Car'Agostino,
ritengo che, visti i contenuti del vostro telegiornale ARAI, tu mi debba il diritto di replica.
Segue il testo che spero pubblicherai.
Mauro Mirci
Car'Agostino, caro Guglielmo,
sono riuscito finalmente, grazie ai potenti mezzi tecnologici di cui dispongo (pc portatile d'antan con modem a carbonella), a vedere il TG ARAI del 12 marzo scorso.
Tutti a dire: "Eh, buono il pesce di Sferracavallo! Com'era, fritto misto o roba al cartoccio?" e io che non capivo, ma insomma, mi sono documentato e ho scoperto perché me lo chiedevano. Ho anche scoperto il perché di certi mugugni di mia moglie. Mercoledì sera (10 marzo), infatti, m'ero arricampato a casa lamentando: "Chi mala jurnata" e reclamando i conforti dell'affetto coniugale. Appello cui la consorte, beninteso, non si sottrasse, salvo diffidarmi, giorno 13, dal continuare a dichiarare di aver trascorso una mala jurnata quando, invece, l'opinione pubblica tutta, mercé voi, era a conoscenza di ben altri trascorsi, e per nulla tristi o faticosi.
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