tra i ragazzi è un altro fattore, ovviamente. Se le persone cominciano a fare sesso in un’età più adulta avranno meno partner sessuali durante la loro vita, diminuendo così le probabilità di contrarre infezioni da HIV.
Quindi, nella lotta contro l’AIDS la riduzione del numero dei partner sessuali è uno dei fattori più importanti.
Come ho già detto, è la sfida più importante in questa battaglia.
Un’ultima domanda. Nel modello ABC, A e B non sono così economicamente rilevanti come C, che ha alle spalle una forte industria. È improprio dire che non si tratta, quindi, solo di una questione culturale e sanitaria, ma anche economica?
Dipende da cosa intende per aspetti economici. Se consideriamo i programmi ABC, PEPFAR (programma governativo di lotta contro l’AIDS varato nel 2003 da Bush) è l’unico grande donatore che ha immesso reali finanziamenti in A e B e, forse purtroppo, la maggior parte dei soldi, e comunque dell’enfasi, sull’astinenza. Il fattore B è il più importante, con l’astinenza al secondo posto, secondo la mia opinione e in accordo con le evidenze da me riscontrate.
Se invece il punto è se la povertà dà impulso all’AIDS, anche in questo caso l’Africa è diversa dal resto del mondo, perché in Africa il tasso di infezione è più alto presso i ceti più agiati e più istruiti. Perciò il miglioramento della situazione economica dei paesi africani non porterà una diminuzione delle infezioni. Questa evidentemente non è una buona ragione per abbandonare a se stesse le economie africane.

Iudica sul Chiello dopo le dichiarazioni di Mattia. "Non sto smantellando nulla"

I numeri del sito della scorso settimana

Lunedì 16/03/2009
Visite uniche 639 - pagine viste 1.004
Martedì 17/03/2009
visite uniche 585 - pagine viste 869
Mercoledì 18/03/2009
visite uniche 590 - pagine viste 970
Giovedì 19/03/2009
visite uniche 593 - pagine viste 915
Venerdì 20/03/2009
visite uniche 575 - pagine viste 815
Sabato 21/03/2009
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Domenica 22/03/2009
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domenica 22 marzo 2009

Mattia dell'Mpa il direttore generale dell'Asl Iudica.

PIAZZA ARMERINA. "Non capisco il motivo per cui il direttore generale Iudica sta mantellando l’ospedale Chiello. Non glielo permetterò". Giuseppe Mattia al telefono è furioso dopo aver saputo di alcuni trasferimenti di operatori sanitari. "Negli scorsi giorni il Direttore generale ennese ha trasferito uno dei due medici del reparto di riabilitazione dal Chiello all’Fbc di Leonforte. Sta smantellando l’ospedale armerino - dice Giuseppe Mattia del Mpa - senza nessun motivo, nonostante la legge sulla sanità alla regione sia bloccata. Iudica non può permettersi di agire dissennatamente senza ascoltate la politica, i sindaci e soprattutto gli addetti ai lavori che conoscono capillarmente la sanità e devono essere coinvolti in ogni processo di riforma".
La dura presa di posizione di Giuseppe Mattia è piuttosto coraggiosa considerando che Iudica è della stessa area politica del suo stesso partito. "L’ospedale è un bene del territorio - continua Mattia - non mi importa di che partito sia Iudica. Io sono un uomo libero e opero per il bene della collettività. Parlerò delle inefficienze di Iudica ai massimi vertici del partito". Poi Mattia invita i sindaci ad essere più duri e incisivi: "I sindaci forse sono stati messi in secondo piano mentre invece hanno un ruolo importante nella gestione della sanità. Per questo inviterò tutti i sindaci, compreso quello della mia città a sbattere i pugni sul tavolo. Coinvolgerò tutte le forze politiche soprattutto quelli più vicine. In questa battaglia per la sopravvivenza della sanità non ci sono colori e barriere politiche. E’ un paradosso come la politica cerchi con tutte le sue energie di salvare la sanità ennese e invece il direttore generale agisca con fretta non giustificata nello smantellare un ospedale che funziona. Peraltro la nostra deputazione ha ottenuto che tutti gli ospedali stiano sullo stesso piano senza nessun capofila. Invece mi pare che Iudica pensi tutto il contrario della politica. E questo non va bene. Nei prossimi giorni organizzerò un tavolo tecnico per affrontare la delicata questione dove saranno presenti tutti i
vertici del partito".
AGOSTINO SELLA

Da Filippo Gagliano tutti i sottogoverni del governo regionale.

Agostino ti invio l'elenco pubblicato in gazzetta, dove ci sono circa 74 pagine corpo 8 di gente che ricopre le commissioni e comitati per la regione sicilia. molti componenti del governo.
Incredibilie, in un momento di crisi, comuni che hanno buchi in bilancio per colpa di una mancata risoluzione dell'Ato da parte di Lombardo, e cosa succede in Sicilia, si regalano poltrona da 3.000 euro a persona...
Pubblicalo...
ciao
Filippo Gagliano
CLIKKA QUI PER L'ELENCO

