Non so cosa sia successo in questi mesi. Come se Enna che è l’ultima provincia d’Italia in termini di reddito e ricchezza in pochi giorni sia diventata la prima.
Non si spiegherebbe altrimenti come mai tanti,
consiglieri comunali e non, abbiano d’improvviso cambiato idea al punto di
dire: “rimaniamo con Enna”.
Invece, Enna è sempre l’ultima provincia d’Italia,
con una idea di sviluppo centrata solo sulla valorizzazione delle proprie
risorse.
Allora mi chiedo: perché i consiglieri comunali
dell’Udc non sono ancora sicuri di confermare il voto per l’adesione al
consorzio di Catania?
Perché molti dei 18 consiglieri che qualche mese fa
hanno votato per cambiare territorio adesso tacciono?
Il motivo è che i veri manovratori della politica ennese
si stanno muovendo pesantemente e qualcuno rischia di cadere nella rete.
Il tentativo dei manovratori è quello di mettere
insieme la mozione di sfiducia al sindaco Filippo Miroddi e l’adesione al
consorzio catanese, come se fossero la stessa cosa.
Invece, si tratta di due cose diametralmente opposte.