sabato 14 marzo 2009

Epidemia tra i netturbini. In 15 malati. Ma nessuno controlla i certificati dei medici? Le malattie sono reali? Intanto c'è chi lavora il doppio.

Piazza Armerina. “Andiamo avanti al ritmo di raccolta di 50 mila chilogrammi al giorno. Presto la città sarà interamente pulita”. Lo dicono gli operatori ecologici che in questi giorni lavorano a ritmo sostenuto per ripulire la città dopo 15 giorni di mancata pulizia. A dirlo, però, sono solo quelli che lavorano. Infatti, a fronte dei 31 operatori ecologici inquadrati da Sicilia Ambiente ben 15, sono in malattia. Circa il 50% dei netturbini, in realtà, non si reca al lavoro perché si trova, o si dovrebbe trovare, sotto le coperte del proprio letto. Eppure, almeno in questo periodo, a Piazza Armerina, non c’è nessuna epidemia neanche influenzale. Ma, chissà per quale motivo, i loro medici li hanno dichiarato malati proprio nel momento in cui il loro lavoro è indispensabile per la città. Se 15 sono malati, però, ci sono 16 operatori ecologici, che lavorano il doppio di quanto dovrebbero. In questi giorni raccolgono il doppio dell’immondizia di quanto se ne raccoglie normalmente. Undici di loro svuotano i cassonetti mentre 6 spazzano le strade.“A regime normale – dice un caposquadra – raccogliamo 25 mila chili al giorno, in queste condizioni arriviamo a raccoglierne 50 mila al giorno”. Ma il paradosso è che proprio i malati non sono sotto le coperte ma a passeggiare per le vie della città. “E’ assurdo – dice uno di quelli che lavora sodo – non solo lavoriamo per tutti ma spesso mentre passiamo per le strade a svuotare i cassonetti ci troviamo ad essere sfottuti dai nostri colleghi che dovrebbero essere in malattia ed invece passeggiano”. Insomma, una situazione paradossale che potrebbe essere in questi giorni essere al vaglio degli organi di competenza per i dovuti controlli. Sotto osservazione potrebbero essere anche i medici che rilasciano certificati di malattia. L’altro paradosso è i netturbini in malattia riceveranno anche lo stipendio come chi in questi giorni sta lavorando alacremente. Gli stipendi arretrati, che sono due, dovrebbe arrivare dopo la riunione dei sindaci dell’Ato prevista per domani. Intanto, proprio in questi giorni hanno ricevuto dei viveri da parte della Caritas e del Comune, per far fronte alle difficoltà economiche.
Agostino Sella

Giuseppe Falcone, scappa e non parla della questione Centonze.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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