Giuseppe Sanalitro sulla strada provinciale 16

Gentile Agostino,
certo che il blog www.Agostinosella.it potrà dar il giusto risalto anche alla “scoperta” che di seguito rivelo, scrivo sollecitato da alcuni cittadini conoscenti.
E lo faccio iniziando col prender spunto da un comunicato che appena qualche mese fa l’Assessorato alle attività produttive e all'ambiente, con a capo il Vicesindaco Ribilotta, fece pervenire ai residenti delle contrade Bellia, Cannarozzo, e vicinorie.
Si faceva riferimento ad un’azione di bonifica e pulizia da rifiuti abusivi, portata avanti proprio grazie all’Assessorato, nelle aree adiacenti la S. P. (strada provinciale) n. 16 – come riportato sul messaggio –, ovvero la stradina che si muove, a nord del paese, dall’azienda Ferrara Ascensori in direzione del Supermercato Arena, passando per la pizzeria Rosa dei venti.
L’invito del messaggio era chiaro: dopo la bonifica, tra l’altro palesemente approssimativa – ma sono certo che l’Assessore non abbia avuto colpe in questo –, bisognava che i residenti giungessero, una volta per tutte, ad evitare qualsiasi abbandono di rifiuti ai lati della provinciale in questione, o comunque in quella parte di bosco Bellia che, davvero, spesso e volentieri è presa di mira da creature carenti del più minimo senso civico.
Ad ogni modo fu quell’azione di pulizia degna d’esser ricordata, pur nella sua unicità e limitatezza.
Ma la sorpresa che riporto riguarda espressamente la strada di cui si tratta.
Ebbene, pare, da quello che ho potuto apprendere da fonti certe ed ufficiali della provincia, che la S.P. n, 16, così chiamata, appunto, anche dal Ribilotta e, ad ogni modo, per anni sfacciatamente spacciata per provinciale “X” dal comune di Piazza Armerina, in realtà altro non sia che una strada interamente comunale!
Come a dire: alla faccia dei cittadini che pensandola provinciale sono stati lasciati fossilizzati in serie B pur avendone ripetutamente chiesto la manutenzione ed il controllo nel tempo.
“No, non spetta al comune. Deve occuparsene la provincia”, s’è sentito dire spesso. E di contro: “No, non è strada provinciale, deve prendersene cura il comune di Piazza”. Naturalmente due orecchie sorde.
Cosa comporta oggi la “scoperta”?
Di certo le contrade attraversate dalla carreggiata, logicamente, non tarderanno ad attendere dall’amministrazione comunale risposte, tutte quelle stesse attenzioni che non di rado altre vie sperdute nell’ampio territorio comunale hanno ricevuto e continuano a ricevere, grazie anche a certi interessi personali capaci di trovare consensi nella politica locale; questo si sa.
Oggi il percorso, battuto anche da atleti, lamenta un manto stradale in condizioni penose, assenza di una qualsiasi segnaletica, di illuminazione. Si presenta poi con veri e propri laghi da guadare nei periodi di piogge, piante di fico d’India e rovi che ne invadono ampiamente gli spazi.
Assente anche il più minimo controllo con conseguenti altri abusi. Oltre alla spazzatura si possono incontrare spesso grossi mezzi cingolati spadroneggiare sull’asfalto martoriato, tagli incontrollati di alberi nei lati boschivi.
Basterebbe una semplice e periodica manutenzione per riportare in serie A questa parte di territorio, tra l’altro, adiacente la cittadina.
E chissà, a questo punto, se parte dei fondi ottenibili per le calamità che hanno colpito il territorio piazzese quest’ultimo inverno non possano esser dirottati anche per lo scopo.
Pur risiedendo in altra provincia siciliana, ho notizie di un Sindaco molto attento e preciso, onesto.
Ancora grazie per l’eventuale divulgazione della notizia.

Giuseppe Sanalitro

"Una armerina" sulla tragedia dei cani

Qual è la legaslità

l'agghiacciante episodio di Modica, purtropo caso non isolato, vede come reale responsabile la cativa gestone e la superficialità con la quale viene trattata lal problematica randagismo da parte di tutti coloro che dalla legge sono obbligati ad intervenire. "Non è certo uccidendo i cani randagi che si affrontano e risolve il problema". UNA movimento ecoanimalista nazionale ha scritto al ministero della salute all'onorevole Alfano e all'onorevole Fitto affinchè il comune di Modica venga commissiarato per gravi inadempienze del suo rappresentante e vengano sanzionati tutti i responsabili della mancata applicazione della legge ,atto che dovrebbe servire da monito per tutti i comuni ancora inadempienti.Le leggi infatti ci sono vanno soltanto applicate come la legge 281 in tema di sterilizzazione. I dati parlano chiaro: 450.000 i cani randagi concentrati sopratutto al sud e 1650 i comuni "fuorilegge" che non sono dotati nemmeno di un ricovero socio-sanitario che provveda alla cura e alla sterilizzazione dei randagi. UNA ARMERINA associazione animalista si chiede cosa sia , a questo punto, la legalità perchè se da una parte ci sono leggi che puniscono gli abbusi i maltrattamenti e l'abbandono di animali ce ne sono delle altre che evidentemente legittimano uno sterminio indistinto dei cani randagi come quelo che si stà verificando a Modica ,fenomeno che purtroppo si è allargato in tutto il territorio regionale . A livello locale le associazioni animaliste come la nostra non mancano ma da sole possono fare poco, per risolvere il problema randagismo non bastano le belle parole e le migliori intenzioni, ci vogliono una attenta valutazione del problema e fatti. Occorre una struttura socio-sanitare dove praticare le sterilizzazione dei cani randagi un progetto serio che veda la collaborabione di amministrazione e servizio veterinario . le autorità dicono <> ma spesso la realtà smentisce tali affermazioni .

