Piazza Armerina. La diocesi acquisterà il vecchio ospedale e lo trasformerà in episcopio. Il potere della chiesa torna così nel punto più alto della città, in Piazza Cattedrale dove era sin dalla formazione della città. Allora, la residenza del Vescovo, era l’attuale sede del museo diocesano, che si trova a due passi dal vecchio ospedale e di fronte la sede del potere civile rappresentato dalla Famiglia Trigona che risiedeva nell’omonimo palazzo. Si dovrebbe così mettere fine alla triste storia di degrado che ha attanagliato lo straordinario complesso architettonico da quando è stato lasciato abbandonato a seguito del trasferimento dell’Ospedale Chiello. Il costo dell’operazione dovrebbe aggirarsi intorno ad 1 milione e 250 mila euro. Tale pare sia stato periziato il valore dell’immobile che dovrebbe passare definitivamente dalla Regione Siciliana alla Curia diretta da Monsignor Michele Pennisi. La firma del contratto appare vicina ed è quasi pronto anche il progetto. Pare che nel vecchio sito rimodernato dell’ospedale dovrebbero trasferirsi l’episcopio, gli uffici della Curia e 8 appartamentini per le attività pastorali dei sacerdoti. Il progetto in parte verrà finanziato con l’otto per mille dei fondi della chiesa, in parte con i fondi della CEI, e con altre risorse. La sede di via La Bella, non verrà smantellata, ma al contrario sarà valorizzata. Sono già infatti stati appaltati alcuni lavori di recupero per un importo di circa 1 milione e 400 mila euro. La chiesa di San Domenico verrà trasformata in una biblioteca intitolata a Mario Sturzo e verrà realizzato il nuovo archivio diocesano. “Speriamo di avere il conforto di tutti gli enti – dice il delegato diocesano dei Beni culturali Padre Paci – è una operazione complessa ma che ridarà un volto migliore a tutto il centro storico. Miglioreremo sia i locali di via La Bella e rifaremo nuovo il vecchio ospedale”. In effetti, la vecchia struttura del nosocomio è oramai ridotta in condizioni pessime. L’abbandono dell’ospedale dal centro storico, seppur necessaria a causa della mancanza di spazi, è stato un ulteriore batosta per il centro storico che ha perso vivacità. Una vivacità che dovrebbe riconquistare con l’apertura completa del museo diocesano, il completamento del restauro del complesso di palazzo Trigona e la sua destinazione e Museo, e con il trasferimento definitivo dell’episcopio e degli uffici della curia, la Cattedrale e l’apertura della pinacoteca. Certamente passeranno alcuni anni, ma tutto questo sarà realizzato, Piazza Armerina, tornerà agli antichi splendori di un tempo.
Agostino Sella
Agostino Sella