UNA ARMERINA

il segretarioGianluca Messina

Figli e papà pregano insieme a Santo Stefano

Piazza Armerina. Mai tanti papà a pregare insieme con i propri figlio come l’altra sera nella parrocchia Santo Stefano per la festa del papà. Per l’occasione, le comunità di San Filippo e Santo Stefano si sono dati appuntamento per celebrare insieme la ricorrenza di San Giuseppe e mettere insieme tutti i componenti del nucleo familiare. Un esperimento riuscito che per la prima volta ha portato i figli ed i loro padri insieme in una celebrazione eucaristica. Ad organizzare la manifestazione religiosa è stata l’azione Cattolica, che dopo anni di crisi, sta cercando di ritrovare il proprio ruolo all’interno della chiesa piazzese, grazie all’impegno di tanti giovani-adulti che ogni giorno lavorano per il miglioramento della comunità. A celebrare l’eucarestia è stato il parroco delle due parrocchie Nino Rivoli che ormai da mesi cerca di condurre una pastorale unitaria tra le due realtà territoriali pur mantenendo le differenti identità. Insieme a lui segretario vescovile Filippo Ristagno. Alla fine della celebrazione tutti i bambini hanno dato un dono ai loro papà e recitato una poesia. Un momento emozionante soprattutto per i papà che hanno visto i loro figli esibirsi per loro. Alla fine tutti si sono concentrati nel salone della parrocchia per mangiare pane e nutella. Queste le dichiarazioni di Caterina Falciglia una delle responsabili dell’azione cattolica parrocchiale “Il papà – ha detto Caterina Falciglia è simbolo di giustizia ma soprattutto di uomo che vive e trasmette equilibrio nell’ambito della famiglia e che a sua volta la trasmette all’esterno nella vita sociale. Questo è stato anche l’impegno che hanno voluto prendere i papà delle comunità di Santo Stefano e San Filippo insieme! Ed è un fatto molto bello. Tutta l’assemblea era traboccante di emozione e di Gioia nell’ascoltare le preghiere e le poesie che i propri figli avevano preparato per i loro Papà”.
Agostino Sella

Concorso ragioniere capo. Il sindaco non ritira il bando. "E' tutto pienamente legittimo"

Piazza Armerina. La giunta Nigrelli, sostenuta all’unisono dal PD, non ritira il bando di concorso per il posto di ragioniere capo al comune. Questo il risultato del consiglio comunale che si è svolto e che ha visto compatti i due schieramenti sia di destra che di sinistra. “Non c’è nulla di illegittimo – ha detto il sindaco piazzese Fausto Carmelo Nigrelli – tutti gli atti predisposti sono tutti perfettamente legittimi. C’è stata una richiesta dell’Mpa di portare in consiglio comunale questo argomento sposata “obtorto collo” dagli altri componenti del centro destra che è stata puramente strumentale e per questo respinta”. Il dibattito in aula è durato per circa un ora. Sono intervenuti tutti gli esponenti dell’opposizione tranne gli assenti. Si tratta di Michelangelo Trebastoni, unico consigliere dell’Mpa e Vincenzo Filetti dell’UDC. Tra i primi interventi quello di Giuseppe Falcone che ha letto una 15 di cartelle in cui ha spiegato i motivi della scelta e la richiesta all’amministrazione di ritirare il bando in autotutela. Tra gli interventi anche quello dell’ex presidente del consiglio comunale Basilio Fioriglio che ha invece difeso la scelta di portare la questione in consiglio “La partecipazione al consiglio era necessario. E’ un argomento che compete al consiglio comunale come dimostra l’articolo 28 dello statuto. Il dibattito era doveroso per garantire la città ed i giovani. Superata questa fase il centro destra si riunirà per valutare se continuare l’azione intrapresa”. Mattia ha, fuori dall’aula, sottolineato la compattezza del centro destra, sottolineeando come secondo lui “il bando ha tagliato fuori i giovani della città”. Carmelo Gagliano, capogruppo del PDL ha detto “Il centro destra anche se sconfitto nei numeri ha raggiunto l’obiettivo di essere compatto. Avrei messo nel bando l’esperienza non come clausola per la partecipazione, ma semmai come esperienza acquisita da premiare con ulteriore punteggio per dare la possibilità a tutti di partecipare”. Questo il commento di Giuseppe Venezia, capogruppo della corazzata del PD “Non c’è nulla di così grave in questo bando – ha detto Venezia – forse c’è stato invece qualcosa di personale. Tutto è in regola quindi non si capisce il motivo per cui si doveva ritirare il bando in autotutela”. Durante la seduta si è insediato al posto di Nuccio Catalano il consigliere Renato Incardona che ha recentemente vinto il ricorso al Tar. Incardona si è dichiarato indipendente. Pertanto il PD passa da 12 ad 11 consiglieri.
Agostino Sella

venerdì 20 marzo 2009

Caso Centonze. Il centro sinistra respinde la mozione del centro destra.

Il caso Centonze approda in Consiglio.
La giunta non ritira il bando in autotutela.

Il centro destra è protagonista di 6 interventi per circa un ora.
Intervengono tutti, anche Piccicuto, per la prima volta nella legislatura.
Il PD risponde con Venezia (un paio di minuti di intervento) ed il sindaco che difende il bando e respinge le accuse sulla questione morale.
Tutti gli altri consiglieri del PD ascoltano in religioso silenzio e non intervengono. Come sempre.

Si va al voto. Il centro destra è compatto con 6 voti.
Mancano Trebastoni (che si trova a Brusselles) e Filetti.
Il PD è pure compatto.
Al momento del voto si alzano in 11 tutti uniti come una corazzata per respingere la mozione dell'opposizione (sembrava di essere alla Duma di Mosca).
Undici voti a 6. La mozione non passa.
Centonze si è astenuto.
Il concorso va avanti.
Ma il centro destra dice di voler ricorrere in altre sedi.

Intanto si è insediato Incardona, che come annunciato, si è dichiarato indipendente.
Qualcuno dell'opposizione mi ha detto dice che Vitali presto lo seguirà.

Tanta serenità.

200 firme a favore del Chiello

Piazza Armerina. Sono circa 200 la firme che gli operatori della sanità hanno raccolto per migliorare la sanità ennese. Una lettera aperta che sta girando tra gli operatori critica ma allo stesso tempo costruttiva con lo scopo di migliorare lo stato dei nosocomi ennesi. “Noi pensiamo – dice la lettera aperta - che la ragioneria applicata alla programmazione e gestione della Sanità, prima che si realizzasse e venisse reso pubblico lo sfascio, sia stata quella che ha trovato nelle pieghe dei bilanci le economie per edificare gli ospedali di Piazza Armerina e Leonforte, creando strutture che affrancassero la provincia dalla sudditanza rispetto alle aree metropolitane. Non si comprende bene – dice la lettera firmata da circa 200 persone - come si possa essere propositivi per il controllo e la programmazione di una sanità che può decollare”, visto che “…il piano sanitario regionale si preannunzia penalizzante per la Provincia di Enna, perché l’obiettivo primario è quello di diminuire l’efficienza di due Ospedali come quelli di Leonforte e Piazza Armerina. Proprio i due Ospedali inaugurati nel recente progresso, attuando una politica sanitaria che, indubbiamente, ha fatto crescere l’offerta. Quando sopra esposto, certamente, non ha potuto avere continuità, o per meglio intenderci, certamente, non per incuria o colpa di chi è stato nelle condizioni di “ragionare”, cioè i Direttori Generali, compresi gli attuali, ma certamente a causa della crisi economica che ci attanaglia”. Poi la lettera fa una serie di riferimenti ai bilanci ed al modo di come gestire la sanità “La salute non ha prezzo – continua la lettera - ma il Ministero della Salute ha un bilancio. Nel momento epocale in cui ci troviamo di crisi generazionale, certamente, non è diminuendo l’efficienza di due ospedali come quelli di Leonforte e Piazza Armerina, con le immediate e conseguenti ricadute sul “rifornimento” delle strutture del territorio precedentemente menzionate e dell’indotto, che si riuscirà a venir fuori dalla crisi, ma, per come affermato da Gary Becker, Premio Nobel per l’economia nel 1992, “l’investimento migliore non è di natura finanziaria, ma conoscenze e competenze hanno maggiore valore delle economie”. Soltanto puntando - continua la lettera - su una rigida razionalizzazione delle risorse umane e tecnologiche a disposizione, a nostro avviso, la Sanità nell’Ennese potrà finalmente decollare”
Agostino Sella

Domani 21 marzo i Taverna al teatro.

Piazza Armerina. Dalla taverna dei nonni alla ribalta della musica italiana. O quasi. E’ questa in sintesi la storia dei Taverna Umberto I, una band composta da due fratelli piazzesi di nome Giuseppe e Gianfilippo Santangelo. Domani alle ore 20,30 presenteranno presso il Teatro Comunale Garibaldi il loro primo CD dal titolo "Parole dal Sud". Otto canzoni caratterizzate dal tipico meticciato siciliano in cui si mescola tradizione, sound, musica d’autore, accoglienza e generosità. La musica dei Taverna è ormai un riferimento per molti siciliani che vivono al nord. “Ascolto di Cd dei Taverna ogni mattina quando vado a lavorare e non c’è il sole – dice Filippo Novello – un professore piazzese che insegna a Milano – quando ascolto la loro musica – continua Novello – aumenta in me la voglia di tornare nella mia terra”. L’emigrazione, l’esodo ed il ritorno dei siciliani, fa parte del DNA e della storia dei Taverna. Il nome della loro Band è quello della Taverna che i loro nonni avevano in via Umberto, dove ora c’è la sede di un sindacato dei lavoratori. Si trattava del signor Peppino rientrato dall’Africa nella sua città natale dopo aver lasciato tutto, e di sua moglie. I due ricominciano da zero dopo la guerra decidendo di aprire un luogo dove le cose semplici, buone e giuste la facessero da padrona. Ma alla fine della storia, chi l’ha fatto da padrona è stata la globalizzazione imperante che ha distrutto le taverne. Gianfilippo e Giuseppe, invece, combattono ancora e cercano di tenere il valore delle tradizioni siciliane. A seguire i due ragazzi c’è il padre, Guido Santangelo. “E’ incredibile – dice – gli raccontavo da piccolo la vita dei miei genitori e loro hanno tradotto tutto in musica”. Il signor Santangelo, per adesso, è il primo finanziatore dei suoi figli. “Per questo album ho speso un bel pò di moneta – ma credo che ne valga la pena per rendere omaggio alla storia ed alle tradizioni”. Le tradizioni di famiglia, a per i Santangelo sono di casa. Intanto domani, al teatro Garibaldi, con ingresso gratuito, dove si prevede il tutto esaurito.
Agostino Sella

Ritorno la fiera del zootecnica della Bellia.

Piazza Armerina. Riapre la fiera zootecnica più antica della Sicilia. Giorno 29 Marzo 2009, infatti, ultima domenica del mese, presso l’area ex Siace, dopo la sua chiusura avvenuta nell’Ottobre del 2007, riapre la storica “Fiera di Piazza”. Soddisfazione è stata espressa da Vice Sindaco della città dei mosaici, Teodoro Ribilotta, assessore alle attività produttive e all’ambiente: “Da oggi inizia un nuovo percorso per la nostra città – dice Ribilotta - a pochi mesi dall’insediamento del sindaco Nigrelli il programma elettorale sta diventando realtà. In questo caso si tratta di un obiettivo strategico, un evento che rappresenta un vero e proprio punto di partenza per la rinascita di Piazza Armerina. Nei prossimi mesi infatti nell’area ex Siace sorgeranno delle strutture e dei servizi innovativi che permetteranno alla nostra Città di fare un salto di qualità in campo economico, sociale, culturale, ricreativo e turistico. Tutto ciò sarà possibile grazie al Protocollo d’Intesa siglato ad Ottobre tra il Comune di Piazza Armerina e l’Azienda Regionale Foreste Demaniali, finalizzato alla fruizione da parte della collettività dell’area ex Siace all’interno della riserva naturale orientata Rossomanno-Grottascura-Bellia. Sono particolarmente soddisfatto - continua Ribilotta - per quanto riguarda il tema della tutela e del monitoraggio degli animali, in ottemperanza a quanto prescritto dall’A.S.L. 4 di Enna. Infatti per la prima volta nella storia della Fiera zootecnica la provenienza degli animali sarà rigorosamente tracciata e tracciabile, a differenza di quanto accadeva in passato, con vantaggi evidenti sotto il profilo sanitario. Inoltre sono state realizzate delle strutture che garantiranno agli animali una sistemazione rispettosa del loro benessere sotto tutti i punti di vista. “Vorrei – conclude il vice sindaco- ringraziare la dirigente dell’ufficio attività produttive, dott.ssa Concetta Ciancio, il direttore della fiera, dott. Gioacchino Giunta e lo staff che ha collaborato con me in questi mesi di intenso lavoro, composto dal geom. Teodoro Ribilotta e da Cristina Marina Bellanti, Salvatrice Nicotra, Maria Teresa Leonardi, Rosario D’Agata. “Infine vorrei anticipare che per il giorno della riapertura della “Fiera di Piazza” stiamo predisponendo una serie di sorprese, volte ad intrattenere e rallegrare il pubblico.”
Agostino Sella

giovedì 19 marzo 2009

Il dovere della memoria …e il diritto alla memoria.

di Salvatore Roccaverde.

Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Piazza Armerina, alle ore 10 del 21 marzo, presso l'auditorium del Liceo classico-scientifico

In questi giorni in Campania e in tanti Comuni d’ Italia si stanno svolgendo varie manifestazioni per celebrare la XIV Giornata della memoria, ideata e organizzata dall’Associazione Libera di don Ciotti, che culminerà il 21 marzo a Napoli, dove stanno si daranno appuntamento migliaia di persone, in gran parte giovani, provenienti dal territorio italiano (solo 500 da Palermo), ma anche dall’estero. Segno che le mafie sono diventate un problema internazionale a cui bisogna dare risposte in termini globali senza dimenticare la specificità delle mafie nazionali e locali.
Una specificità che va attenzionata dalle istituzioni ma soprattutto da quella marea indistinta, confusa, disorientata spesso contraddittoria, di persone in carne ed ossa che si usa spesso chiamare “società civile”, nella quale convivono contemporaneamente mafiosi, complici di mafiosi,indifferenti, collusi e simile genia, accanto ad onesti ed integerrimi cittadini e fedeli servitori dello Stato. Tutti accumunati dalla stessa etichetta di “ società civile” che ha fatto da terreno di coltura agli ispiratori, ai mandanti e agli esecutori dei più efferati crimini mafiosi, ma nella quale in questi ultimi decenni, dopo Capaci e via d’Amelio, è cresciuta anche la più profonda indignazione nei confronti dei mafiosi e della cultura che la sostiene, con una partecipazione sempre crescente a tutte le manifestazioni per la difesa della legalità. Una cultura della legalità sicuramente trasversale e sempre più diffusa, ma che in ogni caso non riesce ad esprimersi come “maggioranza” in termini politici. Non nel senso di schieramento politico di partiti o sue coalizioni, ma nel senso di riferimento a valori democratici, costituzionalmente fondati, tali da essere considerati riferimento condiviso dalla maggior parte dei cittadini italiani. Cosa evidente a tutti, come possiamo constatare nelle infinite polemiche su problemi come la sicurezza, laicità dello Stato, bioetica, riforma della magistratura, ecc.
Sul contrasto alle mafie la divergenza è stata anche più profonda, nella società e nelle Istituzioni, anche perché solo tardivamente si è riconosciuta la commistione tra apparati dello Stato e mondo criminale, tra politica, economia e sistemi mafiosi . Tante stragi, tanti morti si sarebbero potuti evitare, se lo Stato e la politica avessero preso coscienza di ciò a tempo debito.
Il 21 marzo, anche per queste ragioni, non può diventare l’ennesima manifestazione, seppure di massa, per una passerella di politici ed esponenti istituzionali che vogliono rifarsi una verginità, nel semplice ricordo dei morti ammazzati, ma una occasione preziosa di riflessione per costruire, insieme, al di là degli schieramenti partitici, una società basata veramente sulla legalità, in tutte le sue accezioni.
Solo con questo spirito, il “ dovere della memoria” (che la nostra società sente come obbligo nei confronti delle centinaia di vittime innocenti che ricordiamo, leggendone il nome ad uno ad uno, il 21 marzo) , e il “ diritto alla memoria”( che ci è dovuto, come società degli onesti - parenti di vittime o semplici cittadini) , potranno trovare concreta ed efficace accoglienza in ciascuno di noi.
In questa direzione va la proposta di Legge per riconoscere anche sul piano legislativo il 21 marzo come Giornata nazionale della memoria, firmata congiuntamente da un esponente del centrodestra, l’on. Granata (del PdL) e un esponente del centrosinistra, l’on. Giulietti, di IDV.
Peccato che a distanza di oltre 4 mesi dalla sua presentazione, questa proposta è ferma in commissione.
La manifestazione di Napoli e le centinaia di altre iniziative analoghe, come quella che si svolge a Piazza Armerina, in Sicilia, serviranno a farle fare un passo avanti? Me lo auguro.
Salvatore Roccaverde
Presidente Associazione Culturale “Premio Rocco Chinnici “ di Piazza Armerina ( Enna)

Oggi è la festa del Papà. La bellissima lettera di Gian Luigi. Per ritrovare il vero senso della vita.

Caro arch. Sella scusi se la disturbo, puo' anche non pubblicarla, ritenevo doveroso in un momento come questo dove tutti pensano ai cani randagi, alla procrezione assistita, alla crisi economica, alle lotte di potere della politica, richiamare l'attenzione in questa mia mail per ricordare che oggi è un giorno molto importante per le famiglie, oltre ad essere la festa di San Giuseppe, patrono dei lavoratori, è la festa del papa'.
Festa che non viene presa molto in considerazione, vedasi la pubblicita' per la festa della mamma, anche se per noi padri e uomini è l'unico giorno dove abbiamo qualche attenzione rivolta nei nostri confronti, infatti, vorrei ricordare ai piu', che non esiste la festa dell'uomo cosi come quella della donna.
Ma non è questo cio' che voglio far rilevare, ma l'importanza che un uomo, un padre ha per la propria famiglia , sopratutto in un periodo in cui , i valori etici, morali e della famiglia, si sono persi, ove assistiamo all'aumento dei divorzi, delle violenze domestiche, e ad altre angherie e sopprusi a cui figli e mogli devono molte volte sottostare.
Io non ho avuto la fortuna di conoscere mio padre, è morto a pochi giorni dalla mia nascita, l'ho conosciuto in foto, l unica cosa che ricordo sono le frequenti visite al cimitero, ho avuto una madre che è stata splendida ma non è riuscita a colmare l'assenza della figura paterna.
Oggi sono anch'io padre di bellissimi bimbi, i quali ogni anno hanno provveduto a farmi trovare al mio risveglio un regalo, purtroppo al momento sto vivendo un periodo molto brutto della mia vita, a causa di qualche errore personale ho perso il lavoro, quindi certe spese risultano essere superflue, ma nonostante tutto stamani, i miei figli mi hanno donato lo stesso un regalo, fatto stavolta artigianalmente con le loro mani e del cartoncino.
Era un disegno di un angelo con le braccia allargate al massimo con la scritta ti vogliamo bene tanto cosi.
Mi hanno fatto piangere.
Vorrei che tutti capissimo che non vi è cosa piu' bella dell'amore, della famiglia.
Cerchiamo di captare i messaggi dei comandamenti, basta poco per essere felici e dare felicita', gli abiti alla moda , l'ostentata ricchezza, tutto cio' che è accessorio e supefluo, non serve basta una famiglia sana, i soldi quelli che bastano per vivere, questo è l'indispensabile per essere felici lo stesso, ma sopratutto per essere una famiglia.
Gian Luigi

Tudisco: "Un "Istituto Confucio" con la Kore insieme ai cinesi.

In occasione della visita dell’assessore provinciale al turismo, Fabrizio Tudisco, su mandato del presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, nella sede privata dell’ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese, Sun Yuxi, uno degli argomenti affrontati riguarda la possibilità dell’apertura di un “Istituto Confucio” presso l’Università Kore di Enna.
Il tema sarà affrontato ed approfondito, fa sapere Tudisco, nel corso della vista ufficiale, in occasione delle festività pasquali, che il diplomatico effettuerà nel capoluogo ennese e nei comuni vicini, quando scambierà colloqui di lavoro con il presidente della Provincia, Giusepe Monaco L’istituto Confucio è un’organizzazione pubblica senza fini di lucro promossa dal ministero dell’Istruzione cinese.


Gli obiettivi dell’Istituto sono la formazione linguistica e la diffusione della cultura cinese nel mondo, al fine di perseguire l’ideale dell’educazione permanente e di accrescere la comprensione reciproca e l’amicizia tra i popoli. Nel mese di ottobre 2008, si contavano già 292 istituti Confucio in 78 nazioni ed il loro numero è in continua crescita.


In Italia ce ne sono quattro. L’Istituto opera grazie alla sinergia tra l’università cinese e l’università straniera. La condizione fondamentale per diventare sede dell’Istituto è l’attivazione di corsi di lingua cinese, oltre alla richiesta nel territorio di apprendimento della lingua asiatica.


L’università “Kore” di Enna è l’unica università del meridione in cui esista un corso di laurea di cinese già da quattro anni e, grazie all’incoraggiamento dell’Ambasciatore cinese, Sun Yuxi, ed all’impegno di Tudisco, si appresta a candidarsi a sede dell’Istituto Confucio.



L'Assessore Tudisco ha anche parlato della vita e degli studi dell'Illustre Gesuita Piazzese "Prospero Intorcetta" ( primo traduttore di Confucio dal cinese al latino) suscitando l'interesse e l'ammirazione dell'Ambasciatore Sun Yuxi .

A proposito dei moniti della Chiesa.... di Marco C.

Sul problema AIDS, Benedetto XVI durante il suo viaggio in Africa, ha espresso il suo pensiero circa la lotta a questa terribile malattia. Auspica che i paesi del c.d. Terzo mondo abbiano gratuitamente accesso a tutti i farmaci che contribuiscono notevolmente alla lotta a detta malattia. Considera l'uso del profilattico non l'unico strumento alla lotta....Invece i media, capziosamente, riportano solo, come "arma letale" la notizia che la Chiesa è contraria all'uso del profilattico. La Spagna ha inviato, addiritura, circa 3 milioni di profilattici in totale contrapposizione al pensiero del Pontefice....Farmaci, gratuitamente, non ne ha mandato, però!!Non solo, l'intera UE è contro il Vaticano..Di tutto ciò e dell'ipocrisia che regna in Europa io, m'indigno, come cristiano e come laico cittadino europeo...
Marco C.

mercoledì 18 marzo 2009

Sabato 21 marzo i Taverna Umberto I presentano il loro primo CD

Sabato 21 Marzo alle ore 20,30 presso il Teatro Comunale Garibaldi il gruppo musicale "Taverna Umberto I" presenterà il primo CD dal titolo "Parole dal Sud".
La band nostrana capitanata dai fratellli Giuseppe e Gianfilippo Santangelo proporrà sonorità siciliane e brani inediti intrisi di colori siculi mediterranei.
La Taverna Umberto I è stata uno dei locali storici di Piazza Armerina.Situata proprio nella via da cui prende il nome (Via Umberto I) e gestita da due coniugi, il signor Peppino rientrato dall’Africa nella sua città natale dopo aver lasciato tutto, e la sua signora sua sposa.I due ricominciano da zero e decidono di partire proprio da una locanda, la Taverna Umberto I. Adesso il locale non esiste più ed al suo posto la modernità ha creato degli uffici che niente hanno lasciato degli antichi fasti. Grazie alla passione e all’amore per la musica e per le tradizioni, i due fratelli Giuseppe e Gianfilippo Santangelo ci portano con le loro note a respirare ancora quell’aria accogliente e cordiale, quella voglia di lavorare e quella bontà e generosità tipica del DNA dei siciliani.Il nome del gruppo “Taverna Umberto I” è un omaggio allo storico locale ma soprattutto ad un modo di vivere la vita fatto di cose semplici, di gesti importanti, di sentimenti sinceri verso il prossimo.Quello stesso modo di vivere la vita incarnata in due coniugi che gestiscono una locanda e portano avanti con umiltà i valori della famiglia. I due formano il gruppo Taverna Umberto nel 2007 fondendo le loro conoscenze in un unico filone musicale, la Musica d’Autore, che li porta ad esplorare nuove sonorità come quelle popolari siciliane alla ricerca incessante delle proprie origini.I Taverna Umberto I si esibiscono in diversi Teatri e locali siciliani portando con loro un bagaglio di musica inedita e testi autobiografici tratti da storie vissute o immaginate, mischiando cover d’artisti italiani e internazionali, accoppiando qualche volta in spettacoli particolari culturali musica e poesia.Nel 2008 realizzano il primo album autoprodotto con etichetta indipendente intitolato “Taverna Umberto I - Parole dal Sud” un disco di otto brani, impregnato di colori siculi mediterranei.
testo dal sito del comune di Piazza

Il comune anticipa altre 73 mila euro (ciccini) per il pagamento degli operari.

Piazza Armerina. Nuovamente mano al portafoglio del comune per scongiurare una ulteriore crisi sui rifiuti. Ieri, infatti, in sindaco della città dei mosaici, Carmelo Nigrelli, ha firmato una ordinanza predisponendo l’anticipo di 73 mila euro a Sicilia Ambiente per il pagamento degli stipendi ai lavoratori della nettezza urbana. Una somma che serve per evitare che gli operatori, che non ricevono lo stipendio da due mesi, potessero nuovamente interrompere il loro servizio rigettando la città nella sporcizia. Il sindaco Nigrelli, ha deciso di anticipare i denari, nonostante la società Sicilia Ambiente abbia fatto orecchie da mercante di alcune semplice richieste. Il comune aveva infatti chiesto alla società in data 10 marzo un elenco del prospetto mensile delle retribuzioni dei singoli operai al fine di poter anticipare gli stipendi. Ma fino a ieri, la società non aveva spedito nessun elenco e di conseguenza l’ufficio finanziare diretto da Rosario Scimone, è stato costretto a calcolare una spesa in relazione alle retribuzione già corrisposte nei mesi precedenti. Pertanto, il credito che il comune ha nei confronti di Sicilia Ambiente è arrivato, secondo gli uffici comunali, a toccare un milione e 500 mila euro. Denari che la società ennese dovrebbe ritornare al comune della città dei mosaici. Il comune il due marzo aveva già anticipato 30 mila euro per il pagamento delle rate delle assicurazione dei mezzi ed il carburante. Fino ad allora la città era rimasta senza servizio di raccolta per ben 15 giorni. I cassonetti per una paio di settimane sono state stracolmi al punto che in data 23 febbraio, il dirigente medico del dipartimento di prevenzione dellìUsl 4 di Enna ha segnalato che a causa della mancata raccolta dei rifiuti solidi urbani era stata accertata la sussistenza di inconvenienti igienico sanitari ed aveva invitato il sindaco ad intervenire immediatamente. Insomma il calvario dei rifiuti continua. Giorno 15 marzo doveva tenersi ad Enna una riunione dei sindaci dell’Ato ma non si è svolta. Tutti i leader politici sono stati ricevuti la scorsa settimana da Lombardo a Palazzo delle Aquile ma quella riunione non ha sortito nessun effetto per le casse dei venti comuni dell’ennese. Una situazione piuttosto complessa che i comuni non riescono più a gestire e che dimostra il totale fallimento della politica che ha voluto la costituzione delle società d’ambito servite, più che a migliorare la gestione dei rifiuti, a distribuire posti di sottogoverno alle forze politiche.
Agostino Sella

Renato Incardona. Neo consigliere. "Mi dichiarerò indipendente alla prima seduta ma sosterrò l'amministrazione"

Gino Giunta segretario dell'IDV piazzese replica a Mimmo Cicala

Studentesca e circolo didattico. Progetto di educazione motoria

Piazza. E’ ripartito il progetto di educazione motoria realizzato in collaborazione tra il 3° circolo didattico di Piazza Armerina presieduto dalla dott.ssa Adriana Rabita e la Scuola Calcio Studentesca Armerina. Il progetto riguarda in particolare la pratica motoria attraverso l’avviamento al gioco del calcio a 7 ed anche quest’anno, dopo gli eccellenti risultati ottenuti nella passata edizione, anche i gruppi femminili stanno partecipando con molto interesse ed entusiasmo, nonostante la dinamica del gioco sport del calcio non sia nella natura delle femminucce. La disputa delle gare avviene presso il Palasport di C/da Polleri, ancora una volta utilizzato con la funzione sociale di offrire un pubblico servizio alla cittadinanza. Le classi interessate sono le quarte e le quinte dei plessi Teatini e R. Chinnici, le quali si affronteranno in un torneo interno che si concluderà il 9 maggio con una grande festa dello sport presso il Campo Sportivo S. Ippolito. “Come per lo scorso anno – afferma il presidente della Studentesca Giuseppe Diana – gli aspetti fondamentali di questo progetto di consulenza sportiva sono principalmente tre: lo sport per tutti, dando la possibilità a tutti i bambini, anche a coloro che per motivi vari non possono farlo, di praticare uno sport di grande coinvolgimento e larga diffusione di massa, lo sport con tutti, infatti in ogni classe maschi e femmine partecipano, ognuno con le proprie capacità, al raggiungimento del risultato, lo sport da tutti, in quanto gli stessi docenti partecipano in prima persona organizzando le squadre, i cambi etc. Tengo in particolare a specificare che la consulenza da parte degli esperti, avviene a titolo gratuito ed addirittura l’ Associazione si è fatta carico delle spese di gestione per l’utilizzo del Palasport di C/da Polleri.” Nella foto le classi V A del plesso “R. Chinnici” e V E del plesso “Teatini”.

martedì 17 marzo 2009

Mattia sullo scappamento di Falcone e sulla giunta Nigrelli.

I ragazzi dell'Ipia al parlamento.

Piazza. Parlamentari per un giorno. Da Piazza Armerina alla Camera dei Deputati. Il prossimo 25 marzo, gli studenti dell’istituto professionale “Giorgio Boris Giuliano” assisteranno ad una seduta della Camera dei Deputati. L’appuntamento si inquadra nel novero delle attività del progetto “Educare alla Legalità”. Un programma articolato che conta su una serie di appuntamenti. Una sequenza di incontri, dibattiti e approfondimenti volti a fornire agli studenti validi ausili per approfondire il funzionamento ed i regolamenti delle Assemblee Elettive. Il progetto si inserisce tra le numerose attività intraprese in occasione dell’anniversario della ratifica del Dettato Costituzionale. Referenti del progetto sono i docenti: Mimmo Oliveri e Gaetano Corvaia. La partecipazione alla seduta parlamentare alla Camera dei Deputati è stata preceduta dalla lezione tenuta nei giorni scorsi dal rettore dell’università Kore, Salvo Andò e dal deputato regionale, Carmelo Tumino, già preside dello stesso istituto. Gli studenti dell’Istituto Professionale “Giorgio Boris Giuliano”, hanno avuto modo di studiare e sentire dalla viva voce dei protagonisti gli articoli della Costituzione Italiana e le vicende storiche che hanno fatto da corollario alla ratifica del Dettato Costituzionale. “Siamo lusingati del privilegio che ci è stato accordato – sottolinea la professoressa, Giuseppina Grasso, preside dell’istituto – Poter partecipare ad una seduta del nostro Parlamento Nazionale è un grande onore ed uno straordinario momento di riscontro del lavoro svolto dai docenti di Diritto nel nostro istituto. Una scuola, la nostra, che ovviamente incentra la sua azione educativa sulle tematiche professionale e la cultura tecnologica. Ma è altrettanto ovvio che il nostro impegno quotidiano è anche quello di formare cittadini, coscienze civili, partecipazioni attive. Un processo di formazione che non può prescindere da un adeguato approfondimento dei regolamenti e delle dinamiche che stanno alla base del nostro vissuto civile”. Soddisfazione viene espressa dai due docenti di riferimento del progetto legalità, Mimmo Oliveri e Gaetano Corvaia: “Non ci siamo voluti limitare alla solita lezione frontale. Ci siamo sforzati di trovare una formula nuova di coinvolgimento e comunicazione. Poter assistere ad una seduta parlamentare sarà un valido contributo ad una più adeguata formazione e conoscenza della straordinaria tradizione democratica della Repubblica Italiana”. Il progetto prevede infine la pubblicazione di un catalogo che riassumerà le attività intraprese e recherà un ampio contributo fotografico. La pubblicazione “educazione alla Legalità”, sarà distribuita a tutti gli studenti dell’istituto professionale “Giorgio Boris Giuliano” alla fine del corrente anno scolastico e recherà, in allegato, una copia della Costituzione Italiana.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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